• User Newbie

    Commissioni PayPal

    Gentili signori,
    gestisco un sito di e-commerce dove i miei clienti acquistano (tra le varie opzioni) con carta di credito mediante il servizio offerto da PayPal.
    Il quesito che vi pongo è il seguente:
    Come ben sapete PayPal per ogni transazione preleva direttamente una commissione.
    Ho chiesto loro (cioè a PayPal) se mi possono fatturare la loro commissione (per poterla dedurre), mi hanno risposto che ai fini della deducibilità fiscale è sufficiente stampare dal loro sito l'elenco delle transazioni effettuate dai miei clienti (che non è altro che un brogliaccio senza intestazione nè riferimenti sia alla mia ragione sociale che alla loro).
    Ma secondo voi un elenco del genere ha un valore ai fini fiscali?
    Vi siete imbattuti anche voi in un problema del genere?

    Vi ringrazio per l'attenzione,
    Manuela


  • User Newbie

    Ho avuto modo di contattare altri venditori che operano con paypal,
    ed hanno lo stesso problema mio:
    PayPal si rifiuta di emettere una fattura sulle commissioni che incassano,
    obbligando il venditore a pagare le tasse sul loro ricavo.
    Mi rivolgo allora ai competenti in materia:
    Può un'azienda inglese, anche se pare non abbia una sede legale in Italia, nel momento che opera sul mercato italiano, evitare di emettere fattura sui propri ricavi???!!!
    A quali articoli di legge mi posso appellare per indurli ad emettere fattura?
    Grazie, ciao
    Manuela


  • Super User

    Ciao e scusa se non ti ho risposto prima.

    Premetto che purtroppo non conosco bene Paypal.

    Da quanto mi dici sembrerebbe che si tratti ci commissioni "prestazioni di servizi concernenti..." "... le operazioni...." ".... relative..." "...pagamenti..." (art. 10, comma 1, n. 1, D.P.R. 633/72).
    Hai sensi dell'articolo citato tali operazioni rientrano nel campo di applicazione dell'IVA, ma quali operazioni esenti.
    Questa disposizione è di carattere oggettivo (riguarda cioè l'oggetto della prestazione) e non soggettivo e dunque prescinde da che la prestazione sia svolta da un istituto di credito o da altro soggetto passivo.

    Se poi la prestazione è resa da un operatore comunitario, si ricorrerà alle procedure di documentazione perviste dal DL 331/93 (art. 46, integrazione della fattura ricevuta... nel caso senza esposizione dell'IVA e annotazione dell'esenzione).

    La questione è semmai la mancanza della fattura inglese... cui si potrebbe supplire con emissione di autofattura (art. 17 DPR 633/72) esente art. 10, c. 1, DPR 633/72.

    Poichè però il Ministero è già intervenuto in due occasioni su temi vicini a questo non posso che rimandarti all'esame di quelle:

    • ris. 133/E del 13/06/2003
    • circ. 82 del 18/12/1987 (da notare il "memorandum" di spesa con annotazione dello "sconto" (commissione)).
      Eventualmente sottoponendole al tuo commercialista per una decisione definitiva in merito.

    Paolo


  • Super User

    Non intervengo assolutamente in alternativa a Paolo che anzi saluto! :ciauz:

    Dico solo che in Inghilterra la fattura e' spesso optional, raramente ha gli elementi delle fatture italiane e cmq non ha il valore che ha qua in Italia.

    Nel mio caso specifico che non c'entra con Paypal ne' con internet, il commercialista emette autofattura e taglia la testa la toro.

    Nn so se questo possa esser utile, ma ve la butto li'... 🙂


  • Super User

    Ciao 777,

    si in effetti spesso l'autofatturazione è vissuta quale rimedio in extremis.

    :ciauz:
    Paolo


  • User Newbie

    Grazie Paolo,
    il tuo intervento è preciso e puntuale, e dimostra grande conoscenza del campo fiscale.

    Mi dicono però che Paypal non è prestatore di servizi, ma intermediario finanziario: il sistema dell'autofatturazione si applica ugualmente in questi casi?
    La può effettuare anche chi ha la contabilità semplificata?

    ciao,
    Manuela


  • Super User

    Anche chi è in contabilità semplificata.

    In effetti tutti gli intermediari finanziari prestano servizi... particolari e con regime particolare Iva, ma servizi.
    Probabilmente allora sarà esentato dall'emissione di fattura... non solo perchè inglese, ma probabilmente perchè, anche fosse italiano, un estratto conto sarebbe già sufficiente (vedi le commissioni che ti addebita la tua banca, sugli incassi, per cui non esiste fattura).

    Ti consiglio comunque di leggere quelle circolari con il tuo commercialista.

    PS grazie.

    Paolo