• User Attivo

    Dubbi detrazioni per 730/12

    Buongiorno a tutti,

    vi contatto perchè ho alcuni dubbi in merito alle spese e alla dichiarazione dei redditi per il 730/12. Vorrei iniziare con calma per non fare troppo confusione ponendo un questito alla volta.

    Ho una ricevuta, fatta a mano, da un medico ortopedico per una prestazione in libera professione. Nella ricevuta compaiono i dati quali: nome, cognome, indirizzo, città e provincia della persona che ha fatto la visita (mio marito).

    Non compare però il codice fiscale. Mi sono rivolta ad un centro di assistenza fiscale per portare i documenti per fare il 730/12. Il CAF mi ha detto che la ricevuta non può essere portata in detrazione (151?) in quanto manca il codice fiscale.

    Ho chiamato il medico che ha fatto la visita e mi ha risposto: "Guardi che io non metto mai il codice fiscale, perchè non serve. Se proprio le fanno storie lo scriva lei". Sono rimasta perplessa e ho chiesto: "Scusi ma se lo metto io sulla mia e sulle sue due copie non c'è...commetto un falso!?". Il medico mi ha risposto "Ma che dice! Non è un falso!".

    Raccontata così sembra una barzelletta..ma è la verità. Sono 151 ? che in tempo di crisi non voglio lasciare a nessuno. Potete chiarirmi il tutto, gentilmente?

    Grazie


  • Apponete il CF e non ponetevi tanti problemi.


  • User Attivo

    Concordo sul fatto che è sufficiente apporre a penna il codice fiscale sulla ricevuta, che è l'operazione corretta in questo caso.
    Infatti sulla ricevuta ci sono già tutti i dati necessari per identificare univocamente la persona che ha ricevuto la prestazione.


  • User Attivo

    Buongiorno, vi ringrazio infinitamente siete stati davvero gentili. Putroppo però i dubbi non sono finiti.

    Nel 1999 mi marito ha contratto un mutuo per l'acquisto della prima casa, con Banco di Sicilia e per il quale ha sempre detratto gli interessi. Nel 2011 abbiamo deciso di avviare le pratiche per una ristrutturazione edilizia, necessaria per barriere architettoniche per disabile, chiedendo così un aumento dell'importo del mutuo. Abbiamo trovato la migliore condizione con Ing Direct con la quale abbiamo stipulato un mutuo il 28 novembre 2011.

    Tale mutuo è andato a chiudere quello in essere con Veneto Banca (per l'importo che restava, di circa 70.000 euro), ha estinto il finanziamento della macchina (per euro 10.000) e il restante importo 100.000 euro sarà utilizzato per i lavori di ristrutturazione che inizieranno ad aprile/maggio (entro i sei mesi di stipula del mutuo).

    Ora le mie domande sono:

    • Posso continuare a detrarre gli interessi per relativi alla chiusura del mutuo per la prima casa (surroga)? E come posso calcolare la percentuale di spettanza?

    • Posso, se i lavori iniziano entro i sei mesi la data di stipula del mutuo (termine che, se non erro, impone la legge), detrarre anche gli interessi per la parte della ristrutturazione?

    Nell'atto notarile di mutuo è stato scritto:

    "Le somme richieste saranno in parte utilizzate dalla parte finanziaria per estinguere il mutuo già sottoscritto con il Banco di Sicilia S.p.A per la ristrutturazione di immobili ad uso civile e delle relative pertinenze". Non so se per errore del notaio o cosa è stata "dimenticata" una e dopo s.p.a e quindi sembra che il mutuo che era in essere con Banco di Sicilia fosse per ristrutturazione.

    Detto questo, io posso provare che il mutuo in essere con Banco di Sicilia fosse per acquisto prima casa (precedente atto di muto) e posso altresi dimostrare l'importo restante (come da lettera della banca) e l'importo versato da Ing Direct (come da loro contabile). Per la parte relativa ai lavori di ristrutturazione posso portare poi le fattura.

    Grazie a chi vorrà aiutarmi. Buona giornata


  • User Attivo

    Andiamo con ordine...

    1. Puoi continuare a detrarre gli interessi passivi relativi alla quota di mutuo utilizzata per estinguere il vecchio, la giusta proporzione te la calcolerà la persona a cui ti rivolgerai per l'assistenza fiscale.

    2. Potresti detrarre gli interessi anche per la quota "ristrutturazione", ma... (un ma c'è sempre 😉 ) spesso... troppo spesso le persone (e anche alcuni professionisti) confondono la "ristrutturazione" con la "ristruttrazione edilizia".

    La Legge 457/78 all'art. 31 comma 1 recita:*
    a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
    b) *"interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;
    *c) *"interventi di restauro e di risanamento conservativo", gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio;
    *d) *"interventi di ristrutturazione edilizia", gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica;

    fermo restando che TUTTI gli interventi di cui sopra rientrano nel linguaggio comune nel termine ristrutturazione, SOLO gli interventi di cui alla lettera "d" permettono di usufruire del vantaggio economico della detraibilità degli interessi passivi sul mutuo (fermo restando il rispetto di tutti gli altri obblighi normativi).

    Quindi contatta immediatamente il tecnico che segue/seguirà i lavori e mettilo al corrente (se non dovesse saperlo) di questa situazione così da non perdere il diritto alla detrazione.

    Se hai necessità di altre info chiedi pure. 🙂