• User Attivo

    Conviene mettersi a partita IVA?

    Attualmente lavoro a progetto, per un netto mensile di 1100 + 200 di rimborso spesa + 140 di straordinari / rimborso spesa.

    Ho incidentato la macchina per un valore di almeno 3000 / 5000 euro e di conseguenza inizio a pensare che se fossi a partita iva detrarrei il costo dell'auto, della benzina, del self service in cui mangio, delle cene (facendola figurare come trasferta, chi controlla?), dei notebook, dei corsi di formazione, magari persino di oggetti (spese di rappresentanza).

    Un ragazzo scrive:
    Puoi scaricarti l'iva che è del 20%. Poi a secondìdo della professione puoi scaricarti il carburante, ricevute fiscali di ristoranti nella misura del 50%, se eleggi domicilio fiscale puoi scaricarti il consumo delle bollette telefoniche, il consumo dell'eletricita', le bollette del condominio, tutte al 50% in detrazione. Il costo della partita IVA è di 150 ?.

    Ora non capisco come fa a non convenire mettersi a partita iva. Dov'è la fregatura?

    Considerate che la società interinale prende per me 150 - 250 euro al giorno!


  • User Attivo

    Oltre le imposte sul reddito, che variano in base al regime contabile adottato, devi considerare i contributi Inps.
    Se sei impresa paghi un minimale fisso di ? 2850 circa annui, più una percentuale per i redditi superiori ad ? 14.000.
    Se sei libero professionista, senza cassa di appartenenza, devi iscriverti alla gestione separata (26,72%).
    Ogni singola posizione và comunque valutata caso per caso, per valutare il miglior inquadramento dal punto di vista fiscale, la possibilità di ampliare il proprio bacino di clienti, avendo la possibilità di farsi della pubblicità.


  • User Attivo

    Mi dicevano che contano molto gli studi di settore. Io come consulente informatico quanto "dovrei" guadagnare?


  • User Attivo

    Non si può dare un dato a priori.
    Dipendono da una serie di dati: localizzazione geografica dell'impresa, costi (più costi ci sono, più alti saranno i ricavi), altri dati riguardanti l'attività.
    Se aderisce al regime dei minimi non è soggetto a studi di settore.


  • User Attivo

    @studio_marra said:

    Non si può dare un dato a priori.
    Dipendono da una serie di dati: localizzazione geografica dell'impresa, costi (più costi ci sono, più alti saranno i ricavi), altri dati riguardanti l'attività.
    Se aderisce al regime dei minimi non è soggetto a studi di settore.

    Sono residente ad Ascoli Piceno e mi reco per effettuare la consulenza a Teramo.

    Vorrei portare la sede dell'attività nella casa dove risiedo, o in una di quelle di famiglia, e detrarre il costo di bollette ed eventuali ristrutturazioni. Inoltre dovendo riparare / ricomprare l'auto i costi sostenuti sarebbero piuttosto alti.

    Il ricavo sarebbe fisso, una cifra fissa intorno ai 180 / 200 ? mensili. In pratica io penso che mi converrebbe solo se riuscissi a portare in detrazione parecchie cose senza sforare gli studi di settore.

    Secondo lei è fattibile?


  • User Attivo

    I costi dell'auto li deduce al 40%. In regime dei minimi al 50%.
    Per gli altri costi (tel., energia elettrica) li deduce al 100% se intestate a lei e se la fattura reca l'indicazione del n. di p. iva. Se ad uso promiscuo (privato/azienda) meglio una deduzione parziale (50%).


  • User Attivo

    Come codice attività pensa che questo potrebbe andare?

    http://www.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/atecoactr.php?scelta=62.02.0+::consulente+informatico&sub=Conferma
    62.02.00
    Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica

    Io vorrei detrarre:

    • benzina 250? mese
    • pranzi e cene per 160 / 250 euro al mese
    • computer e altro materiale informatico per 1500 / 2500 euro
    • auto da 3000? a 5000? / o se conviene auto nuova 15000? (fiesta / polo)
    • assicurazione sull'auto kasko
    • interessi utilizzati per comprare l'auto e il pc a rate
    • bollette 50% (uso promiscuo)
    • è pensabile dedurre spese per pannelli solari / ristrutturazione casa? (la casa dev'essere intestata a me?)

    Però non vorrei che a furia di detrarre mi mandino dei controlli. Lei che ne pensa, dovendo affrontare parecchie spese ho una convenienza a mettermi a P IVA per 180 euro al giorno?


  • User Attivo

    Quindi lei fatturerebbe 180? al mese, non 1.100?.
    A questo punto avrebbe più costi che ricavi.

    Il codice attività è quello indicato da lei.


  • User Attivo

    Scusi, volevo dire al giorno. In pratica faccio un lavoro da impiegato, 5 giorni a settimana 9 - 18, con stipendio fisso più straordinari.


  • User Attivo

    Se il volume d'affari è < ? 30.000 annui può aderire al regime dei minimi, quindi non è soggetto a studi di settore. Paga un imposta fissa del 20%, più la gestione separata Inps (26,72%). Se i costi sono inerenti l'attività li deduce tranquillamente.
    Altro requisito per rimanere nel regime dei minimi è il valore dei beni strumentali acquistati nell'ultimo triennio non sia superiore a 15.000?.


  • User Attivo

    Il problema è che se fossero 180? giornalieri contando anche solo 200 giorni lavorativi già andrei a fatturare 36000 euro.

    Ma per volume d'affari si intende il fatturato o il fatturato - spese detraibili?


  • User Attivo

    Si intende il fatturato. Quindi non può usufruire del regime dei minimi.


  • User Attivo

    Grazie, sei gentilissimo.

    Un'altra cosa. L'IVA posso detrarla da qualsiasi spesa attinente o meno la mia attività o solo dalle spese attinenti?

    Se comprassi una macchina fotografica ad esempio?

    I controlli sono frequenti?


  • User Attivo

    L'iva così come i costi puoi detrarli solo se sono attinenti alla tua attività, altrimenti no.


  • User Attivo

    @studio_marra said:

    L'iva così come i costi puoi detrarli solo se sono attinenti alla tua attività, altrimenti no.

    Ok, quindi devo far passare più cose possibile come mia attività. Prendere un doppio codice ATECO potrebbe essere utile?

    Ad esempio, mi piacerebbe comprare una macchina fotografica da 1500 euro.

    Se mettessi come codice attività consulente informatico e fotografo (sul secondo non fatturerei nulla), ammettendo che la macchina fotografica sia imputabile al 100% all'attività, potrei scaricare 250 euro d'iva + 625 euro dal fatturato su cui dovrei pagare le tasse, il che significa che pagherei altri 187 euro in meno grazie a quell'acquisto?

    Risparmio totale per aver comprato la macchina fotografica = 437 euro (se deducibile al 50% e addebitata al 100% all'attività).
    Costo pagato della macchina 1062 euro.

    Se compro tale macchina a rate, detraggo anche gli interessi immagino, mi conviene? Gli interessi in che percentuale si deducono?

    Il vantaggio che ci vedo è avere liquidità immediata (da investire in pannelli solari o ristrutturazione) a fronte di interessi che lo stato pagherebbe al mio posto.

    Ragiono male?


  • User Attivo

    up


  • Super User

    Ho capito male o stai ipotizzando di inventare di sana pianta un codice ATECO per scaricarti spese non inerenti? E lo vieni a raccontare a tutti???? :():


  • User Attivo

    @OEJ said:

    Ho capito male o stai ipotizzando di inventare di sana pianta un codice ATECO per scaricarti spese non inerenti? E lo vieni a raccontare a tutti???? :():

    Beh, non la metterei in questi termini. Sono domande volte a capire come funziona il sistema. A me sembra che sia il fisco italiano ad essere uno dei più pressanti, e da quel poco che ricordo di economia l'elusione e l'evasione aumentano tanto più quanto aumenta la pressione fiscale.

    La maggior parte delle aziende si comporta così in maniera abituale.

    Comunque quello che chiedevo è: dato che realmente scatto fotografie per passione e acquisto materiale fotografico, e sarei anche interessato a farlo a pagamento, giustamente potrei inserirlo come codice Ateco. Ora però mi chiedo come il fisco valuterebbe questa cosa, nel caso in cui io non avessi guadagni su quel codice Ateco ma solo sull'altro.


  • Consiglio Direttivo

    @gik25 said:

    La maggior parte delle aziende si comporta così in maniera abituale.

    Mah, a me questo sembra un luogo comune; di regola le spese sono inerenti (e conseguenti l'attività), e non il contrario (aprire un'attività con lo scopo di consentirsi detrazioni o deduzioni).

    Luogo comune o no, il Forum GT non è comunque un luogo deputato a trattare discussioni di questo tipo. Richiedo quindi che la discussione si reincanali su ciò che è lecito.

    @gik25 said:

    Comunque quello che chiedevo è: dato che realmente scatto fotografie per passione e acquisto materiale fotografico, e sarei anche interessato a farlo a pagamento, giustamente potrei inserirlo come codice Ateco. Ora però mi chiedo come il fisco valuterebbe questa cosa, nel caso in cui io non avessi guadagni su quel codice Ateco ma solo sull'altro.

    Nessuno aprirebbe un'attività "a caso" con lo scopo primario di scaricarsi una macchina fotografica, e senza una previsione di entrate minime. Prima di valutare quindi cosa potrai scaricarti, ti consiglio di valutare effettivamente l'attività che intendi avviare.


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    Mah, a me questo sembra un luogo comune; di regola le spese sono inerenti (e conseguenti l'attività), e non il contrario (aprire un'attività con lo scopo di consentirsi detrazioni o deduzioni).

    Luogo comune o no, il Forum GT non è comunque un luogo deputato a trattare discussioni di questo tipo. Richiedo quindi che la discussione si reincanali su ciò che è lecito.

    Nessun problema, anzi scusa se ho arrecato disagio. Non volevo minimamente scadere nell'illegalità, visto che alcune leggi sono soggette a interpretazione volevo capire meglio i confini tra ciò che è lecito e meno.
    Non voglio certo finire in galera, ma conosco gente che ha partita iva con due codici ateco, in cui una delle due attività è in passivo e non sta imbrogliando il fisco in alcun modo.