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    Parchi di divertimento: una passatempo adatto a tutte le età!

    La crescita delle città ne rende necessaria la suddivisione in aree adibite a funzioni specifiche: la zona residenziale, la zona dei negozi, la zona universitaria, la zona verde ? e la zona divertimento?

    Per quella ci sono i parchi. Parchi di divertimento di ogni genere, a loro volta suddivisi in categorie: i parchi acquatici, i parchi giochi, entrando man mano in temi sempre più specifici: minigolf, delfinari, automobili, aviazione ? ce n?è per tutti i gusti!

    Qualche esempio? In Italia c?è una particolare concentrazione di parchi tematici nella zona della Riviera Romagnola: se cercate un parco di divertimenti, c?è Mirabilandia; un parco giochi per bambini? Fabilandia. Parco acquatico? L?Aquafan, oppure il Beach Village, direttamente sulla spiaggia. Ma anche l?Indiana Golf, per gli amanti del minigolf, o l?Italia in Miniatura, per ripassare ed ammirare i monumenti italiani ed europei più importanti in scala ridotta, delle soluzioni per famiglie uniche e appassionanti. Entrando in uno di questi parchi si ha la possibilità di dedicare una giornata ad un tema che ci piace, immergendoci completamente nel tema prescelto; le preoccupazioni rimangono fuori dai confini del parco, mentre all?interno ci si può concentrare su quello che è stato eletto ?tema del giorno?.

    I parchi di divertimento attraggono ogni anno centinaia di migliaia di persone alla ricerca di una giornata di svago completo o una breve vacanza economica: in un parco di divertimento, ovviamente, non si può far altro che lasciarsi coinvolgere dal divertimento! Ma come sono nati, e come funzionano i parchi? Il primo parco dei divertimenti è stato Disneyland, nato negli anni ?50; nei parchi di divertimento troviamo tante giostre, ma anche tanti attori immersi nella loro parte che ricordano clown e saltimbanchi, anche se fanno la loro scena in un?ambientazione molto più grande, che avvolge ? e coinvolge ? lo spettatore. Passeggiando in un parco divertimenti si possono vedere i più svariati tipi di costruzioni (fattorie, saloon, castelli e ? quasi ? qualsiasi cosa vi suggerisca la fantasia) che ospitano attori e ballerini che fanno la loro parte di fronte agli spettatori che, a loro volta, fanno da comparse non in costume nella messa in scena.

    Tutto ciò ricorda un circo in versione più grande. In effetti l?origine dei parchi tematici si può trovare nelle fiere e nei circhi che giravano per le città portando giochi a cui tutti potevano partecipare e divertimenti a cui tutti potevano assistere, dei pacchetti benessere del divertimento. L?idea del parco dei divertimenti, però, è quella di creare un mondo a parte, staccato dalla realtà; la differenza più grande rispetto al circo è che i parchi divertimento sono stabili e che i visitatori possono interagire con le attrazioni, e l?ambiente che si crea stacca i visitatori dal mondo normale immergendoli in una realtà fantastica. Stabilizzandosi in un luogo, hanno conquistato la possibilità di ingrandirsi moltissimo, sono diventati più sofisticati e tecnologici, ma l?idea iniziale in fondo rimane sempre la stessa: i parchi, come i circhi, vendono divertimento. Il loro fine non è quello di vendere un oggetto: quello che vogliono vendervi è una bella giornata. A pensarci bene può sembrare strano, ma in fondo è lo stesso che accade al cinema: quando comprate un biglietto per il cinema non comprate un film, ma la sua visione. E una volta finita la visione, o, nel caso del parco, finita la giornata, che cosa rimane a noi, che abbiamo pagato il biglietto ?? Un bel ricordo. Che, diversamente dagli oggetti, non si perde e non si rompe.

    A cura di Martina Celegato
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