• User Attivo

    Adsence, Partita Iva, non capisco più nulla

    Ciao a tutti,

    Ho bisogno di qualche chiarimento e consiglio... io uso adsence e non ho partita iva... solo il mese di aprile ho raggiunto 80 euro più vecchi guadagni sono sui 100.

    In teoria dovrei ricevere il mio primo pagamento... ma lo incasso o no?
    Dovrei avere la partita iva, ma dato che non ce l'ho cosa devo fare li butto?

    Aprire una partita iva è escluso per i costi... quindi cosa mi consigliate di fare togliere tutti i banner di adsence e aspettare?

    Grazie

    Luca


  • User Attivo

    Non hai bisogno di una partita iva per ricevere un pagamento da google adsense. Vai nella sezione dove ti chiedi la modalità di pagamento e risolvi.

    Saluti.


  • User Attivo

    No forse non mi sono spiegato...

    Il problema è il fatto che se ricevo l'assegno poi cosa devo fare?
    Non avendo la partita iva lo posso incassare e basta?


  • User Attivo

    Si lo incassi senza problemi.


  • User Attivo

    Intascarlo così è evasione fiscale...

    Qualcuno mi sa dire cosa devo fare per regolarizzare il tutto?


  • User Attivo

    ma dove sta scritto che è evasione fiscale? non puoi incassare un assegno?


  • Super User

    Se fai la dichiarazione dei redditi:penso che lo puoi dichiarare sotto redditi altri.
    Chiedi al tuo commercialista.
    Comunque non serve partita iva per Adsense.


  • User Attivo

    serve serve... cercate su google "adsense partita iva"

    forse io riesco a risolvere facendo fatturare a mio padre le entrate di adsense...


  • Consiglio Direttivo

    Purtroppo i compensi di adsense vanno fatturati, essendo riconducibili ad attività commerciale. Incassarli senza dichiararli equivale a percepire compensi in nero; incassarli come occasionali (e quindi dichiararli come redditi diversi) non è corretto perchè l'attività è continuativa. Differire i pagamenti non contribuisce a risolvere il problema perchè l'avere dei siti web con annunci pubblicitari di per se significa avere un'attività commerciale aperta, e le dichiarazioni dei redditi vanno fatte anche se i redditi non ci sono.
    Poi ovviamente ognuno è padrone di agire come crede. 🙂


  • User Attivo

    Sei stato chiarissimo, grazie lorenzo


  • Super User

    Qui quello che dicono nel forum Adsense su come dichiarare i redditi senza partita iva:
    http://www.google.com/support/forum/p/adsense/thread?tid=693fc82ee5ef8d00&hl=it

    Sembrerebbe che basti metterli tra i redditi altri.


  • User Attivo

    Si ho letto, ma ho anche trovato molte persone che la pensano come lorenzo e anche il commercialista di mio padre la pensa cosi'...

    è assurdo ma è così


  • Consiglio Direttivo

    Quello che è riportato nella pagina di google non mi sembra riporti fonti autorevoli ed attendibili.
    Non che io voglia arrogarmi il diritto di esserlo, per carità. Tra l'altro un utente di quel forum parla di Modello 730; io sottolinerei che, in assenza di redditi di lavoro dipendente, quel modello è anche sbagliato, essendo obbligatoria la compilazione del modello unico.
    Quello che posso dire è che tutti i commercialisti che frequentano questo forum sono della stessa idea, ossia che gli introiti di adsense non possano essere considerati occasionali. I banner che danno pubblicità non durano massimo 30 giorni, ma sono continuativi. 😉
    Poi se per convenienza personale uno vuole farli rientrare a forza come compensi occasionali, non è detto che ciò sia automaticamente lecito. 🙂


  • User Attivo

    Quoto in pieno quanto detto da Lorenzo, la cosa brutta è che in Italia bisogna stare a discutere ore per una risposta che lo Stato dovrebbe chiarire.
    Purtroppo si lascia sempre tutto alla libera interpretazione, ci sono commercialisti che ritengono non sia necessaria la partita iva, altri si..mah..
    Comunque ti consiglio di non mettere i redditi adsense come occasionali..


  • User

    @lorenzo-74 said:

    Quello che è riportato nella pagina di google non mi sembra riporti fonti autorevoli ed attendibili.

    Secondo me quel forum è un po' fuorviante, perchè sei portato a pensare che ti vengano date risposte ufficiali da parte di Google, mentre non è affatto così.

    Ritornando in topic: per guadagnare con Adsense bisogna avere partita IVA, a prescindere dalle somme guadagnate. Come se non bastasse bisogna anche compilare e trasmettere i modelli Intrastat. O almeno farlo fare dal tuo commercialista. :mmm:


  • User Attivo

    e se nessuno non li dichiara proprio?? è considerato un evasore fiscale?
    Però Google ogni anno non invia nessun foglio dove è dichiarato che l'azienda abbia pagato tot euro per la dichiarazione dei redditi.


  • User

    @EthanDane said:

    e se nessuno non li dichiara proprio?? è considerato un evasore fiscale?
    Sì.


  • User Newbie

    I redditi di adsense devono essere dichiarati, sono un commercialista e vi spiego come e purtroppo quanto.

    Ai fini Iva:
    dovrete aprire la partita Iva in quanto state ponendo in essere una attività autonoma abituale e continuativa che vi fa rientrare nell'a,mbito di applicazione del tributo Iva, anche se non incassate nulla. Questo significa che dovrete versare l'Iva sulle vendite pari al 20% e anche potete detrarvi qualcosa sugli acquisti inerenti l'attività (ex costo del PC)

    Ai fini Irpef:
    quello che incassate concorre alla determinazione del reddito e come tale sopra ci dovrete pagare le tasse (per scaglioni di reddito dal 23% al 43% progressivamente)

    Ai fini Inps: purtroppo il famos limite dei 5.000 euro che tutti credano operi per l'iva non c'entra assolutamente niente perchè è una norma di carattere previdenziale e nulla ha a che vedere con l'Iva e dispone che sopra i 5.000 euro annui si dovrà versare un controbuto integrativo e soggettivo ad un forma previdenziale (ex gestione separata INPS o cassa nazionale previdenza dottori commercialisti, ecc). In genere possiamo ragionevolmente stimare un altro 13%-15%.

    A questi aggiungete qualche soldino per la gestione amministrativa del o dei blog.

    La sintesi del trattamento fiscale di adsense come potrete facilmente calcolare ci dice che dichiarando questi pagamenti pagheremo imposte nella misura minima del 45%-50%, una bella decurtazione.

    Vi do un altro consiglio per risparmiare allora e vi dico che sotto i 30 mila euro potete aderire al regime dei minimi o a quello delle nuove iniziative imprenditoriali che fa pagare una imposta sostitutiva del 20% ai fini iva, irpef ed Irap. I contributi previdenziali li dovete pagare comunque però.

    Come diceva bene un precedente user, questo è quello che si dovrebbe fare poi ad ognuno la libertà di agire come crede. Vero è che gli evasori grandi sono altri, ma se si evade non si fa distinzione in termini quantitativi.

    Sicuramente se google non fosse obbligato a far visionare i risultati sotto ipotetica domanda della guardia di finanza o dell'agenzia delle entrate il problema non si porrebbe in quanto il nostro problema sarebbe solo quello di non spendere troppo in giro o più del dovuto per non cadere nel redditometro, ma lì parliamo di guadagni su google molto elevati.

    Come vedete gli argomenti e gli spunti sono tanti quindi parliamone.


  • User Attivo

    @StudioTributi said:

    Sicuramente se google non fosse obbligato a far visionare i risultati sotto ipotetica domanda della guardia di finanza o dell'agenzia delle entrate il problema non si porrebbe

    Ecco, su questo avrei dei dubbi perchè Google Italia ha un contenzioso aperto con la Guardia di Finanza...
    Io se fossi la GdF la prima cosa che farei è chiedere a Google l'elenco di tutti i webmaster italiani cui ha inviato pagamenti tramite assegni o bonifici con nomi, indirizzi e ricavi.

    Poi da lì ad andare a bussare alla porta del ragazzino che ha incassato 100? senza dichiararlo credo che ne passi....però io temo che ci siano molti publisher italiani da migliaia di euro del tutto sconosciuti al fisco...non so ma ho questa sensazione! A quelli sì che bisognerebbe bussare alla porta!