• User Newbie

    Nuova normatvia Intrastat e Prestazione Occasionale all'estero

    Salve a tutti,
    Mi chiamo Paolo e sono nuovo in questo forum che spero mi aiuti a far luce sul mio quesito.
    La questione è la seguente. Da quest'anno l'Intrastat è stato esteso alla prestazione di servizi, regolamentando i rapporti tra le imprese nel settore dei servizi nei paesi comunitari.
    Fino a questo momento, essendo dipendente, ho esercitato saltuariamente la mia professione di libero professionista come correttore di bozze, revisore e traduttore per agenzie di traduzioni e case editrici all'estero emettendo delle semplici ricevute per prestazione occasionale, non superando i 5000 euro annui.
    Quindi parliamo di ricevute emesse con il semplice codice fiscale, senza ovviamente ritenuta d'acconto (perchè estero). Adesso i miei committenti mi chiedono di mettere nella ricevuta la partita Iva proprio per via di questa nuova normativa europea che chiede al committente di compilare mensilmente o trimestralmente il riepilogativo Intrastat. Il problema non sustisterebbe se possedessi Parita Iva, ma non è mia intenzione aprirla nella maniera più assoluta. Non trovo riscontri in rete su come verrà regolata la posizione della prestazione occasionale con semplice codice fiscale e so già da adesso che nessun commercialista (vista l'ignoranza che domina la questione in questo momento) saprebbe rispondermi. Spero che qualche illuminato mi possa aiutare a far luce su questa questione visto che tutti i commintenti mi stanno tempestando di email chiedendomi tutti la stessa cosa: la partita Iva.
    Grazie a tutti in aticipo


  • User Attivo

    nessuno sa nulla in merito?


  • User Newbie

    @Did28 said:

    nessuno sa nulla in merito?

    Salve, ho lo stesso identico problema. Non e´che per caso sei riuscito a scoprire come funziona?


  • User Newbie

    Io spero che non sia davvero così, altrimenti, sono fregato.
    Avevo urgentemente bisogno di arrotondare qualche soldo fino a gennaio, quando, probabilmente, aprirò la partita IVA (ma per avviare un'impresa individuale e non per questo scopo preciso).
    La maggioranza dei miei potenziali committenti si trova all'estero (USA, Europa, ...). Ma se le cose stanno così mi tocca dirgli che non posso fare nulla e quindi, fino a gennaio cosa faccio la fame?
    Per me non è uno scherzo, ma un problema reale. Sono disoccupato da 37 mesi e sto raschiando il fondo dei miei risparmi. Arrotondare qualche Euro, fino a gennaio, sarebbe un aiuto ma dall'Italia non mi arrivano molte occasioni serie di lavoro.


  • User Newbie

    ...ha scoperto la soluzione?
    continuo a fare ricerche su internet ma invano...


  • Super User

    Dovete indicare nella ricevuta che non siete soggetti passivi IVA in Italia e quindi l'operazione è da considerarsi non soggetta a IVA.
    Saluti.


  • User Attivo

    Aggiungo solo che se non accettano questa possibilità a mio parere non rimane che aprire una partita iva. Saluti


  • Super User

    Grazie.
    Vale la stessa cosa anche per Adsense?
    Come si può fare in questo caso?