• User

    AdSense e informativa sui cookies: è necessaria?

    Salve a tutti, premetto che pensavo di trovare più informazioni sull'argomento qui sul forum, stante l'imminente entrata in vigore delle nuove regole sui cookies, ma forse ho cercato male, oppure, come spero, la cosa riguarda in maniera marginale AdSense.

    La domanda è semplice: il solo uso di AdSense, richiede una informativa sull'uso dei cookies, e di che tipo? Mi riferisco a sito Italiano su server Italiano.

    Sul web ho trovato pareri contrastanti dovuti al fatto che i cookies di profilazione di AdSense sono di terze parti.


  • User Attivo

    E' molto semplice la cosa, se io mi collego al tuo sito e tu non mi avvisi che proseguendo riceverò cookies di profilazione stai violando la legge.
    L'unico cookie che è consentito usare è quello relativo al tracciamento del consenso.
    Ti suggerisco di approfondire la questione da fonti affidabili e ufficiali: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3167231


  • Super User

    Hub ha ragione.
    E aggiungerei purtroppo...per il semplice fatto che la legge italiana, meglio la normativa del Garante , prevede addirittura che tu non puoi caricare nemmeno un cookie ( di profilazione ) prima dell'avvenuto consenso, cosa che, come è naturale capire, avrà un impatto "consistente" sugli introiti, perchè potrai mostrare la pubblicità solo e soltanto DOPO il consenso , il che oltretutto comporta anche un onere di programmazione.
    Gli altri Stati europei hanno una normativa meno drastica e intransigente.

    Come è facile da intuire noi italiani siamo sempre al primo posto quando si tratta di ...rompere i c... ( beeep ) alla gente onesta che lavora e sempre all'ultimo posto quando si tratta di combattere e sradicare corruzione e malaffare, che sicuramente fa mooolto ma moooolto più danno di un misero cookie di profilazione.
    Scusate lo sfogo ma a volte sono un po stanco di questa Italietta che pensa di essere moderna ed efficiente solo perchè ha una delle norme più restrittive sulla privacy , e dimentica che un paese civile e moderno combatte prima di tutto corruzione, malaffare e cerca di risolvere il problema della disoccupazione e della povertà.
    Come sono stanco...:x


  • User

    Grazie delle risposte.

    La mia domanda verteva sul fatto che parrebbero esserci interpretazioni più permissive della norma, basate sul fatto che i cookies di terze parti sono tecnicamente difficili da bloccare ("impossibili" dice il Garante). Mi sembra un aspetto piuttosto importante in quanto l'applicazione della norma più restrittiva con blocco della pubblicità in assenza di consenso esplicito è un qualcosa di enorme. Qui non si tratta di dare il consenso ai cookies, ma alla pubblicità stessa! Azzardo a dire: la fine del web gratuito.

    Mi pare che la situazione sia questa:

    • Normativa di difficile comprensione in assenza di chiarimenti specifici almeno per le casistiche più diffuse
    • Le poche società specializzate nel mettere a norma stanno lavorano in conflitto di interessi, in quanto hanno interesse a proporre la soluzione di privacy più restrittiva e cautelativa, perché per loro significa guadagno e certezza, nel dubbio, di aver venduto il parchetto giusto... in barba all'usabilità del sito.
    • Mi sembra di riscontrare un certo scarso interesse da parte di blogger e di tutti coloro che vivono di pubblicità: disinteresse, oppure il 2 giugno toglieranno tutti i banner, oppure chi ha la soluzione se la tiene segreta?

  • User Attivo

    @ChelOne said:

    La mia domanda verteva sul fatto che parrebbero esserci interpretazioni più permissive della norma, basate sul fatto che i cookies di terze parti sono tecnicamente difficili da bloccare ("impossibili" dice il Garante).
    Non è così, stai interpretando a "tuo comodo", un conto sono i cookies tecnici un altro conto sono i cookies di profilazione. 🙂
    La normativa è chiarissima ed è rivolta principalmente alla tutela della privacy degli utenti, al limite si può dire che non sarà per tutti semplice metterle in pratica, da un punto di vista tecnico intendo.

    @ChelOne said:

    Azzardo a dire: la fine del web gratuito.

    Guarda il Web gratuito non esiste, non è mai esistito... Se proprio dobbiamo polemizzare, diamo un'occhiata alle sanzioni amministrative che, tanto per citarti un esempio, su un sito ecommerce che omette l'informativa partono dai 10.000 fino ai 120.000 Euro. Quindi occhio 😉

    @ChelOne said:

    • Mi sembra di riscontrare un certo scarso interesse da parte di blogger e di tutti coloro che vivono di pubblicità: disinteresse, oppure il 2 giugno toglieranno tutti i banner, oppure chi ha la soluzione se la tiene segreta?
      E' un "problema" tecnico, al limite, in funzione soprattutto delle competenze che si hanno. Ma per alcuni CMS come WordPress ci sono già estensioni che seguono piuttosto bene la normativa, blocco totale dei cookies di profilazione fino a che l'utente da il suo consenso.
      Nella peggiore delle ipotesi si contatta un programmatore.

  • User

    Hub, grazie del tuo interessamento alla questione.
    So bene la differenza tra cookies tecnici e di profilazione, la questione è se sono generati dal mio sito o da terze parti.
    Un ecommerce che utilizza il remarketing dovrà avere l'autorizzazione ed è una cosa controllabile dal webmaster, che può anche scegliere se non usare (ad esempio) il codice remarketing ed evitare così invasivi pop-up. Diventa una scelta commerciale.

    Mi pare diversa la situazione dei blog con AdSense: senza autorizzazione esplicita, l'unico modo per bloccare i cookies di terze parti è non far vedere il codice AdSense. Questo comporta dal un lato enormi problemi tecnici (i plugin che indichi, ritengo che al massimo facciano comparire il banner popup ed eventualmente bloccano cookies interni), dall'altro, che è quello che più mi preoccupa, una diminuzione degli introiti ed una complessiva esperienza di navigazione peggiore per l'utente.

    Andare a cercare la soluzione meno invasiva che sia compatibile con la norma, diventa quindi "sopravvivenza", ed è per questo che mi chiedo il come mai questo forum non sia intasato di topic sull'argomento!


  • User Attivo

    @ChelOne said:

    Andare a cercare la soluzione meno invasiva che sia compatibile con la norma, diventa quindi "sopravvivenza", ed è per questo che mi chiedo il come mai questo forum non sia intasato di topic sull'argomento!
    Anche io come te mi chiedo com'è possibile che un forum così specializzato con molti utenti esperti non abbia una discussione dedicata a un argomento di vitale importanza in cui condividere le info tecniche e legali per i meno esperti. A meno che c'è e ci è sfuggita.

    Comunque già in questa discussione che hai aperto tu potremmo aggiungere ulteriori info, per esempio tentando di postare le possibili soluzioni da un punto di ivsta tecnico.


  • User Attivo

    Ciao a tutti,
    Come al solito il problema lo crea l'Italia, al momento c'è Iuebenda che propone modifiche al codice di Adsense, soluzione scartata da Google nel forum di supporto: productforums.google . com/forum/#!topic/adsense-it/LWMcKqlOMac;context-place=forum/adsense-it

    La soluzione perfetta sarebbe non caricare le porzioni di codice dove sono presenti i banner, creare un primo cookie in cui memorizzare l'url della pagina, controllare se l'url è diverso dal valore del cookie, scartando l'url dell'informativa estesa. Se i due valori non coincidono, l'utente sta navigando ed ha accettato l'installazione dei cookies. A quel punto possiamo liberare il codice, ma continuare a mostrare il banner con l'informativa breve.


  • User

    Cerchiamo di tenere viva questa discussione, che è molto importante.

    Riassumendo, allo stato attuale, pare non esserci una soluzione definita. La regolamentazione parrebbe imporre il blocco preventivo dei codici di AdSense in assenza di autorizzazione all'uso dei cookie di profilazione. Le soluzioni tecniche per realizzare questo sono molto complesse e di certo non programmabili da un normale webmaster. Sul mercato ci sono molte soluzioni per implementare il banner con l'informativa breve, ma quasi nessuna effettua il blocco preventivo dei codici che richiamano i cookies esterni, ovvero si tratta di soluzioni in regola con le norme UE ma non con quelle Italiane. I sistemi che bloccano preventivamente i codici sono in linea con la privacy ma purtroppo non in regola con la policy di AdSense, come si può rilevare dal link di supercapocc, qui sopra.
    Questo, è il primo step da superare, dopo si dovrà verificare sia l'impatto della soluzione in termini SEO, sia in termini di calo di redditività del sito.
    Io la vedo nera in assenza di un chiarimento del Garante su cosa devono fare le migliaia di piccoli siti Italiani.

    Ripetiamo che la cosa coinvolge chiunque usi AdSense.


  • Super User

    @supercapocc said:

    Come al solito il problema lo crea l'Italia,

    Parole sante : negli altri stati europei la normativa non è così restrittiva.

    @supercapocc said:

    al momento c'è Iuebenda che propone modifiche al codice di Adsense, soluzione scartata da Google nel forum di supporto: productforums.google . com/forum/#!topic/adsense-it/LWMcKqlOMac;context-place=forum/adsense-it

    Esattamente : le modifiche al codice adsense costituiscono violazione aperta del Regolamento e con Iuebenda si avrebbero ben presto una serie di ban a catena.

    @supercapocc said:

    La soluzione perfetta sarebbe non caricare le porzioni di codice dove sono presenti i banner, creare un primo cookie in cui memorizzare l'url della pagina, controllare se l'url è diverso dal valore del cookie, scartando l'url dell'informativa estesa. Se i due valori non coincidono, l'utente sta navigando ed ha accettato l'installazione dei cookies. A quel punto possiamo liberare il codice, ma continuare a mostrare il banner con l'informativa breve.

    La soluzione, in effetti, è ancora più semplice. Io la sto sperimentando sui miei siti e ...vedremo.

    Quello che appare assente, ed è la prima volta che lo dico, è proprio AdSense Italia : se leggete bene la normativa l'editore ( publisher ) tutto sommato è ritenuto solo un "intermediario" con la "concessionaria" ( AdSense ) e ha solo l'obbligo di acquisire , in fase contattuale, i link alla privacy delle varie reti.
    D'altra parte non mi risulta che AdSense abbia comunicato ad personam , con email o altro, che fa uso di cookie di profilazione quindi, posso anche ipotizzare ( difficile ! ) che non lo faccia.
    Quindi correttezza vorrebbe che adsense , per la parte che le compete, comunicasse a ogni singolo publisher che fa uso di profilazione e mettere a disposizione, per il suo circuito, degli strumenti adatti.

    In altre parole sappiamo che adsense fa uso di cookie di profilazione per "sentito dire" , non perchè ce lo abbia comunicato in fase contrattuale o con una seuccessiva nota sottoposta alla nostra attenzione e accettazione.

    A questo punto sta emergendo, visto il "silenzio assordante" di adsense nello specifico, una "grave responsabilità" da ascrivere alla stessa concessionaria.

    Faccio un ipotesi per spiegarmi.
    Mettiamo che noi sappiamo che adsense non usa profilazione perchè non ce l'ha mai comunicato, ad un certo punto inizia ad usarla...ma noi publisher che ne possiamo sapere ? ( responsabilità di terzi ).

    Potete giurarci che verso la fine di maggio/inizi giugno ci sarà una bella email di AdSense che campeggerà nei nostri account in cui ci comunicherà che fa uso di cookie di profilazione e di adeguarci alla normativa : essendo una legge italiana a chi non si adegua AdSense potrà anche chiudere l'account o la pubblicazione degli ads sui siti e così....se ne lava le mani.
    Un po come fece per le norme sulla privacy ...chi dimenticò la paginetta sulla privacy si è visto ben presto bannato.

    Insomma scaricabarile sui poveri publisher.
    Per la prima volta dissento apertamente da questo comportamento di adsense.:o


  • Moderatore

    La pagina Cookie di DoubleClick - Guida di AdSense riporta informazioni sull'uso dei cookie.

    Tra l'altro vi si legge: "DoubleClick utilizza i cookie per migliorare la pubblicità. Alcuni usi comuni dei cookie includono la selezione della pubblicità in base a ciò che è pertinente per un utente per migliorare i rapporti sul rendimento delle campagne e per impedire che l'utente visualizzi annunci già mostrati in passato. * ", "... tutti i publisher sono tenuti a conformarsi alle leggi vigenti sulla raccolta dei dati relativi ai visitatori del sito.", "... i cookie inviati in questo ambito vengono detti cookie di terze parti.*".

    Sembrerebbero tutte le informazioni necessarie.


  • User

    Gianrudi: grazie del link, ma quanto hai riportato penso fosse pacifico. Che i cookie di Doubleclick sono cookie di profilazione di terze parti e che noi come publisher abbiamo l'obbligo di adeguarci è oramai assodato.

    Il problema è che la legge prevede un consenso da parte dell'utente che (solo in Italia) deve essere preventivo al rilascio del cookie. Come realizzare tecnicamente questo è un mistero, per i motivi suddetti.

    Entrando nel tecnico, in modo da replicare anche a bluewebmaster, soluzioni via javascript sono espressamente vietate dalle policy AdSense, altre via php apparentemente semplici aprono scenari disastrosi sotto molti punti di vista, basti pensare ai problemi nell'uso della cache.

    Ribadisco che al momento io vedo stallo e impossibilità di adeguarsi, se non togliendo AdSense dai siti, assieme a pulsanti social, embed di video e tante altre belle funzioni.


  • Moderatore

    @ChelOne said:

    Gianrudi: grazie del link, ma quanto hai riportato penso fosse pacifico. Che i cookie di Doubleclick sono cookie di profilazione di terze parti e che noi come publisher abbiamo l'obbligo di adeguarci è oramai assodato.
    Mi sembrava opportuno indicare la fonte: una cosa è pacifico e assodato, un'altra è scritto in modo chiaro ed esplicito sulla guida ufficiale.

    Per il resto, non ho trovato nessuna parte della normativa italiana che non sarebbe adempiuta alla perfezione dal codice di Google Cookie Choices, pur avendola letta e riletta.
    Naturalmente può essermi sfuggito qualcosa, perciò sarei grato a chi volesse citare il passaggio, o i passaggi, della normativa italiana (reperibile integralmente sul sito del Garante della Privacy) che sarebbe violata da chi si limitasse a installare tale codice.

    Nel frattempo, per quanto riguarda la soluzione tecnica non saprei cos'altro consigliare se non di fare riferimento a questo strumento, tra l'altro realizzato ad hoc, a meno che appunto non emergano incompatibilità con la normativa italiana, che per il momento, come dicevo, non mi sembrano dimostrate.


  • User

    La normativa afferma che per i cookie di profilazione è necessaria una autorizzazione da parte dell'utente prima che questi vengano installati. L'autorizzazione può anche essere "semplificata", ad esempio tramite lo scorrimento della barra di informativa breve, il problema è che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense.
    Fonte: qualunque documento del Garante lo ribadisce, ad esempio: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3585077 la faq al punto 6.

    La soluzione tecnica di Google Cookie Choices va bene per la normativa UE ma non per quella specifica Italiana in quanto genera una informativa breve ben fatta, si, ma senza il blocco preventivo dei codici e dei relativi cookie. Come questa, anche i vari plugin per Wordpress e la (quasi) totalità delle altre soluzioni adesso reperibili.
    Come dicevo sopra, introdurre anche questa funzionalità è decisamente complesso, anche in ragione del fatto che il codice di AdSense non può essere modificato per le policy di Google.

    La risposta di Gianrudi credo che risponda se non altro alla mia domanda di poco più sopra, dove mi chiedevo come mai ci fosse scarso interesse alla questione, che pure riguarda tutti i publisher: forse in pochi hanno capito che il solo banner di informativa breve è la questione minore! Anch'io me ne sono reso conto approfondendo, infatti come da titolo del topic, anch'io inizialmente mi ero solo focalizzato solo sull'informativa, che invece è l'aspetto più semplice da affrontare. In effetti dovremmo cambiare il titolo!

    Se mi sbaglio, sarò davvero felice.


  • Super User

    Dico la mia, poi ognuno ne faccia l'uso che creda.

    1. La normativa dice che il consenso va manifestato PRIMA di ogni qualsiavoglia profilazione, quindi, volenti o nolenti nel momento stesso in cui si visualizza anche un solo ads che ne faccia uso e che lo fa, è assolutamente contro la norma. La cosa è chiarissima.

    2. Che il publisher ( leggere il testo della norma ) sia un "intermediario" con le terze parti fornitrici è scritto chiaro.

    3. Che ci sia un obbligo da parte delle "terze parti" è scritto ed è chiaro.

    4. Che venga riconosciuto , in capo al publisher, l'impossibilità a conoscere e districarsi tra le tecniche , che possono essere anche a lui sconosciute, usate dalle terze parti e che queste informazioni vanno acquisite già in fase** CONTRATTUALE** con la concessionaria, è scritto chiaro.

    Ora , in base a queste considerazioni, che ognuno può opinare o meno, si intuisce che AdSense dovrebbe fare la sua parte.

    Che sulla guida pubblicata da qualche parte ci sia scritto che adsense fa uso di cookie di profilazione è ininfluente ai fini degli obblighi che AdSense , per legge, è sottoposto , primo tra i quali fornire in fase "contrattuale" gli elementi chiari della profilazione e mettere a disposizione gli strumenti da fornire ai visitatori per acconsentire o meno all'uso di questi cookie.
    Basta pensare che la normativa assume per obbligo quello di dover fornire informazioni per ognuna delle reti pubblicitarie ospitate che fanno uso di profilazione : ora sta di fatto che il concessionario "adsense" è una rete stessa in cui confluiscono varie reti.
    E' vero che si trovano sul pannello di controllo , ma se nel frattempo se ne aggiungono altre , queste non vengono fatte accettare e messe a conoscenza mediante fase "contrattuale".

    E' anche vero che la normativa , assegnando il ruolo di "intermediario" con queste reti al publisher assegna ugualmente a questi l'obbligo di raccogleire e tenere traccia del consenso ( tanto per cambiare "scarica" la responsalità sull'editore pur ritenendolo "anello debole della catena" !!!! ) , ma questo non esclude che il "concessionario" deve offrire informazioni e strumenti finalizzati non solo alla raccolta e tracciabilità del consenso ma anche per organizzare o meno la profilazione in base al consenso.

    La soluzione offerta da AdSense va bene per le normative degli stati europei : quella italiana è molto più restrittiva poichè IMPONE che la profilazione avvenga DOPO e soltanto DOPO l'avvenuto manifesto consenso. Negando il consenso NON si può profilare e quindi niente banner adsense.

    Quindi ?
    Quindi dico , e per la prima volta, che AdSense ci ha lasciato soli soletti scaricando su di noi quello di cui , almeno in parte, avrebbe dovuto farsi carico allo stesso modo come si è fatto carico , per esempio, dell'avviso di mettere mano al mobile.

    Chi volesse riflettere sul testo della normativa puà leggere questa parte :

    Si ritiene pertanto che, anche in ragione delle motivazioni sopra indicate,* non si possa obbligare l'editore ad inserire sull'home page del proprio sito anche il testo delle informative relative ai cookie installati per il suo tramite dalle terze parti.** Ciò determinerebbe peraltro una generale mancanza di chiarezza dell'informativa rilasciata dall'editore, rendendo nel contempo estremamente faticosa per l'utente la lettura del documento e quindi la comprensione delle informazioni in esso contenute, con ciò vanificando anche l'intento di semplificazione previsto dall'art. 122 del Codice.

    Analogamente, per quanto concerne l'acquisizione del consenso per i cookie di profilazione, dovendo necessariamente -per le ragioni suesposte tenere distinte le rispettive posizioni di editori e terze parti, si ritiene che gli editori, con i quali gli utenti instaurano un rapporto diretto tramite l'accesso al relativo sito, assumono necessariamente una duplice veste.

    Tali soggetti, infatti, da un lato sono titolari del trattamento quanto ai cookie installati direttamente dal proprio sito; dall'altro, non potendo ravvisarsi una contitolarità con le terze parti per i cookie che le stesse installano per il loro tramite, si ritiene corretto considerarli come una sorta di intermediari tecnici tra le stesse e gli utenti..

    Ed è, quindi, in tale veste che, come si vedrà più avanti, sono chiamati ad operare nella presente deliberazione, con riferimento al rilascio dell'informativa e all'acquisizione del consenso degli utenti online con riguardo ai cookie delle terze parti

    Al fine di** mantenere distinta la responsabilità degli editori da quella delle terze parti *in relazione all'informativa resa e al consenso acquisito per i cookie di queste ultime tramite il proprio sito, si ritiene necessario che gli editori stessi acquisiscano, già in fase contrattuale, i suindicati link dalle terze parti

    Penso che questa parte di testo sia piuttosto chiara in merito alla responsabilità delle "terze parti", che non si può limitare a un informativa generica su una guida pubblicata da qualche parte.


  • User

    Esatto, bluewebmaster, la soluzione per AdSense potrebbe/dovrebbe arrivare direttamente da AdSense, loro hanno gli strumenti per fare in modo che gli ads si comportino a norma, magari facendo comparire una barra informativa breve generata direttamente da AdSense e collegata con gli annunci del sito. La questione delle reti affiliate è una ulteriore complicazione di cui tenere conto.

    Io ipotizzo che, come noi, abbiamo trascurato la faccenda e che ci stiano lavorando adesso... del resto sono i primi ad averne interesse! Certo che un aggiornamento non sarebbe male.


  • Moderatore

    @ChelOne said:

    La normativa afferma che per i cookie di profilazione è necessaria una autorizzazione da parte dell'utente prima che questi vengano installati. L'autorizzazione può anche essere "semplificata", ad esempio tramite lo scorrimento della barra di informativa breve, il problema è che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense.
    Fonte: qualunque documento del Garante lo ribadisce, ad esempio: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3585077 la faq al punto 6.
    Il punto 6 non dice affatto che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense ma che "Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".". E' una differenza fondamentale, perchè i cookie tecnici possono essere usati proprio per bloccare i cookies di profilazione, come si vede più avanti.

    @ChelOne said:

    La soluzione tecnica di Google Cookie Choices va bene per la normativa UE ma non per quella specifica Italiana in quanto genera una informativa breve ben fatta, si, ma senza il blocco preventivo dei codici e dei relativi cookie.
    Scusa ma cosa ti fa pensare che il codice di Google Cookie Choices, che tra l'altro è realizzato proprio a tale scopo, non blocchi i cookies di profilazione prima del consenso?
    A me invece pare ovvio che li blocchi prima del consenso e in effetti è facile verificare che il codice inserisce proprio un cookie di nome "test_cookie" al primo accesso, attivo solo fino al consenso, che verosimilmente costituisce proprio il cookie "tecnico" (e quindi consentito) che blocca i cookie di profilazione fino al consenso dell'utente, dopo il quale infatti scompare sbloccando così i cookie di profilazione.

    Almeno questa è l'idea che mi sono fatto io del funzionamento di questo codice, che ovviamente nessuno è obbligato a usare se non è convinto.
    Troverei però strano che funzionasse in modo da fare la cosa per cui si chiede il consenso prima di aver ottenuto il consenso. Non so se sia una norma italiana restrittiva rispetto a quelle europee ma in generale sembra abbastanza logico che l'azione oggetto di consenso vada eseguita solo dopo aver ottenuto il consenso, e non prima.


  • User

    Gianrudi: questo è un punto interessante, in effetti come dubitato anche da altri sopra, non abbiamo certezza che il cookie di AdSense sia di profilazione, ed è un altro degli aspetti che ci dovrebbe chiarire Google, comunque ne è fortemente indiziato. Qualora non lo fosse, non sarebbe necessaria neanche la barra informativa breve (come da domanda in apertura di topic).

    Sulla semplice barra proposta da Google, purtroppo non blocca i cookie del sito. Perdonami la presunzione, in quanto ammetto di non averla neanche provata, ma è tecnicamente impossibile che lo faccia, essendo per definizione i cookie di terze parti richiamati da codici autonomi. Forse potrebbe funzionare bloccando il caricamento di tutta la pagina (argh!). Il cookie rilasciato dalla barra serve solo a tenere traccia che si è accettata l'informativa, ed è uno strumento necessario sia in UE che in Italia.
    La normativa UE prevede un consenso che di default è "OK" per tutti i cookie, e la barra serve per informare l'utente della loro presenza e fornire il link alla pagina dove eventualmente disattivarli e come. La normativa Italiana è uguale a quella europea ma con una differenza di non poco conto: il consenso dell'utente di default è "NO".


  • Moderatore

    @ChelOne said:

    Gianrudi: questo è un punto interessante, in effetti come dubitato anche da altri sopra, non abbiamo certezza che il cookie di AdSense sia di profilazione, ed è un altro degli aspetti che ci dovrebbe chiarire Google, comunque ne è fortemente indiziato. Qualora non lo fosse, non sarebbe necessaria neanche la barra informativa breve (come da domanda in apertura di topic).

    Veramente non ho espresso alcun dubbio che i cookie Adsense siano di profilazione, un fatto pacifico, assodato e ribadito nella guida, come dicevamo sopra.

    Dicevo una cosa diversa: che quando visualizza la barra al primo accesso, il codice di Google Cookie Choice inserisce tra i cookie di Adsense (di doubleclick.net, in realtà) uno specifico cookie tecnico denominato "test_cookie".
    Poichè Google Cookie Choice lo scrive direttamente nei cookie di Adsense, deve esserci anche un codice lato Adsense che lo interpreta e quando trova questo specifico cookie di nome "test_cookie" blocca i cookies di profilazione, allo scopo di rispettare le normative che prevedono il blocco dei cookies di profilazione fino al consenso dell'utente (infatti dopo il consenso il cookie di blocco "test_cookie" scompare).

    Quindi secondo me il codice di Google Cookie Choice non è isolato ma dialoga con codice lato Adsense ed entrambi sono realizzati in modo da garantire il pieno rispetto della normativa (anche italiana) sui cookies, bloccando i cookie di profilazione prima del consenso.

    Naturalmente potrei sbagliare, è l'idea che mi sono fatto dopo varie prove ed è tutto il contributo che posso dare alla discussione.


  • Super User

    @gianrudi said:

    Veramente non ho espresso alcun dubbio che i cookie Adsense siano di profilazione, un fatto pacifico, assodato e ribadito nella guida, come dicevamo sopra.

    Permettimi di dissentire : la guida online non è equiparabile all'acquisizione "contrattuale" che il Garante richiede e suggerisce.
    Quando io ho iniziato, svariati anni fa, i cookie di profilazione non c'erano ancora e quindi , in assenza di una "nota ad personam" con richiesta di accettazione da parte dell'editore , non vedo come questa parte della normativa possa essere soddisfatta.
    Ti ricordo il gran casino che Google fece in occasione dell'obbligo di avere una pagina per la privacy che puntasse anche alla sua pagina di spiegazione : sai quanti ban sono fioccati a causa di questa pagina mancante ?
    Io credo che Google abbia sottovalutato e preso sotto gamba le "Imposizioni" della normativa italiana.

    @gianrudi said:

    Dicevo una cosa diversa: che quando visualizza la barra al primo accesso, il codice di Google Cookie Choice inserisce tra i cookie di Adsense (di doubleclick.net, in realtà) uno specifico cookie tecnico denominato "test_cookie".
    Poichè Google Cookie Choice lo scrive direttamente nei cookie di Adsense, deve esserci anche un codice lato Adsense che lo interpreta e quando trova questo specifico cookie di nome "test_cookie" blocca i cookies di profilazione, allo scopo di rispettare le normative che prevedono il blocco dei cookies di profilazione fino al consenso dell'utente (infatti dopo il consenso il cookie di blocco "test_cookie" scompare).

    Quindi secondo me il codice di Google Cookie Choice non è isolato ma dialoga con codice lato Adsense ed entrambi sono realizzati in modo da garantire il pieno rispetto della normativa (anche italiana) sui cookies, bloccando i cookie di profilazione prima del consenso.

    Perdonami se te lo chiedo : ma si tratta di un interpretazione tua o lo trovi scritto da qualche parte ?
    Se fosse così non credi che Google lo avrebbe documentato e comunicato da tempo ?
    A meno che nascosto nell'ombra non se la sta ridendo leggendo i nostri "affanni" e poi se ne uscirà due giorni prima con l'uovo di "colombo".

    @gianrudi said:

    Naturalmente potrei sbagliare, è l'idea che mi sono fatto dopo varie prove ed è tutto il contributo che posso dare alla discussione.

    E quando l'hai provato hai ottenuto questi risulati ? Cioè adsense , in caso di negazione , ha bloccato i cookies di profilazione ?

    Comunque questo farà perdere una marea di soldi ai publisher, poco ma sicuro.
    Direi che sono quasi arrabbiato ! 😄