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    Gli edifici italiani sprecano energia e fanno aumentare i costi.

    Il 06/03/2014 è stato presentato ed illustrato dal Presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, il rapporto annuale sulla qualità del patrimonio edilizio italiano.
    La ricerca ha preso in considerazione oltre 500 edifici in 47 città italiane, un team di esperti ha fotografato, mediante apparecchiatura termografica, la situazione termica di edifici residenziali, scuole e uffici, costruiti nel dopoguerra e più recenti.
    Su gran parte di questi edifici i problemi emersi sono evidenti, con distribuzione delle temperature superficiali estremamente eterogenee; queste problematiche si ripartiscono in modo trasversale, da Milano a Palermo, passando per Torino, Bari, Roma ed altre città, riguardando anche edifici che passano per ?biocase? o a basso consumo energetico.
    Viceversa, l?indagine termografica effettuata su edifici ben progettati e certificati in classe A, ha evidenziato l?assenza di ponti termici significativi, la presenza di specifici materiali per le diverse facciate al fine di sfruttare la radiazione solare consente di minimizzare i consumi energetici per il riscaldamento invernale con un risparmio quantificabile in quasi ? 2.000 l?anno.
    Dal 1° gennaio 2021 tutti i nuovi edifici, sia pubblici che privati, dovranno essere ?a energia quasi zero?.
    Affinché vi sia un miglioramento nella vivibilità e qualità delle città italiane, occorre, secondo Legambiente, una strategia a 360° che comprenda in primis l?introduzione di regole omogenee in tutta Italia, controlli indipendenti su tutti gli edifici, con l?adozione di vere sanzioni per chi trasgredisce le regole