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    Controlliamo la sua salute. Dica '29?

    **Ovvero come quando la Storia si ripete il sacrificio raddoppia? **

    La grande crisi economico-finanziaria iniziata nel 1929](http://it.blastingnews.com/lavoro/2016/12/novita-pensioni-al-29-dicembre-le-news-piu-importanti-di-fine-anno-001357741.html) poggia le sue tragiche basi sul periodo che l?ha preceduta. Dopo la Grande Guerra (1915-1918), l?Europa e gli Stati Uniti vissero un?epoca d?oro caratterizzata dalla necessità del Vecchio Continente di ricostruire quanto era stato distrutto e dalla ovvia incapacità della Germania di sopportare il pesante fardello dei danni e del debito contratto con quei Paesi che l?avevano militarmente sconfitta. L?Economia capitalista funziona benissimo quando si deve rincorrere un risultato e c?è uno spazio commerciale e industriale da coprire.

    Ricapitolando, la Crisi del ?29 è figlia dei Ruggenti anni Venti (roaring twenties o golden twenties). Il decennio che è seguito al più sanguinoso e mortale conflitto mondiale è stato vigoroso, ricco di investimenti e commerci.
    Tranne per l?alcool. Tra il 1919 ed il 1933, gli Stati Uniti bandirono l?importazione, la fabbricazione, la vendita ed il trasporto di bevande alcoliche all?interno dei suoi confini nazionali. Si aprirono le porte dei commerci illegali tramite il 18° Emendamento e il Volstead Act (da Andrew John, il nome del politico primo firmatario) e il Paese fu percorso in lungo e in largo da affaristi malavitosi e privi di scrupoli.
    La Grande Crisi](http://it.blastingnews.com/economia/2016/01/nel-2016-una-nuova-tremenda-crisi-finanziaria-lo-dicono-gli-analisti-00736579.html) si affrancò per la forte sperequazione economica tra i cittadini (alta produttività delle aziende produttrici cui corrispondeva un limitatissimo potere d?acquisto di una gran massa di persone), utilizzo massiccio dei risparmi accumulati nel periodo bellico a fronte di bassi tassi di interesse, forte speculazione azionaria e bancaria (divaricazione incontrollabile tra l?economia reale e la Finanza), il crollo del Ceto Medio (fondamentale per sopravvivere ad una lunga Depressione).
    Sciorinando tutti questi dati si può notare (con orrore) come, con il più classico copia-incolla, la più grossa Crisi dell?inizio del secolo scorso è identica a quella di questi anni. Gli errori compiuti (sia dagli addetti ai lavori che dalla colpevole passività dei cittadini) sono gli stessi e sono il segno che ricette economiche spregiudicate sono sempre portatrici di distruzione e sventura. L?euforia finanziaria che allontana l?attenzione del mercato dall?economia reale (quella della produzione diretta dei beni e dei servizi, per intenderci) altro non è che una riedizione del cosiddetto schema-Ponzi: un sistema piramide che promettono fortissimi guadagni a patto che si reclutino altri investitori per aumentare le entrate della truffa e facendo poi perdere denaro a tutti. Tranne a chi ha iniziato il raggiro?