• User Newbie

    Smart price o crisi del settore?

    Ciao 🙂

    Gestisco un sito con argomento le motociclette che fino a ottobre-novembre mi ha dato ottimi risultati (circa 1000 dollari al mese di adsense).

    A gennaio sono diminuiti di molto gli introiti, in particolare in questi ultimi giorni: oggi ad esempio su 500 e più click ho ricavato 15 dollari.

    Una media di 3 cents a click che a me sembra miserrima (2-3 mesi fa era di 10-12 cents/click).

    Come faccio a capire se si tratti di smart-price o semplicemente colpa della crisi che ha investito il mercato, specialmente automobilistico e motociclistico? Voi cosa pensate?

    Aggiungo un particolare che non so se sia importante: tempo fa ho aggiunto alcuni blocchi 336 per 280 che mi hanno innalzato il ctr dal 3 al 5.5 %: magari può esser colpa di questi blocchi?


  • User Attivo

    Ho subito anch' io da inizio gennaio un calo nei rendimenti ed erano stabili da oltre un anno, non si può sapere purtroppo il motivo, in questo caso la trasparenza di google non è il massimo, non ci resta che aspettare per vedere se cambia qualcosa o trovare altre strade per incrementare i guadagni purtroppo la concorrenza fa acque da tutte le parti e se non si hanno grossi numeri bisogna accontentarci ...in bocca al lupo


  • Super User

    Il calo riguarda tutti.

    E se il calo della resa fosse relazionato all'ascesa di Facebook?
    Non passa giorno che non legga un articolo sul giornale o veda un servizio in TV su Facebook (anche oggi, ad es. sul TG di La7), quindi è possibile che molti inserzionisti stiano direzionando risorse economiche verso Facebook, piuttosto che verso Adwords.

    Detto questo, neanche a farlo apposta, ne stavo dicendo peste e corna in un altro thread:
    http://www.giorgiotave.it/forum/google/102509-google-potrebbe-perdere-share-nei-prossimi-anni.html


  • Bannato User Attivo

    Interessante....

    Secondo me i blog che creano comunita' spariranno... Facebook sta portando via una bella fetta di visitatori a questo genere di settori.

    Come tutte le cose si creranno grandi servizi, youtube per i video, coolstreaming per la tv,facebook per il social ecc ecc... almeno a giudicare pare questa la rotta.

    E' anche vero che online ci sono ormai miliardi di pagine,e questi servizi che accentrano , sono scelti per la velocita' di raccolta informazioni da parte dell'utente.

    Imho ovviamente.


  • Super User

    Quindi oltre a portar via utenti ai webmaster tagliano indirettamente anche la fonte Adsense.
    Comincio proprio ad odiare Facebook e simili. :():
    Se il web si sviluppa in questa direzione, mi sa che il mercato attuale verrà spazzato via.


  • Bannato User Attivo

    E' anche vero comunque che social come facebook dopo qualche tempo sono letteramente morti.

    Secondlife anch'esso stra-pompato dalla tv , sta morendo lentamente.

    Fb ha la particolarita' che per la prima volta da quando e' nato il web , l'utente inserisce il suo vero nome e cognome... ma non credo che questa caratteristica serve alla lunga.

    Per quanto riguarda Google, i discorsi un giorno esistera' qualcosa dopo-google e' un po' demagogico.
    Replicare una struttura server che dispone G credo che sul pianeta si contino su una mano.
    Google in questi anni non dimentichiamolo e' stato di grande linfa per progetti che economicamente non si sarebbe mai tenuti in piedi autonamamente... se vogliamo ha finanziato e continua a finanziare.
    Se 10 anni fa entrare su internet era "relativamente" semplice (progettualmente parlando) ora come ora e' divenuto piu' oneroso sia per i costi di startup ecc ecc..


  • Super User

    @xframe said:

    Google in questi anni non dimentichiamolo e' stato di grande linfa per progetti che economicamente non si sarebbe mai tenuti in piedi autonamamente... se vogliamo ha finanziato e continua a finanziare.

    Non dimentichiamo che Google con Adsense ha finanziato anche noi, quindi ben vengano programmi che pagano come Google Adsense (o anche di più :2:
    Ma queste nuove realtà che si stanno affermando, tipo FaceB, portano via utenti e finanziamenti...e sono come dei buchi neri che finiscono col soffocare la microscopica imprenditoria del web che portiamo avanti. E' per questo che sono molto diffidente.
    E se a questi ci aggiungiamo la crisi attuale, la frittata è fatta.


  • Mah, la cosa non mi convince molto, per alcuni motivi.
    Sui miei siti ho notato che gli annunci pertinenti sono davvero molti, quasi tutti, e ho notato anche che ultimamente ci sono nuovi annunci con una certa frequenza; ad esempio, un anno fa di solito giravano 4-5 annunci e non c'era molto ricambio.
    Altra considerazione è nel lato AdWords.
    Ecco io non ho notato dei cali nelle aste, anzi, in alcuni settori, affini a quelli che curo io, i prezzi sono più o meno sempre gli stessi, e difficilmente scendo sotto i 15-16centesimi di euro per clic con pagine e annunci bene in target, ovviamente non parlo del circuito dei dei contenuti.
    C'è una crisi? benissimo, perché allora come inserzionista io non ne vedo gli effetti?

    SecondLife e Facebook non sono paragonabili, il primo richiedeva tra l'altro una maggior conoscenza degli strumenti informatici e del web, mentre il secondo è alla portata anche di chi non ha mai acceso un pc.
    Su FB come funziona l'advertising? Si inseriscono pubblicità di AdSense o si usano altri sistemi? O gli utenti non guadagnano una cippa e si becca tutto FB?


  • Super User

    @archeoita said:

    Su FB come funziona l'advertising? Si inseriscono pubblicità di AdSense o si usano altri sistemi? O gli utenti non guadagnano una cippa e si becca tutto FB?

    Hanno una loro pubblicità per gli inserzionisti. Gli utenti non si beccano niente, prendono tutto loro.


  • User Attivo

    Tempo addietro leggevo che hanno grossi problemi ($$). Con la pubblicità non ce la fanno, e forse diventerà un servizio a pagamento (speriamo)


  • User Attivo

    Facebook come tutti i social network non guadagna una mazza dall'advertising....e infatti sono ancora lì che cercano un modo per fare soldi!

    Leggetevi questo articolo del responsabile dell'adv online di Procter&Gamble (che spende nell'online 300 milioni di dollari solo negli USA!)

    http://www.lucalani.com/company/facebook/il-buyer-di-proctergamble-non-compro-piu-banner-su-facebook

    FB è la moda del momento (soprattutto in TV) ma io gli concedo ancora 12 mesi....e farà la fine di Second Life.

    Detto questo, mi sembra logico che FB non c'entri nulla con il crollo degli introiti di Adsense che sono completamente da imputare alla crisi: come dice Archeoita i prezzi degli annunci su AdWords non calano ma questo vale per gli annunci su Google.it NON sulla rete di contenuti! Hai provato a dare un'occhiata ai prezzi delle keyword sulla rete di contenuti? La prima cosa che taglia ogni inserzionista AdWords è proprio quel budget perchè si sa che la rete di contenuti converte meno.


  • Super User

    @Phate said:

    come dice Archeoita i prezzi degli annunci su AdWords non calano ma questo vale per gli annunci su Google.it NON sulla rete di contenuti! Hai provato a dare un'occhiata ai prezzi delle keyword sulla rete di contenuti? La prima cosa che taglia ogni inserzionista AdWords è proprio quel budget perchè si sa che la rete di contenuti converte meno.

    Guarda, neanche a farlo apposta, io ho proprio eliminato la rete di contenuti di Adwords. (E ho provato la pubblicità su FB).


  • @Phate said:

    Detto questo, mi sembra logico che FB non c'entri nulla con il crollo degli introiti di Adsense che sono completamente da imputare alla crisi: come dice Archeoita i prezzi degli annunci su AdWords non calano ma questo vale per gli annunci su Google.it NON sulla rete di contenuti! Hai provato a dare un'occhiata ai prezzi delle keyword sulla rete di contenuti? La prima cosa che taglia ogni inserzionista AdWords è proprio quel budget perchè si sa che la rete di contenuti converte meno.

    Io sinceramente non ho visto cali nemmeno nella rete di contenuti, i cali ci sono in quella scollegata dalle keywords (quella che io chiamo l'inceneritore), ma sulle keywords io non vedo grandi variazioni.
    E poi, come dicevo, a me non pare che gli inserzionisti stiano scappando dai siti, anzi, mi sembra di notare una certa saturazione della domanda di spazi e un buon ricambio di annunci.
    Ma alla fine... non sarebbe sufficiente permettere all'editore di stabilire il minimo consentito di cpc? Guarda, io preferirei non ricevere nulla piuttosto che avere l'invasività degli ads per un pugno di centesimi a clic.


  • User

    Io vorrei fare una considerazione sul titolo della discussione: "Smart price o crisi del settore"... e se la relazione giusta fosse "Crisi del settore quindi smart price" ? Mi spiego: se gli utenti del web a causa della crisi non avessero molti soldi da spendere (o comunque preferiscono non spenderli ora in cui si parla troppo di crisi), le conversioni (vendite) successive agli eventuali click sugli annunci calerebbero, quindi un anche un sito che di solito porta click "buoni" rischierebbe di convertire poco e di avere quindi un CPC più basso (in base al calcolo fatto dell'algoritmo dello Smart Price che purtroppo non sappiamo che dati analizza). Fanta-web-economia? :fumato:


  • User Attivo

    Posso chiedere a tutti i partecipanti a questa discussione e magari anche ad altri, se usate analytics e magari se avete effettuato l'integrazione con AdSense?


  • ModSenior

    Matrixman in questa discussione gli utenti GT parlando di smartpricing e/o crisi del settore.
    Ti ho già segnalato che la discussione giusta dove porre la tua domanda è questa.


  • User Attivo

    Si, era solo per avere un riferimento incrociato.
    Spesso non tutti gli utenti leggono tutte le discussioni, ma si limitano a poche chiavi per argomento.


  • User Attivo

    mi sembre che si tenda in generale e anche in questo thread a considerare una sola parte di tutto l'amabaradam 🙂

    Per spiegare la full picture viene fatto su webmasterworld un semplice ma effetivo esempio:
    Adsense è come una torta che viene divisa tra tutti i siti. I guadagni dei siti dipendendono da quanto é grossa la torta (e cioé da quanta pubblicitá e dal cpc scelti dagli inserzionisti) e in quante fette la torta viene divisa.

    Tutti ci lamentiamo che all'aumento dei click il cpc diminuisce. Dobbiamo appunto considerare che se la torta vale 100$ questi ce li dobbiamo dividere tra di noi.
    Quindi ogni nuovo sito che si aggiunge ad AdSense ma anche ogni nuova pagina e ogni webmaster che aumenta il proprio CTR hanno il risultato di aumentare il numero totale di click tra cui dividere la torta da100$ e quindi le fette (i click) saranno piú piccoli.

    Se poi consideriamo che un sito non ha accesso alla torta intera ma solo al quarto che rappresenta la propria nicchia il proprio tema allora gli effetti di questo fenomeno sono ancora piú visibili.

    Con questo non voglio dire che é inutile aggiungere pagine e aumentare il ctr. Infatti se siamo in due a spartirci un certo tema e io aumento il numero di click il cpc di tutti e due diminuirá. Il mio avversario-collega guadagnerá meno (stesso numero di clik ma minore cpc) Io guadegneró di piú ma non proporzionalmente all'aumento di click infatti ogni click vale meno. LA somma peró dei guadagni di entrambi rimane invariata.

    esmpio ancora piú concreto:

    • i siti A e B visualizzano solo gli annunci adsense del prodotto Z
    • il prodotto Z investe 120euro al mese in adwords
    • 20 euro sono il margine di Google (basta guardarsi i dati finanziari di G per scoprire che il margine é del 20%)
    • la torta da spartire tra A e B é di 100 euro
    • A e B producono ognuno 50 click al mese quindi hanno un cpc di 1euro e ricavi per 50 euro al mese
    • A aggiunge pagine con argmenti complementari che attirano nuovi visitatori, e aumenta i propri click su adsense da 50 a 60 al mese.
    • B non tocca il proprio sito e quindi continua ad avere 50 click al mese
    • i 100 euro allora vengono divisi su 120 click per un cpc di 0,91
    • A guadagna 60 euro e B 45 euro
    • A ha aumentato il proprio guadagno di 5 euro ma si aspettava un aumento di 10euro e si incavola con G non capendo cosa succede e inizia a pensare che le nuove pagine abbiano scatenato lo smartpricing
    • B guadagna 5 euro in meno e inzia a pensare che sia vittima dello smart pricing perché il suo cpc é diminuito

    🙂


  • @centix said:

    • 20 euro sono il margine di Google (basta guardarsi i dati finanziari di G per scoprire che il margine é del 20%)
    • la torta da spartire tra A e B é di 100 euro
    • A e B producono ognuno 50 click al mese quindi hanno un cpc di 1euro e ricavi per 50 euro al mese
    • A aggiunge pagine con argmenti complementari che attirano nuovi visitatori, e aumenta i propri click su adsense da 50 a 60 al mese.
    • B non tocca il proprio sito e quindi continua ad avere 50 click al mese
    • i 100 euro allora vengono divisi su 120 click per un cpc di 0,91
    • A guadagna 60 euro e B 45 euro
    • A ha aumentato il proprio guadagno di 5 euro ma si aspettava un aumento di 10euro e si incavola con G non capendo cosa succede e inizia a pensare che le nuove pagine abbiano scatenato lo smartpricing
    • B guadagna 5 euro in meno e inzia a pensare che sia vittima dello smart pricing perché il suo cpc é diminuito

    Quel 20% che tu citi è il dato aggregato di TUTTO il traffico pubblicitario (non conosco i dati, quindi do per scontato che quello che hai riportato è corretto) che passa su AdSense.
    Questi dati però non distinguono tra paese e paese, settori e soprattutto tra publisher e publisher.
    Ecco, noi non sappiamo questo. Conoscere un dato aggregato per noi è irrilevante, poiché Google potrebbe benissimo pagare di più un determinato mercato, o un determinato settore, o cosa che sappiamo, un determinato account (esistono gli account Premier, che probabilmente messi assieme costituiscono una fetta rilevantissima di tutto il traffico).
    Quindi può benissimo essere che ai Premier del paese X venga garantito un 85% e ad alcuni publisher del paese Y un 30-40-50-60%, questo non lo puoi sapere.

    La cosa che non va giù è che probabilmente al traffico del circuito AdSense (e non con tutti i publisher) è stata assegnata la spazzatura, ovvero le offerte di minor portata, mentre il grosso, come è stato già detto si sta spostando sul motore di ricerca.

    Google dovrebbe poter permettere ad un publisher di FILTRARE le offerte che sono indirizzate al suo sito, anche dal punto di vista del CPC. Se un inserzionista può impostare la sua rete di contenuti a 0,01 o 0,02 ... 0,05... quanto rimarrà al publisher? Perché un publisher deve svendere in questo modo i suoi spazi?
    Certo poi c'è il targeting di posizionamento che risolleva le sorti, ma sembra che ultimamente passi solo la spazzatura.

    In questo modo Google guadagna "facile" verrebbe da dire, perché ha una miriade di account medio-piccoli sui quali distribuire questo traffico (publisher che probabilmente non si lamenteranno mai fino al punto di lasciare per quel 0,03 0,04) che spesso ha un ROI bassissimo, ma anche un costo irrisorio, cosa che invoglia un certo tipo di inserzionisti, mentre può spostare il traffico rilevante sul SUO motore di ricerca e tenere altissimo (come è ora) il CPC medio.
    Google può anche guadagnare 0,01-0,02 a clic, perché messi assieme milioni di accounts ogni giorno alla fine sono bei soldoni, mentre ai publisher vanno le briciole... è la politica dei grandi numeri.


  • ModSenior

    @archeoita said:

    Ecco, noi non sappiamo questo. Conoscere un dato aggregato per noi è irrilevante, poiché Google potrebbe benissimo pagare di più un determinato mercato, o un determinato settore, o cosa che sappiamo, un determinato account (esistono gli account Premier, che probabilmente messi assieme costituiscono una fetta rilevantissima di tutto il traffico).

    Obiezioni vere e condivisibili questi.

    @archeoita said:

    La cosa che non va giù è che probabilmente al traffico del circuito AdSense (e non con tutti i publisher) è stata assegnata la spazzatura, ovvero le offerte di minor portata, mentre il grosso, come è stato già detto si sta spostando sul motore di ricerca.

    A mio avviso da rivedere questo concetto. Anzi... molti inserzionisti AdWords in certi settori dove è proibitivo il costo per click sul motore di ricerca si sono buttati e si stanno buttando sempre di più nella rete dei contenuti.

    @archeoita said:

    Certo poi c'è il targeting di posizionamento che risolleva le sorti, ma sembra che ultimamente passi solo la spazzatura.

    Anche qui, dipende dal settore.

    @archeoita said:

    Google può anche guadagnare 0,01-0,02 a clic.

    Chiudo per riaprire il dibattito: e se Google guadagnasse molto di più ?