• User Newbie

    Partita IVA e ritenuta d'acconto

    Salve a tutti, sono a conoscenza del fatto che le problematiche relative a Partita IVA e ritenuta d'acconto sono state ampiamente discusse su questo forum, resta però, a mio avviso, un gigantesco dubbio.

    Sono in procinto di aprire una Partita IVA ed intendo iscrivermi all'INPS come professionista senza cassa, quindi tramite la "gestione separata".

    Ho letto più volte sul forum che chi commissiona un lavoro ad un professionista è tenuto a trattenere la ritenuta d'acconto (giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/19391-quando-usare-la-ritenuta-dacconto.html).

    Di conseguenza una fattura da me rilasciata dovrebbe essere come segue:

    compenso 1.000,00
    4% rivalsa inps 40,00 [Facoltativo]
    IVA 20% 208,00
    Rit. Acconto 20% 208,00

    Netto a Pagare 1.040,00

    Fin qua sembra tutto semplice, il tutto diventa sconveniente nel momento in cui nelle 1000 ? del compenso sono incluse "uscite" verso terzi per la prestazione professionale, ad esempio nel caso in cui dovessi pagare una tipografia per la stampa di volantini da me realizzati.
    In questo caso mi troverei ad anticipare tasse per un'entrata virtuale, ossia per una quantità di denaro che nella dichiarazione dei redditi risulterà come uscita: Mi troverei ad essere perennemente creditore nei confronti del fisco.
    Qualche soluzione?

    Saluti,

    mbutubuntu


  • Super User

    Quel credito derivante dalle ritenute subite potrai utilizzarlo per pagare l'IVA periodica o i contributi inps.


  • User Newbie

    Hai ragione ma la tua risposta non risolve il problema.
    Ti riporto un esempio più esplicito.

    Stampa Volantini 1000 €
    Guadagno 350 €
    IVA 20% 270 €
    Rit. Acc. 270 €

    Totale 1350 €

    Io sto anticipando 270 € con la ritenuta d'acconto.

    Mettiamo che questa sia l'unica fattura che rilascio nel 2010, il mio bilancio sarà

    Entrate: 1350 €
    Uscite: 1000 + IVA
    La mia IVA in uscita sarà di 200 € mentre non avrò alcuna IVA in entrata a causa della Ritenuta D'acconto, avrò un credito IVA di 200 €.
    Inoltre le mie entrate al netto delle spese saranno di 350 €, l'INPS da pagare sarà il 26.7% di 350 €, ossia 94.5 € ed un altro 27% di irpef che non so se va calcolato sui 350 € o sui 350-INPS; ad ogni modo avrei da un massimo di 94,5 ad un minimo di 69 € di IRPEF.
    Con la Ritenuta d'acconto mi troverei ad aver anticipato 270 € e resterei creditore di 350-(94.5+94.5)=161 €.

    Scusate se i conti sono ingarbugliati ma questa ritenuta d'acconto a prima vista risulta sconveniente e porta ad un circolo vizioso di "creditore a vita".


  • Super User

    Il concetto è che i crediti d'imposta sono compensabili con eventuali debiti d'imposta (irpef, iva, inps, ici ecc..). Qualora i crediti eccedano sempre i debiti è comunque possibile chiedere il rimborso, la procedura non è velocissima ma dopo un po' di tempo (a volte un paio d'anni) il rimborso arriva.


  • User

    il problema non esisterebbe.
    Il 20% è obbligatorio?
    Grazie