• User

    Ditta individuale a Cosenza, ma titolare residente a Milano

    Se un titolare con residenza fiscale a Milano, apre una ditta individuale per esempio con sede a Cosenza, e indica il commercialista di Cosenza come depositario delle scritture contabili.

    In caso di verifica fiscale da parte di Ag. Entrate, parte dall'Ag. Entrate di Milano o da quella di Cosenza? :arrabbiato:


  • User Attivo

    Il domicilio fiscale (diversamente dalla sede dell'attività) di una ditta individuale corrisponde a quello del titolare.

    Se ha il domicilio fiscale a Milano i controlli saranno di competenza dell'Agenzia delle Entrate di Milano.

    Il titolare della ditta e il depositario delle scritture contabili dovranno attivarsi con ogni mezzo idoneo per produrre la documentazione nei tempi richiesti.


  • Interessante, quindi una ispezione "fisica" presso il commercialista o la sede dell'attività supporrebbe una megatrasferta da parte della Finanza di Milano?
    Se è così comincio a capire tante cose ...


  • User Attivo

    La situazione prospettata rappresenta un caso limite, infatti non è "normale" che un soggetto residente a Milano abbia una attività sotto forma di ditta individuale a Cosenza.
    Potrebbe essere ad esempio che gestisca una attività turistica per 3 mesi all'anno in Calabria ed il resto dell'anno viva a Milano.

    Bisogna considerare che in caso di controllo fiscale l'Amministrazione finanziaria in casi del genere ha il potere di spostare d'ufficio il domicilio fiscale nel luogo che ritiene di effettiva sede dell'attività, in base al'art. 59 del DPR 600/1973.

    Se poi ritengono che ci siano indizi di evasione, reato, frode, ecc. di tale gravità per "ispezionare" anche lo studio del commercialista, allora prendono anche l'aereo... 🙂


  • User

    @trust said:

    La situazione prospettata rappresenta un caso limite, infatti non è "normale" che un soggetto residente a Milano abbia una attività sotto forma di ditta individuale a Cosenza.

    Condivido, ma è abbastanza normale oggi con internet avere un commercialista fuori sede che è depositario anche delle scritture contabili.

    Facciamo un ipotesi diversa: il titolare ha domicilio fiscale a Milano, la ditta ha sede legale a Milano, ma il depositario delle scritture contabili è commercialista di Cosenza che fa poi ovviamente anche la dichiarazione dei redditi.

    L'Ag. Entrate decide di fare una verifica, da quanto ho capito parte quindi quella di Milano a chidere copia della contabilità.
    Salta fuori un problema e scatta il contenzioso con commissione tributaria. Normalemente il commercialista va lui in commissione tributaria, ma come fa se è di Cosenza? Deve recarsi ogni volta a Milano?

    Chiedo questo perché trovo spesso interessanti le offerte contabili e dichiarative di alcuni commercialisti online, ma mi chiedo se abbia poi senso avere un commercialista fuori sede, perché appunto in caso questo debba poi dover andare in commissione tributaria, chiederà al titolare della ditta uno sproposito dovendosi ogni volta recare fuori sede. 😮
    Per esempio alcuni commercialisti a Milano per andare in commisisone tributaria a Milano chiedono 200 euro a botta, ma se da Cosenza devono recarsi a Milano come si affronta la cosa? 😢


  • User Attivo

    @Giovanni Minganti said:

    Facciamo un ipotesi diversa: il titolare ha domicilio fiscale a Milano, la ditta ha sede legale a Milano, ma il depositario delle scritture contabili è commercialista di Cosenza che fa poi ovviamente anche la dichiarazione dei redditi.

    E' possibilissimo, soprattutto per le imprese medio-piccole, sia per la fattibilità tecnica (internet), sia dal punto di vista normativo. L'importante è avere presso la sede della attività una attestazione di tenuta della contabilita presso terzi firmata dal depositario delle scritture contabili (anche se si ha il consulente dietro casa).
    E poi produrre in tempi brevi la documentazione richiesta dall'amministrazione finanziaria.

    @Giovanni Minganti said:

    Salta fuori un problema e scatta il contenzioso con commissione tributaria. Normalemente il commercialista va lui in commissione tributaria, ma come fa se è di Cosenza? Deve recarsi ogni volta a Milano?

    Anche qui si parla di una eventualità abbastanza rara.
    Sicuramente se la distanza è rilevante conviene rivolgersi ad un commercialista del posto.
    Comunque sono molti i commercialisti che non "amano" andare in commissione, nel qual caso tocca comunque rivolgersi ad un commercialista (o avvocato) specializzato in contenzioso tributario.