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    Comitato portuale Civitavecchia: confermare Pasqualino Monti Presidente

    Riconfermare Pasqualino Monti a presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta per dare continuità all’azione dell’ente, alla luce dei risultati ottenuti finora, malgrado il periodo caratterizzato dalla profonda crisi economica. Questa è la richiesta dei componenti del Comitato Portuale di Civitavecchia, eletti o nominati in rappresentanza di categorie di imprese e lavoratori previste dalla legge 84/94, in una lettera aperta indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi, al Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
    “I componenti del Comitato Portuale – si legge nella lettera – Rappresentanti delle Categorie e dei Lavoratori Portuali, evidenziano come la scadenza del mandato del Presidente dell’Autorità Portuale possa e debba rappresentare un’occasione per aprire un confronto più ampio sulla portualità e le ricadute ed interconnessioni economiche sul territorio”.
    “Il Network Portuale di Roma e dei Porti del Lazio – prosegue la lettera – ha confermato nell’ultimo triennio l’avvedutezza del disegno strategico che lo ha delineato quale unico esempio del panorama nazionale di rete a livello regionale. La crescita sia dei traffici scalanti le strutture portuali, sia delle attività economiche connesse, nonché l’azione di potenziamento dell’operatività complessiva degli scali, realizzata in una fase di congiuntura economica non favorevole, oggi pone il network in uno stato di efficienza che permette di consolidare la posizione del cluster nel panorama Mediterraneo, Europeo ed Internazionale”.
    Nell’ultimo triennio, infatti, si è consolidato definitivamente il processo avviato che ha visto la trasformazione da porto con orizzonte commerciale legato a traffici regionali e di collegamento marittimo–ferroviario con la Sardegna a infrastruttura di riferimento per uno degli Hub logistici di primario rilievo a livello europeo destinato ad assumere il ruolo di polo gravitazionale dei traffici più significativi diretti e/o provenienti dall’area Romana e non solo. Un esempio è il recentissimo avvio di traffici strategici per il sistema produttivo nazionale, come nel caso della produzione automotive Fca realizzata nello stabilimento di Melfi e destinata al mercato del Nord America che per la prima volta ha consentito l’attivazione di una linea diretta dal Porto di Civitavecchia per i Porti di Halifax e Baltimora, rendendo possibile la produzione di autovetture in Italia che avranno un marchio americano e gireranno in 100 diversi paesi del mondo con il più grande armatore italiano del settore Ro-Ro Grimaldi Group.
    E ancora l’avvio della fase realizzativa del Nuovo Terminal Container, alla base della “Piattaforma Lazio”, con caratteristiche oceaniche in grado di accogliere unità da 18.000 Teus, per un investimento pubblico-privato di oltre 500 milioni di euro; la trasformazione del Porto storico in Marina Yachting, con l’apertura di un nuovo mercato per le aziende locali erogatrici di servizi richiesti dalla nautica da diporto dei mega-yacht; il ruolo di soggetto attuatore della Zona Franca Aperta nelle aree portuali e retroportuali; la leadership nel traffico agroalimentare ortofrutticolo con l’attivazione della prima linea diretta che il nostro paese attraverso il Porto di Civitavecchia avrà con il Guatemala, la Costa Rica e la Colombia.
    Contestualmente,si sta procedendo alla conclusione della realizzazione degli interventi previsti nel primo lotto delle opere strategiche del porto di Civitavecchia, al reperimento delle risorse e alla progettazione delle opere del secondo lotto che porteranno ad ultimare quanto previsto dal piano regolatore portuale.
    Ma gli interventi non riguardano solo il porto di Civitavecchia. Per il porto di Fiumicino è stato portato a termine il procedimento per la richiesta di fondi Bei per la realizzazione del primo stralcio del porto commerciale, per oltre 160 milioni; mentre a Gaeta sono iniziati i lavori per il raddoppio della banchina commerciale e per portare i fondali a -12 metri, grazie al primo e più ingente finanziamento del Fondo Infrastrutture, da 33 milioni di euro, che sia mai stato destinato al porto di Gaeta.
    Questi risultati rispecchiano l’azione dell’Ente, presieduto da Pasqualino Monti, di rappresentare il gate marittimo della seconda area di consumo italiana (Roma ed il suo hinterland).
    “Ciò è stato reso possibile dall’eccezionale sinergia e comunità di intenti venutasi a costituire tra le Maestranze Portuali ex art. 17 e le Imprese Portuali – si legge nella lettera – che è stata promossa, incoraggiata e concretamente realizzata dall’Autorità Portuale, che ancora una volta ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo di guida e promozione degli scali del network, riuscendo a rendere possibile una modalità operativa che è ormai assurta ad esempio a livello nazionale”.
    “Siamo, inoltre, convinti – sottolinea il Comitato – cheil Sistema dei Porti del Lazio sia un Sistema Economico ed Infrastrutturale strategico per la nostra regione, ma rappresenta anche un sistema di estrema complessità, che solo una guida caratterizzata da competenza, esperienza e capacità manageriale può governare”.
    “E’ evidente che non garantire la necessaria continuità alla guida di questi processi di sviluppo, che richiedono un orizzonte temporale complessivo di un decennio per essere portati a compimento, potrebbe mettere seriamente in discussione la capacità di cogliere le sopra menzionate opportunità, solo pensando agli inevitabili tempi morti che caratterizzano ogni passaggio di testimone”, prosegue il Comitato. Significherebbe dunque rischiare concretamente di fermare la ripresa, orientare altrove gli investitori, perdere tempo e risorseche potrebbero essere allocate su altri progetti di sviluppo.
    “Oggi Civitavecchia – si legge nella lettera – non può permettersi di perdere quel ruolo strategico che ormai le viene unanimemente attribuito nell’economia della regione e non solo, in virtù delle politiche portuali di sviluppo perseguite dall’Autorità Portuale, in piena sinergia con tutti gli attori istituzionali protagonisti dell’Economia del Mare, che hanno consentito di raggiungere obiettivi importanti e forse impensabili solo pochi anni fa, e di lanciare una sfida al mercato che fa del porto di Civitavecchia e più in generale del Network portuale laziale un asset strategico per la creazione di valore e di lavoro nell’economia del Sistema Lazio”.
    “Per questo, i Rappresentanti delle Categorie Imprenditoriali e dei Lavoratori Portuali, in Comitato Portuale, auspicano che il Governo e la Regione Lazio, che hanno sempre finora riconosciuto pubblicamente e sostenuto, nell’ambito dei propri poteri e competenze, – conclude il Comitato – l’importanza delle azioni mirate alla crescita dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, confermino questo impegno che ha consentito già di raccogliere risultati importanti e con ulteriore lungimiranza compiano la scelta migliore, per proseguire nel percorso di sviluppo intrapreso, confermando, Pasqualino Monti alla presidenza dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta”.