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    Monti: importanti risultati per i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

    Più container e passeggeri con l’attuazione di un severo piano triennale e nuovi progetti in corso

    Tre porti e un’unica Autorità portuale. Quella dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, i porti del Lazio, è un benchmark nella capacità di ideare una strategia unitaria per le grandi infrastrutture del traffico navale delle merci e dei passeggeri.
    Su questa potenzialità si è basato il primo piano di ristrutturazione triennale avente come primo obiettivo il futuro di una struttura, quella di Civitavecchia, che sta pesantemente pagando la crisi di quello che era il suo quasi unico cliente nelle merci: le acciaierie di Terni. La crisi dell’acciaio ha infatti abbattuto i traffici nel porto. Pasqualino Monti, presidente dell’**Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta **dal 2011 e prima ancora direttore amministrativo del porto di Civitavecchia, ha reso possibile il superamento della fase di difficoltà e il raggiungimento di importanti risultati per i tre porti.
    «A fine 2010 - ricapitola Monti - movimentavamo 14 milioni di tonnellate di merci, 3,5 milioni di passeggeri, 1,8 di crociere e 1,7 di traghetti di linea. Avevamo collegamenti con Barcellona, Olbia e Cagliari e riversavamo allo Stato 720 milioni di accise Iva e avevamo ricavi pe 42 milioni. A fine 2013 abbiamo movimentato 17 milioni di tonnellate di merci, 2,4 milioni di passeggeri di crociere e 2 di traghetti e abbiamo girato all’erario 1 miliardo e 98 milioni di accise. Abbiamo aggiunto ai collegamenti Porto Torres, Palermo, Algeri, Tripoli, Tunisi e Valencia, siamo diventati il primo porto crocieristico del Mediterraneo. Ma soprattutto abbiamo più che raddoppiato i container, dai 30 mila del 2010 ai 78 mila di oggi. I ricavi sono intanto saliti a 60 milioni».
    Ai 143 milioni di finanziamento Cipe ricevuti, l’Autorità portuale ne ha aggiunti 50 milioni di mezzi propri, che hanno consentito la realizzazione di questi risultati, nonché il rifacimento della darsena traghetti e della darsena servizi e per il prolungamento dell’antemurale. Lavori che sono oggi conclusi al 78% e con sei mesi di anticipo sulla tabella di marcia, tanto che molte opere sono state già messe a reddito e contribuiscono al completamento del resto del piano. La nuova darsena crociere è, infatti, già attiva e offre sul mercato lo svernamento per le grandi navi da crociera: già Royal Caribbean ha scelto Civitavecchia come home port per la sua Oasis, attraccata qualche giorno fa nel porto.
    Per quanto riguarda la nautica da diporto, Pasqualino Monti ha messo a punto pacchetti di tariffe, tra approdo, rimessaggio e refitting, più competitive con cui punta a riportare in Italia yacht che oggi fanno capo ad altri porti mediterranei. Ha già presentato la nuova offerta a Montecarlo nei giorni scorsi e il lancio ufficiale sarà il prossimo 8 ottobre, con l’apertura dentro il porto storico della nuova struttura Roma Marina Yachting.
    Ulteriore opera è la realizzazione del nuovo grande terminal container affidato in concessone ai privati della Compagnia del porto, una spa formata al 65% dal gruppo Gavio, al 25% dall’Enel e il resto di Unicredit Banca d’Impresa. «Il nuovo terminal - spiega Monti - ha l’obiettivo di togliere merci dalla gomma, merci che oggi arrivano sui tir in particolare dalla Spagna, e portarli su ferrovia. Un investimento tutto privato da 380 milioni con l’obiettivo di movimentare container per 700 mila teus l’anno».
    Gli investimenti e i fondi non si limitano a Civitavecchia. A Gaeta sono attese le prime tre navi da crociera ad ottobre e, per questo obiettivo, sono stati investiti 33 milioni di euro. Per Fiumicino, invece, sono stati approvati 12 milioni di fondi Bei per la creazione di un attracco per grandi navi da crociera a nord del molo attuale. «Ne attraccherà una sola alla volta – afferma Monti - e da lì i passeggeri verranno imbarcati su battelli che li porteranno al centro di Roma, all’arsenale pontificio di Ripa Grande, l’ex cantiere navale della Marina Pontificia. Un progetto di valorizzazione territoriale e del patrimonio artistico di Roma realizzato in collaborazione con il ministero per i Beni Culturali. La società che gestirà il trasporto lungo il Tevere è la stessa che svolge già un servizio di questo tipo lungo il Mincio. Aspettiamo il via libera della Bei e contiamo di andare a gara entro un anno».

    Fonte: La Repubblica