• User

    Sono in regola col mio sito web?

    Salve,

    ho appena messo on-line un mio sito web (Spaghettiwear.it).
    Vendo magliette personalizzate tramite E-Shirt, una società di genova che permette a chiunque di diventare partner semplicemente mettendo il carrello sul proprio sito.

    Ho parlato con una loro responsabile e mi dice che in linea di massima io posso fare tranquillamente questa cosa anche se non ho partita iva, attraverso una semplice ritenuta d'acconto come persona fisica.
    Attualmente lavoro a tempo indeterminato presso una società e la ritenuta d'acconto la faccio ogni volta che faccio lavori esterni.
    Quindi presumo che anche in questo caso non ci siano problemi.
    Voi che dite?

    Il succo del discorso é che le grafiche sulle magliette sono le mie, mentre materialmente le magliette vengono vendute (con fattura di E-Shirt), stampate, spedite...da E-Shirt.
    E.Shirt poi al momento in cui mi corrisponderà il pagamento sulle vendite (é una percentuale su ogni maglietta venduta) mi farà anche la relativa ritenuta d'acconto.

    In questo senso penso di essere in regola.

    Domanda: sul sito devo scrivere qualcosa in particolare?
    Il mio codice fiscale a fondo pagina per esempio?
    Oppure devo mettere una pagina che tratta le norme sulla privacy o sulla trasparenza?

    Attendo notizie in merito.
    Grazie mille.


  • Super User

    Ciao,
    la ritenuta d'acconto è un meccanismo di pagamento utilizzabile per lavori occasionali, tralasciamo per semplicità la distinzione tra prestazioni occasionali e attività commerciali esercitate occasionalmente.
    A mio parere è davvero difficile considerare i tuoi guadagni come occasionali per il semplice fatto che offri un servizio continuativo indipendentemente dal volume di vendite. Sta a te inquadrarti nella maniera corretta per cui non fa testo quanto ti viene detto da e-shirt che non ha responsabilità diretta sul tuo inquadramento fiscale.
    Tra l'altro avere partita iva nel tuo caso potrebbe addirittura essere meno oneroso che trattare i compensi come occasionali (bisognerebbe però sapere quanto guadagni dall'attività).

    Fabrizio


  • User

    Ciao Fabrizio,

    grazie per le delucidazioni.

    Mah per ora non guadagno nulla dal sito 😄 é solo un esperimento.
    Con un pò di conoscenze all'estero e di webmarketing sto cercando di spingere il sito web un pò ovunque (social networks compresi).
    Poi sto a vedere che succede.
    Loro sulle magliette vendute mi danno una percentuale.

    Credo che la ritenuta d'acconto vada bene.
    Loro praticamente ti pagano quando hai venduto un tot di magliette e ricavato un tot di soldi sulle percentuali. Pagandoti effettuano il tutto con ritenuta d'acconto per le persone fisiche.
    Che io sappia sulla ritenuta d'acconto c'é un tetto massimo di circa 6000 euro annui....e credimi, se li raggiungessi,...altro che ritenuta...penserei di aprire partita iva e di mettermi in proprio 🙂

    Mi consigli di informarmi con un commercialista?

    Per il discorso sito, vedo che sul carrello che funziona con e-shirt ci sono già tutte le note sulla privacy ecc... quindi io non credo di dover aggiungere altro...giusto?

    Grazie di tutto.

    CIAO


  • User Newbie

    Vorrei agganciarmi a questa discussione perchè ho un problema simile: vorrei aprire anche io un sito con E-shirt (o altri negozi online simili) per vendere gadgets con stampato il logo del mio sito.
    Da quanto avete detto, serve la partita iva perchè si vende in modo continuativo... e se invece io vendessi gadgets per un periodo limitato? che so, solo per un anno? oppure se vendessi solo un tot di oggetti, dopo di che chiudessi tutto? in questo caso farei a meno della partita iva e basterebbe la ritenuta d'acconto?


  • User Attivo

    L'attività professionale prevede sempre l'apertura della partita iva, non è una questione di importi o di durata della stessa. Nel caso di comeilmare lei non avrebbe contatti diretti con i clienti ma venderebbe di fatto solo al suo unico committente, ma comunque non essendo un attività occasionale di fatto non sarebbe fiscalmente corretto. Saluti


  • User Newbie

    Ma se io volessi vendere in modo occasionale? Cioè, cos'è che rende la vendita di gadgets occasionale e non continuativa?


  • User Attivo

    I limiti quantitativi fanno riferimento ad un importo e alla durata della prestazione per poter qualificare un attività come occasionale. Ma se si ha a mente il concetto di prestazione occasionale, l'attività che lei prevede di fare non potrebbe essere qualificata come occasionale. Ad esempio se sono un fotografo e nel tempo libero riverinicio la camera da letto del mio vicino è un evidente caso di attività occasionale. ma se pongo in essere una serie di operazioni come quella da lei prospettata la prestazione non sarebbe da qualificare come occasionale. Poi ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, l'importante è essere infomrati. saluti


  • User Newbie

    Mi spiego meglio: poniamo che io ho creato 50 magliette col logo del mio sito, ed è mia intenzione vendere (tramite siti come e-shirt e affini, quindi io non venderei direttamente, ma riceverei solo una percentuale sul ricavato) solo quelle 50, finite le quali, cesserei di vendere.
    Oppure, mettiamo che vendo le magliette solo durante un periodo preciso, mettiamo alcuni mesi, perchè in quel periodo cade una ricorrenza particolare. Quindi in questi casi la mia prestazione sarebbe occasionale, no? Decido a priori che venderò magliette solo per un periodo/quantitativo limitato, terminato il quale cesserei ogni attività.
    Tenendo inoltre presente che il mio sito non ha scopi commerciali: venderei le magliette giusto come sfizio, come servizio extra per i miei utenti, ma il sito di per sè non esiste con lo scopo di vendere.