• User

    Il mercato secondario dei domini

    In merito a questo post, vorrei prima chiarire due concetti: cosa intendiamo per mercato primario di domini e cosa per mercato secondario.
    Il mercato primario è quello relativo alla registrazione di domini. Gli attori principali sono sono Registrar, Provider e utenti registranti.
    Il mercato secondario consiste principalmente nella compravendita di domini e nel parking.

    Il mercato secondario ha da tempo raggiunto negli USA un peso enorme e cifre da capogiro. Pensiamo per esempio alla vendita gestita da Sedo avvenuta alcuni mesi fa del dominio vodka.com per 3 milioni di USD, o al fatto che un sempre maggior numero di multinazionali americane investe denaro non più o non solo in borsa, ma acquistando pacchetti di nomi a dominio da mettere in parking, perché come forma di investimento è più sicura e ha in molti casi una maggiore redditività.

    E l'Europa come reagisce a tutto questo? Inghilterra e Germania, grazie ad una politica molto liberale, hanno dei mercati molto sviluppati (rispettivamente il secondo e il terzo a livello mondiale). Sedo, il maggior attore mondiale nel settore del mercato secondario, è addirittura accreditato presso Nominet (il Nic dei domini .uk). Domini .de e .co.uk hanno molto valore e le rendite del sistema PPC (su cui si basa anche il parking) sono spesso 4 o 5 volte superiori alle corrispondenti di mercati come quello italiano, francese o spagnolo.

    Francia e Spagna nel corso dell'ultimo anno hanno compiuto passi da gigante. Trabajo.com è stato venduto per 370.000 EUR e nel momento in cui scrivo è in corso sull'asta di Sedo la vendita di one.es per 86.000 EUR. La ditta americana Marchex.com ha reso ufficiale a maggio di quest'anno l'acquisto di una trentina Top Domains di nome spagnolo per la cifra esorbitante di 10 milioni di dollari (http://www.carlosblanco.com/2007/05/21/ ? hris-chena).
    In Francia è stato recentemente venduto su Sedo.fr masculin.com per 150.000 EUR. E' inoltre comparsa un'intervista del direttore generale del AFNIC (il Nic dei domini .fr), Mathieu Weill, che ha dichiarato ufficialmente che il mercato secondario di domini non è affatto illegale e la speculazione sui nomi a dominio è un'attività imprenditoriale come tutte le altre (http://www.neteco.com/76123-mathieu-weill-afnic.html)

    L'Italia rimane invece ancora molto indietro. Non si esprimono posizioni chiare circa la vendita dei domini .it (o, giocando un po' sui termini usati, sulla cessione della licenza d'uso dei domini .it dietro un compenso in denaro). I grandi possessori di portfolio, persone scaltre che in passato hanno intuito le potenzialità del mercato, sono ancora visti di cattivo occhio. D'altra parte, molti domini hanno un valore oggettivo rilevante sulla base del fatto che, se giustamente utilizzati, possono rendere cifre enormi e hanno di conseguenza un valore corrispondente.

    Dobbiamo comunque attenderci che anche l'Italia si adegui allo stato attuale del mercato internazionale, anche se con il solito ritardo. Un consiglio dunque per i Domainer: il .it e il .com aumentano sempre di più di valore. Per il .it in particolare, dobbiamo aspettarci una grande impennata nei prossimi 2-3 anni. Se avete trattative private per la cessione di un dominio, rivolgetevi pure al nostro servizio assistenza. Potete richiedere una valutazione certificata per non correre il rischio di venderlo sottocosto.

    Attenti poi con i marchi registrati: la registrazione di nomi a dominio imitanti marchi o prodotti è illegale. Inoltre non è neanche conveniente: questi domini, proprio perché "pericolosi" non hanno valore commerciale. E allora perché correre il rischio?


  • User Attivo

    In italia non esistono servizi specializzati come possono essere sedo.com, ora pero vedo il vostro dominio sedo.it, è nuovo?

    inoltre c'è da dire che rispetto agli altri paesi citati non c'è molta informazione in merito, per cui anche domini di un certo spessore vengono svenduti, perchè il mercato non ne intuisce il vero valore e vuole spendere e offrire comunque poco 🙂


  • User

    Ciao Ste@HostingTalk,

    Sedo ha avviato da circa un anno una strategia di espansione nei mercati con forte potenzialità. Olte ai 5 mercati principali (USA, UK, Germania, Francia con paesi francofoni e Spagna con paesi ispanici) Sedo ha affidato a diversi Country Manager lo sviluppo di singoli mercati: Giappone, Cina, Corea, Benelux, paesi scandinavi, e Italia.

    L'attività che intendiamo conseguire a livello di mercato si basa anche naturalmente sull'aspetto informativo. Il problema dell'italia, come hai giustamente segnalato, è la disinformazione in materia. La previsione di impennata nei prossimi 2-3 anni a cui mi riferivo si basa sull'analisi dello sviluppo di Sedo nei singoli mercati in cui è attivo da più tempo. Sedo è un'azienda tedesca, ed è il player europeo più importante. Come tale ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di queste attività nel nostro continente.
    Spero che il contributo di Sedo in Italia sia altrettanto rapido e significativo 🙂

    In ogni modo, anche se non offriamo ancora tutti i prodotti nella nostra lingua, abbiamo un servizio di assistenza italiano a cui chiunque può chiaramente rivolgersi per informazioni dettagliate su di noi.


  • User

    @Ste@HostingTalk said:

    In italia non esistono servizi specializzati come possono essere sedo.com, ora pero vedo il vostro dominio sedo.it, è nuovo?

    inoltre c'è da dire che rispetto agli altri paesi citati non c'è molta informazione in merito, per cui anche domini di un certo spessore vengono svenduti, perchè il mercato non ne intuisce il vero valore e vuole spendere e offrire comunque poco 🙂

    Concordo con te, in Italia non c'è forse ancora la cultura della "casa su internet" (ossia il dominio) e questi vengono spesso sottovalutati: quello che più mi sconcerta però è che parallelamente i siti vengano venduti per delle cifre totalmente fuori dal mercato (ma verso l'alto). Negli States, ad esempio, non si vende quasi mai un dominio per più di 10-12 volte la revenue (quindi il lordo) mensile: in Italia mi sono sempre visto chiedere almeno 24-36 volte il lordo mensile, una cifra folle!!!

    Ciao,
    Marco


  • User

    In ogni modo, anche se non offriamo ancora tutti i prodotti nella nostra lingua, abbiamo un servizio di assistenza italiano a cui chiunque può chiaramente rivolgersi per informazioni dettagliate su di noi.Dove si trova questo servizio? Io sono un utente registrato eppure non l'ho trovato da nessuna parte..


  • User Attivo

    @onetime said:

    Dove si trova questo servizio? Io sono un utente registrato eppure non l'ho trovato da nessuna parte..

    se intendi il servizio d'assistenza trovi "about us" in fondo alla pagina, entrando c'è il classico "su di noi" dove vengono spiegati i servizi, più in fondo l'indirizzo mail dove puoi contattare chi si occupa del mercato italiano. 😉

    più precisamente qui: http://www.sedo.it/about/index.php3?tracked=&partnerid=&language=it

    ho concluso delle transazioni con l'aiuto di Simone, disponibile, competente e consigliero....rispecchia tutto quello che un "servizio assistenza" dovrebbe dare.

    Colgo l'occasione per salutarlo, a breve dovrò ricontattarti. 😉

    "MSL" ecc...


  • User Attivo

    Sedo offre un ottimo servizio, tanto è vero che ho costruito un paio di siti dove ho implementato gli strumenti di ricerca che sedo offre agli sviluppatori.
    Quello che un pò mi dispiace è che pur passando 400 utenti unici verso sedo al mese, quando non corrisponde una azione da parte del refer, nulla viene percepito da chi smista il traffico.
    Io credo che qualche azione tipo piccoli incentivi verso chi genera traffico ed interesse, Sedo dovrebbe farla.
    Sono particolarmente felice che qualcuno dello staff di sedo sia presente in questo forum.
    Saluti
    Luca


  • User Attivo

    @SimoneFerracuti said:

    Potete richiedere una valutazione certificata per non correre il rischio di venderlo sottocosto.

    pochi mesi fa (ad aprile) ho commissionato a Sedo la valutazione di un sito e sono rimasto estremamente deluso, la valutazione mi è sembrata abbastanza superficiale, secondo il mio parere (e lo scrivo in grassetto, si tratta di un mio parere personale) non sono stati considerati molti fattori importanti, alla fine la valutazione è stata minore delle entrate pubblicitarie di un mese, oltre ad essere fatta in inglese (ok lingua internazionale, ma io committente sono italiano 😄 )

    capisco che la valutazione è accentrata sul nome del dominio, ma se c'è un sito è da tenere in considerazione altrimenti la valutazione potrebbe essere poco attinente al valore reale

    PS: preferisco non dire in publico il dominio che ho fatto valutare, ma se il sig. Simone Ferracuti volesse controllare gli mando un pvt con i dati


  • User

    @ironblack said:

    Negli States, ad esempio, non si vende quasi mai un dominio per più di 10-12 volte la revenue (quindi il lordo) mensile: in Italia mi sono sempre visto chiedere almeno 24-36 volte il lordo mensile, una cifra folle!!!

    Ciao Ironblak, grazie per il tuo intervento.
    Il prezzo di vendita di un dominio, in sostanza, lo decide sempre e solo il proprietario. In ogni modo, posso indicarti come molti user internazionali di Sedo ne calcolano il valore. Un sistema molto usato tiene in considerazione i proventi del parking e la natura del dominio. Ti faccio un esempio. Domini della categoria "Expiring Domains" sono ceduti, di norma, per il revenue del (primo) mese moltiplicato x 18/36. Domini con traffico "type in", il cui nome viene digitato cioè direttamente nel browser (non parliamo però di "typo"), possono avere un valore pari al revenue mensile x 4-8 anni. Ci sono poi domini generici "puri" che, in base alle potenzialità commerciali che hanno, raggiungono valori molto superiori. "Giochi.it" o "auto.com" hanno prezzi ben superiori che naturalmente non vengono calcolati in base al revenue del parking.


  • User

    @voidcomputer said:

    Quello che un pò mi dispiace è che pur passando 400 utenti unici verso sedo al mese, quando non corrisponde una azione da parte del refer, nulla viene percepito da chi smista il traffico.
    Io credo che qualche azione tipo piccoli incentivi verso chi genera traffico ed interesse, Sedo dovrebbe farla.

    Ciao Luca,
    hai ragione in questo senso: ho esaminato le statistiche degli affiliati italiani e sono decisamente più basse, in termini di guadagni, di quelle di affiliati di altri paesi. Il grande limite è tuttora dovuto alla mancanza di una pagina in Italiano. E' in preparazione un progetto di pagina web "Sedo Light" nelle lingue dei "mercati emergenti", tra cui l'Italia. Non credo però che riusciremo a vederla online nel 2007 😞
    In ogni modo il programma di affiliazione fornisce all'affiliato il 25% dei guadagni di Sedo sulle transazioni e il 10% sul parking di tutti i clienti giunti a Sedo attraverso di lui.
    Scrivimi però in privato ed esaminiamo insieme le statistiche: vedo se posso aiutarti 🙂


  • User

    @Luigi^ said:

    pochi mesi fa (ad aprile) ho commissionato a Sedo la valutazione di un sito e sono rimasto estremamente deluso, la valutazione mi è sembrata abbastanza superficiale, secondo il mio parere (e lo scrivo in grassetto, si tratta di un mio parere personale) non sono stati considerati molti fattori importanti, alla fine la valutazione è stata minore delle entrate pubblicitarie di un mese, oltre ad essere fatta in inglese (ok lingua internazionale, ma io committente sono italiano 😄 )

    capisco che la valutazione è accentrata sul nome del dominio, ma se c'è un sito è da tenere in considerazione altrimenti la valutazione potrebbe essere poco attinente al valore reale

    Salve Luigi,
    la ringrazio per il suo intervento: critiche costruttive come la sua sono sempre utili per migliorare il nostro servizio. Vorrei però chiarire una cosa: di norma specifichiamo che la valutazione che effettuiamo si riferisce solo e soltanto al nome a dominio e non al progetto web (mi dispiace se così non è stato nel suo caso). Normalmente la valutazione di un dominio richiede, grazie agli strumenti che abbiamo, un'ora circa di lavoro. In passato abbiamo effettuato anche valutazioni di progetti web. Esse richiedevano l'impegno di due impiegati per circa due giorni e il prezzo del servizio era, corrispondentemente, molto più alto. La valutazione che ha ricevuto era dunque relativa al solo nome a dominio.
    Per quanto riguarda la lingua... anche lì ha ragione: come accennavo nel post precedente, è in lavorazione una versione "Light" della pagina web completamente in Italiano. Spero che per allora anche tutti gli altri servizi associati siano offerti in lingua 🙂
    Purtroppo il mercato italiano, anche se in forte crescita, non è abbastanza grande da permettere un'implementazione linguistica totale.

    Mi contatti pure privatamente e rivedrò con piacere la valutazione che le abbiamo fornito.


  • User

    Grande Simone!
    Sempre preciso e puntuale negli interventi...Forza Sedo!


  • User

    Come si fa a chiedere una valutazione del dominio? E' un operazione gratuita?


  • User

    Costa 29 Dollari.
    Per un Premium costa 49 Dollari.


  • User Attivo

    @SimoneFerracuti said:

    Salve Luigi,
    la ringrazio per il suo intervento: critiche costruttive come la sua sono sempre utili per migliorare il nostro servizio. Vorrei però chiarire una cosa: di norma specifichiamo che la valutazione che effettuiamo si riferisce solo e soltanto al nome a dominio e non al progetto web (mi dispiace se così non è stato nel suo caso). Normalmente la valutazione di un dominio richiede, grazie agli strumenti che abbiamo, un'ora circa di lavoro. In passato abbiamo effettuato anche valutazioni di progetti web. Esse richiedevano l'impegno di due impiegati per circa due giorni e il prezzo del servizio era, corrispondentemente, molto più alto. La valutazione che ha ricevuto era dunque relativa al solo nome a dominio.
    Per quanto riguarda la lingua... anche lì ha ragione: come accennavo nel post precedente, è in lavorazione una versione "Light" della pagina web completamente in Italiano. Spero che per allora anche tutti gli altri servizi associati siano offerti in lingua 🙂
    Purtroppo il mercato italiano, anche se in forte crescita, non è abbastanza grande da permettere un'implementazione linguistica totale.

    Mi contatti pure privatamente e rivedrò con piacere la valutazione che le abbiamo fornito.

    infatti immaginavo che la valutazione fosse stata fatta solo sul nome del dominio (cosa che sinceramente non avevo inteso in fase di richiesta, ma il mio inglese non è dei migliori quindi probabilmente l'errore è mio), e il dominio essendo una unione di una parola inglese e una italiana di per se non credo abbia molto valore (se non si cerca il nome esatto non si trova in quanto è un nome di fantasia)

    comunque grazie per la risposta e buon lavoro 😉


  • User Attivo

    A mio parere un errore commesso da molti stà nel fatto di fare confusione tra valutazione nome di dominio e di dominio con sito web.
    Quello che cerco di dire è che esiste un mercato fiorente per i domini e non dei siti internet.
    Se mi è consentito, anche la guida redatta in modo fantastico e pubblicata su questo forum, non scinde i criteri di valutazione tra domain name e web site.
    A livello Internazionale ci sono dei criteri posti come base per la sola valutazione del dominio, che prescinde dall'esistenza di un sito web o meno.
    In Italia molti pensano che il valore di un dominio esista solo in presenza di PR e di un sito, non tenendo in considerazione altri importantissimi e rilevanti fattori che possono determinare il successo imprenditoriale di chi investe nel solo dominio.
    Desideravo esprimere la mia opinione, perchè troppe volte assisto a delle incomprensioni tra chi vuole cedere e chi vuole acquistare.
    Saluti
    Luca


  • User Attivo

    Volevo ringraziare Simone Ferracuti per la disponibilità e per i chiarimenti che mi ha fornito in privato, come ho detto a lui è bello vedere persone di grandi società che si confrontano direttamente con gli "addetti ai lavori",

    Buon lavoro

    Luigi


  • User Attivo

    Penso che sedo sia uno dei maggiori servizi di questo genere in italia veramente serio !!! :ciauz:


  • Bannato User

    non capisco bene una cosa. la valutazione é scritta in inglese, quindi si presume che non sia un italiano a farla. Come fa a giudicare l'importanza di un nome italiano in un contesto tutto italiano come quello del "mercato italiano"? 😄 ..

    mi correggo, non nel mercato italiano, che non é ancora maturo, ma nel "web italiano".


  • Bannato User

    dimenticavo...
    c'é un modo per vedere solo i .IT e i prezzi con cui si sono concluse le transazioni? Grazie.