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    Fernando morando intervistato in occasione della mostra dedicata al padre lodovico

    Intervista a Fernando Morando, in occasione della mostra "Ricordi" dedicata al padre Lodovico, che si terrà dal 13 al 26 Marzo 2013, presso la "Milano Art Gallery](http://www.milanoartgallery.it/)" in via G. Alessi n. 11, a Milano, con l?organizzazione di Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte](http://www.promoterarte.it/).

    1) UN RICORDO DI SUO PADRE LODOVICO, COME ARTISTA;
    Ho sempre supportato mio padre, nel percorso artistico, con grande partecipazione e ammirazione. L'ho seguito e accompagnato in tante occasioni, anche ai concorsi di pittura. Mio padre, è stato un artista molto generoso e magnanimo, prestandosi a lavorare e a tenere corsi di pittura gratuiti, per i suoi concittadini, di Caprino Veronese. Spesso, regalava le opere ai suoi estimatori, che non potevano permettersi di comprarle. Era il suo modo di donare l'innato talento, al servizio degli appassionati e cultori dell'arte. Infatti, in paese, è ricordato con caloroso e accorato affetto. È nata anche l'omonima Fondazione, per organizzare eventi e iniziative, in suo onore e valorizzare l'ambiente e il territorio, da lui tanto amati.

    2) COME ERA NEL RAPPORTO PATERNO E COME UOMO?
    Come padre, è sempre stato severo e autorevole, nell'educazione impartita, ma estremamente buono e comprensivo. Sempre presente, giusto e saggio. Per me è un modello paterno eccellente, da imitare. Anche con mia madre è stato encomiabile. Lei, si è spenta, per il dolore provocato dalla sua morte. Era un'unione indissolubile, un esempio, per le famiglie attuali. Era un uomo onesto, leale, autentico, di saldi principi, un uomo tutto d'un pezzo.

    3) COME CONSIDERA IL TALENTO ARTISTICO, DI SUO PADRE?
    Nei ritratti, aveva una predisposizione davvero innata, riusciva a carpire, al meglio, i dettagli distintivi e le caratteristiche connotative, dando un notevole impatto, emozionale ed espressivo. Ha fatto i ritratti più disparati, anche i nostri di famiglia. Era molto richiesto e apprezzato, come ritrattista. Nei paesaggi, è individuabile l'amore e la passione per la natura, il lago, i monti circostanti, la terra d'origine. Mio padre, dipingeva senza mai ritoccare e rifinire, era velocissimo e in poco tempo, i quadri erano finiti e compiuti. Si lasciava trasportare, dal moto dell'anima, nella suggestione immediata dell'attimo, senza premeditare nulla prima. La sua capacità creativa e spontaneità d'interpretazione, erano incredibili, in famiglia ci stupiva, ogni volta.

    4) È OMPIACIUTO PER LA MOSTRA DEDICATA A SUO PADRE, CHE SI TERRA' PRESSO LA "MILANO ART GALLERY" DAL 13 AL 26 MARZO 2013?
    E' un'opportunità davvero emozionante, che si è creata, attraverso la positiva collaborazione con Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte, che organizza l'esposizione. Questa galleria, nel cuore di Milano, mi permette di trasportare, simbolicamente, il ricordo di mio padre e della sua arte, in un contesto prestigioso che, ne valorizza, al meglio, il suo messaggio, esistenziale e artistico. Infatti, il titolo scelto è proprio "Ricordi".

    5) E' STATO PREDISPOSTO ANCHE UN CATALOGO SULLA MOSTRA?
    Con la consulenza di Salvo Nugnes, è previsto un catalogo sulla mostra, contenente le immagini delle opere esposte e dei testi di riflessioni critiche, molto significativi, tra cui il mio, nel ricordo indelebile di mio padre e del legame speciale che, ci univa.

    6) C'E' UNA FRASE MOTTO SIMBOLICA CHE, LE STA A CUORE E ANCHE SUO PADRE, AVREBBE CONDIVISO?
    Premetto che, io ho iniziato dal nulla, con una dura gavetta. Oggi, mi ritengo fortunato, perché ho raccolto i frutti della mia semina e posso condividerli, con la mia famiglia. Il motto simbolico che, caratterizza il mio stile di vita e penso che, anche mio padre condividerebbe è "La mia vita, è fatta di successi e sconfitte. È tutto ciò, di cui abbiamo bisogno, per crescere. Nella mia vita, ho avuto grandi successi, ma come ogni vita che, si rispetti, anche sconfitte che, mi hanno fatto diventare, quel che sono".