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    Da renzi a berlusconi, da letta a civati: Intervista all?avv. Lombardo marco carra

    Il rinomato Avv. Marco Carra, consigliere regionale della Regione Lombardia, commenta in questa interessante intervista, alcuni importanti avvenimenti politici d'Italia, dalla vittoria di Renzi alla decadenza di Berlusconi.

    1- ?Chiederò la fiducia al governo per un 2014 di riforme?. Questa l?affermazione del premier Letta. Come vede la situazione politica ed economica italiana nel 2014? E per quanto riguarda il suo settore?
    *L?Italia nella seconda metà del 2014 avrà il semestre di Presidenza dell?Unione Europea: sarà l?occasione per incentrare le politiche europee sul lavoro e sullo sviluppo e non più solo sul rigore e sull?austerità. Dico a Letta che già il 2013 doveva essere l?anno delle riforme, a partire dalla legge elettorale e dal taglio dei costi della politica, ma incentrate soprattutto su un piano straordinario per il lavoro e la ripresa. Ritengo che il Governo debba fare questi passaggi fondamentali. Solo in questo modo potrà esserci crescita. Per quanta riguarda il settore dell?avvocatura, non vi è certo carenza di lavoro, bensì di pagamenti, soprattutto da parte delle imprese. La ripresa dell?economia e della fiducia, porterà sicuramente nuovo slancio per gli avvocati. *

    2- Decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Secondo lei, è tutto finito per il ?Cavaliere??
    Berlusconi ha dimostrato più volte straordinarie capacità di ripresa. Ancora oggi la neonata Forza Italia nei sondaggi raggiunge percentuali del 21%. Sono convinto che Berlusconi voglia continuare a condizionare il Paese con la sua presenza attiva in politica. Stavolta però non ce lo vedo a competere con uno come Renzi, che ha la metà dei suoi anni. Spero che pensi di ritirassi in una delle sue ville sparse per il mondo.

    3- Matteo Renzi è il nuovo segretario del PD. Secondo lei, potrebbe essere il vero nuovo volto della politica italiana? Come lo vedrebbe come presidente del consiglio?
    Io ho sposato le idee di Renzi già alle precedenti primarie, che aveva perso con Bersani (e abbiamo tutti visto come è andata a finire!). Come scrive Ezio Mauro su Repubblica, con la vittoria di Renzi si apre una nuova stagione: Renzi ha vinto soprattutto per la promessa di cambiare il PD e il Paese. Nel suo primo discorso da Segretario, si è preso subito più di un impegno. Mettere mano alle riforme, superare il bicameralismo perfetto, recuperare un miliardo dalla razionalizzazione delle istituzioni - cancellazione del Senato e abolizione delle province in primis -, dare una risposta ai giovani ma anche ai cinquantenni che non trovano lavoro. E, senza indugi, lavorare ad una legge elettorale che garantisca il bipolarismo. Sono discorsi più da Presidente del Consiglio che da Segretario di un partito. E io spero che vinca le elezioni e guidi il Paese il prima possibile.

    4- Potrebbe essere il giovane Renzi, la speranza per un futuro italiano più sereno?

    Renzi ha ridato speranza e fiducia a milioni di italiani. Quando afferma che «si può essere riformisti senza essere noiosi», che «si può essere di sinistra senza pensare che merito sia una parolaccia», che «il meglio deve ancora venire» e che «da domani ci divertiamo insieme», dà al Paese un messaggio nuovo, diverso, che parla ai cuori e che dà un?idea di futuro possibile.

    5- Un commento sulla dichiarazione di Renzi " Da oggi non ci sono più alibi per nessuno, l?inciucio è battuto, non possiamo più aspettare per il cambiamento ".
    Significa che la stagione delle larghe intese è finita, che non saremo più costretti a vedere al Governo forze politiche opposte tra loro, che si annullano a vicenda, impedendo ogni cambiamento. Le sue affermazioni rafforzano il bipolarismo: chi vince governa fino alla fine; e rafforzano anche la voglia di vincere di un centrosinistra che finalmente vuole essere in grado di governare l?Italia per 5 anni. Con Renzi si può.

    6- Che ne pensa invece di Cuperlo e Civati?
    Mi conforta vedere che i candidati alla guida del Partito Democratico, fossero tutti espressione di un nuovo gruppo dirigente, in particolare Civati, per il quale provo stima e amicizia. Se pensiamo poi che Civati e Renzi sono stati, tre anni fa, insieme, i promotori e gli animatori della rottamazione, e che ora, complessivamente hanno preso l?82% dei voti a queste primarie, non posso che essere sereno sul futuro dell?Italia e del PD.