• User

    Libero Professionista: Ritenuta d'Acconto (me la verso io)

    Buonasera a tutti,

    svolgo la libera professione e vorrei versare da me le ritenute d'acconto nell'ipotesi in cui i clienti-sostituti non mi diano grande "fiducia", facendomi pagare l'importo al lordo.

    Posto che la normativa prevede il versamento della ritenuta da parte del sostituto, non è possibile compilare un modello F24 home banking (con il mio conto corrente) inserendo però i dati del contribuente-sostituto?
    In materia ne ho sentite diverse e, se possibile, vorrei conoscere qualche preciso ed espresso riferimento di legge.
    Grazie,

    Emanuele


  • Il sostituto non accetterà mai tale soluzione, io non mi fiderei, le grane le avrebbe lui se tu non versassi alla giusta scadenza.


  • Super User

    Criceto mi perdonerà, ma lo devo smentire: i miei clienti si fidano!! Ce ne sono un paio per cui faccio questo lavoro. Ovviamente, dopo provvedo a consegnare loro il modello, le ricevute dell'Agenzia delle Entrate eccetera per dissipare ogni dubbio latente.
    E naturalmente dipende dal cliente, con il quale si è evidentemente instaurata un rapporto di fiducia.

    Però c'è una precisazione: l'ammontare della ritenuta va considerata come un deposito da parte del cliente, con tutte le complicazioni contabili che comporta (fra l'altro bisogna tenere un registro apposito).
    Quindi non è una prestazione che eseguo con grande gioia.

    Esempio: il cliente deve pagare 1.000 di lordo (800 di compenso netto e 200 di ritenuta). Ti consegna 1.000: per te sono 800 di compenso e 200 di deposito del cliente per sue spese future.


  • La fiducia è una bella cosa ma ci sono stati troppi casi di "fiducia tradita" per poter essere tranquilli.
    OEJ se la è evidentemente meritata nel tempo.
    Con il proprio commercialista quale è OEJ si può senza dubbio addivenire ad un tale accordo ma l'autore del post non ha detto di essere un commercialista bensì un libero professionista ed io non acceterei mai di far versare direttamente la ritenuta da altri che non siano il MIO commercialista.
    A proposito di "fiducia" potrei poi raccontarne parecchie sul nostro ex amministratore di condominio.


  • User

    Grazie per le risposte.
    Di fatti non sono commercialista ma per alcuni clienti preferisco insistere perché paghino il lordo e poi provvederò io al versamento compilando il modello F24 a loro nome entro il 16 del mese successivo all'emissione della fattura.
    Ora so che si può fare 🙂
    Grazie,

    Emanuele


  • Consiglio Direttivo

    Mah, da comune mortale non commercialista questa cosa mi sembra assai strana. La legge prevede che le ritenute siano trattenute e pagate dai sostituti di imposta. Svicolare, anche se con artifizi, mi sembra poco regolare.
    Infatti, oltre a pagarti la ritenuta, caro Emy, cosa fai? Anche il relativo 770 e la (auto)certificazione dei compensi soggetti a ritenuta? Per quanto riguarda i pagamenti, poi, su 1000 euro dovresti chiedere 800 euro con assegno e 200 in contanti... sicuramente no 1000 euro con assegno.

    Per quanto mi riguarda la Legge è Legge... poi ovviamente chiunque fa come meglio crede. Io non accetterei MAi una cosa del genere! 🙂


  • User

    @OEJ said:

    Criceto mi perdonerà, ma lo devo smentire: i miei clienti si fidano!! Ce ne sono un paio per cui faccio questo lavoro. Ovviamente, dopo provvedo a consegnare loro il modello, le ricevute dell'Agenzia delle Entrate eccetera per dissipare ogni dubbio latente.
    E naturalmente dipende dal cliente, con il quale si è evidentemente instaurata un rapporto di fiducia.

    Però c'è una precisazione: l'ammontare della ritenuta va considerata come un deposito da parte del cliente, con tutte le complicazioni contabili che comporta (fra l'altro bisogna tenere un registro apposito).
    Quindi non è una prestazione che eseguo con grande gioia.

    Esempio: il cliente deve pagare 1.000 di lordo (800 di compenso netto e 200 di ritenuta). Ti consegna 1.000: per te sono 800 di compenso e 200 di deposito del cliente per sue spese future.

    Grazie,

    ciò vale per qualsiasi libera professione immagino, giusto?
    Dunque i 200 euro vengono registrati come deposito del cliente per future spese e posso tranquillamente ricevere un unico assegno per l'importo complessivo.
    Dico bene?


  • Consiglio Direttivo

    @Emy said:

    posso tranquillamente ricevere un unico assegno per l'importo complessivo.
    Dico bene?

    In questo caso non torna l'importo dell'assegno con l'importo della fattura. In caso di controlli come giustificheresti quei 200 euro corrisposti "a nero"?

    Inoltre, se quei 200 euro devono essere trattenuti dal sostituto di imposta, in base a quale principio possono essere incamerati e considerati come "acconto sulle prestazioni future"? Non vanno fatturati anche gli acconti?

    Con tutta la stima che ho per OEJ non la trovo una procedura regolare.


  • Il conto torna, in quanto (nel caso prospettato)la corretta registrazione prevede di scindere l'importo dell'assegno in due blocchi, uno a saldo della fattura (meno la ritenuta)
    Tale ritenuta sarà portata a saldo della fattura con contropartita "ritenute subite".
    L'altra parte (la ritenuta) come versamento a deposito.
    Quando si pagherà (per conto del cliente) si scaricherà da tale conto come contropartita del movimento bancario.

    Contabilmente non è niente di trascendentale ma continuo ad essere dubbioso sulla questione della "fiducia".


  • Consiglio Direttivo

    Ok! Va bene che si può fare... (ma in tutti i regimi fiscali, anche ad esempio quelli dei contribuenti minimi?

    Comunque il dubbio mi rimane: se la legge impone la ritenuta d'acconto a carico del sostituto di imposta e la totalità (immagino) dei professionisti segue questa linea, io - come ignorante in materia, sia inteso - ci penserei due volte prima di percorrere strade alternative.

    Inoltre, in base alla risoluzione 68/e del 19 marzo 2009 dell'Agenzia delle entrate, si possono tranquillamente scomputare le ritenute di cui non siano state rilasciate certificazioni. Quindi questa procedura mi pare un giro dell'oca inutile, e nella mia ignoranza discutibile.


  • Nel caso ipotizzato dall'autore del post la ritenuta risulta versata regolarmente da chi di dovere, lui si limita ad operare con i soldi del cliente ed in suo nome, esattamente come l'impiegato contabile che va a versare le ritenute con gli F24 predisposti dal suo padrone (o come fanno i commercialisti per i loro clienti).

    l'UNICO problema è soltanto la faccenduola della "fiducia", io non accetterei (ma sono vecchio ed ho ormai una gerla di eperienze negative su cose che avrebbero dovuto fare altri per conto mio .....).

    "ci penserei due volte prima di percorrere strade alternative" e faresti bene .....


  • Consiglio Direttivo

    Anche io sono abbastanza vecchio, a parte le apparenze (molto probabilmente tu lo sarai di più :giggle:) e di sòle anche io ne ho prese.
    Per questo per quanto riguarda la tematica fiscale cerco di gestirmi il tutto meticolosamente e con i paraocchi.
    Devo dire che solo una volta mi è capitato un cliente che non mi ha fornito una certificazione, e per fortuna per un importo minimo.
    Purtroppo quello che noto è che la scadenza prefissata (28febbraio se non erro) la rispettano in pochi, ma prima o poi, anche con solleciti, la inviano.


  • Super User

    I dubbi di Lorenzo sono legittimi, ma penso che le risposte di Criceto siano state esaurienti.
    Provo a riepilogare in sintesi: su quei famosi 1.000 euro il cliente me ne consegna 800 trattenendomene 200, e così facendo assolve al suo obbligo di sostituto d'imposta; contemporaneamente me ne consegna altri 200 affinchè io, compilando successivamente un modello F24 a suo nome e per suo conto, riversi la ritenuta allo Stato in qualità di intermediario abilitato (ho firmato una convenzione con l'Agenzia delle Entrate che mi autorizza a versare le imposte per conto dei clienti, anche con addebito sul mio personale conto corrente).
    Naturalmente la contabilità (mia e del cliente) deve essere tenuta in maniera impeccabile perchè questi passaggi appaiano in maniera chiara e trasparente.
    E ovviamente il professionista o l'imprenditore generico, che non ha firmato la famosa convenzione, non potrebbe mai fare niente del genere sulle ritenute applicate ai suoi sostituiti.


  • User

    @OEJ said:

    I dubbi di Lorenzo sono legittimi, ma penso che le risposte di Criceto siano state esaurienti.
    Provo a riepilogare in sintesi: su quei famosi 1.000 euro il cliente me ne consegna 800 trattenendomene 200, e così facendo assolve al suo obbligo di sostituto d'imposta; contemporaneamente me ne consegna altri 200 affinchè io, compilando successivamente un modello F24 a suo nome e per suo conto, riversi la ritenuta allo Stato in qualità di intermediario abilitato (ho firmato una convenzione con l'Agenzia delle Entrate che mi autorizza a versare le imposte per conto dei clienti, anche con addebito sul mio personale conto corrente).
    Naturalmente la contabilità (mia e del cliente) deve essere tenuta in maniera impeccabile perchè questi passaggi appaiano in maniera chiara e trasparente.
    E ovviamente il professionista o l'imprenditore generico, che non ha firmato la famosa convenzione, non potrebbe mai fare niente del genere sulle ritenute applicate ai suoi sostituiti.

    Scusate l'ignoranza ma ... se io verso con F24 intestato al mio sostituto la somma corrispondente alla ritenuta pagatami unitamente al compenso ... non dovrei avere nessun problema. Ovvero .. la fattura indica 200 euro a titolo di ritenuta e io verso con F24 (intestato al cliente) i 200 euro che mi erano entrati a titolo di ritenuta ... tutti i passaggi sono chiari e in caso di contestazione non sarà sufficiente dimostrare l'avvenuto pagamento a mezzo di F24 che ovviamente combacia con quanto riportato sulla fattura?
    Non vedo irregolarità di sorta ..