• User Newbie

    Lavoro autonomo occasionale- contributi INPS

    Salve a tutti!
    Quest?anno ho svolto diverse prestazioni occasionali per committenti diversi e ora mi trovo a superare il limite di 5000 euro per il versamento contributi Gestione separata ? INPS.
    Problema:
    1° committente: 2000 euro. pagati a marzo ? fornita relativa ricevuta
    2° committente: 1500 euro ancora non pagati, ma spedita da me la relativa ricevuta con data di luglio
    3° committente: 2500 euro pagamento imminente ? devo fornire la relativa ricevuta
    Chi è tenuto a versare i contributi INPS?
    Il mio dubbio in particolare è: posso dichiarare al 3° committente di non aver ancora superato i 5000 euro e, dopo il pagamento da parte di questo, mandare una dichiarazione e ricevuta sostitutiva al committente n. 2 in base alla quale è lui tenuto a tale versamento? (sperando che si decida a pagarmi....)

    È una ingenua leggerezza quella di spedire la ricevuta prima di aver ricevuto il pagamento?
    Finora me l?hanno richiesta TUTTI in anticipo?

    Nel caso i contributi non vengano versati, che penalità vengono applicate?

    1000 grazie sin da ora a chi vorrà darmi qualche risposta!!!!!


  • Super User

    Eventualmente puoi anticipare una nota che evidenzia l'importo spettante, ma la vera ricevuta serve a da atto di aver "ricevuto" i soldi, dunque si emette solo ad incasso ottenuto.

    Vedo che hai ancora aperte le 2 possibilità (sempre che per te compensi = reddito).
    I committenti che pagano devono trattenere la tua parte di contributo, unirla a quella a loro carico e procedere a versarla.... potresti rettificare come hai detto e porre l'onere a carico del 2° che diverrebbe 3° a patto che il 3° ti paghi prima dell'attuale 2°.

    NB importante comunque mettersi d'accordo..... il contributo a carico del committente è infatti un onere aggiuntivo e dunque sarebbe bene che tutti ne siano consci onde evitare diatribe.

    Poalo


  • User Newbie

    Grazie 1000!!!

    ma se alla fine non li versa nessuno dei due, dovrò farlo io???
    o devo metterci un avvocato????

    Ho un altro dubbio, ma decisamente più superficiale:
    Nella vostra bellissima e utilissima sintesi che riguarda il lavoro occasionale c'è scritto:
    "Il collaboratore avrà l?obbligo di comunicare tempestivamente al committente l?avvenuto sorpasso di detta soglia, ma non dovrà comunicargli il suo reddito (si comunica che scatta l?obbligo e non che si hanno, sin a quella data, 5.001 euro di reddito)"

    ma con un reddito di 6000 euro devo dire al committente che deve versare i contributi relativi solo ai 1000 euro che eccedono la soglia, anche se il compenso è maggiore.....
    quindi in pratica gli comunico il mio reddito...


  • Super User

    Si scusami ma il mio è stato un "ricciolo sintattico inutile" 😉 .... L'avevo già notato.
    In pratica si, perchè dovrai collaborare per l'esatto calcolo.

    Il versamento è obbligatorio... se non lo fa potrai costringervelo minacciando la segnalazione della cosa all'inps.
    In ogni caso dovrà certificarti anche i contributi versati nella "certificazione dei compensi" che riceverai l'anno dopo.... non può scappare da un obbligo e con semplici mosse potrai "denunciarlo".

    Comunica a lui per iscritto (raccomandata a mano con firma su una copia per te come ricevuta) che è scattato l'obbligo INPS e dunque per XXXX tuo compenso si dovrà operare l'assoggettamento a contributi INPS..... non potrà imputare a te la mancata comunicazione dell'insorgenza dell'obbligo.

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie Di Nuovo!!
    I Tuoi Consigli Sono Davvero Molto Preziosi.

    A Presto

    Frama


  • User Newbie

    Per fortuna che ho trovato questo forum...
    Forse potete darmi voi una risposta!

    Io mi sono messo nei pasticci da solo:
    nel 2005 ho avuto un reddito da prestazioni occasionali superiore ai 5000 euro...
    ma non mi sono accorto di aver superato di circa 1500 euro questa fatidica soglia!!!!
    quindi non l'ho comunicato a nessuno e nessuno ovviamente ha versato i contributi all'inps

    ora come posso fare per sanare la mia posizione?
    è stata colpa mia, ma non voglio rimanere un evasore!!!


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    mi è capitato di interpellare sul tema direttamente l'ufficio preposto dell'Inps, ma nemmeno loro hanno saputo dire qualcosa di molto sensato.

    In ogni caso il problema è che il versamento del contributo avrebbe dovuto farlo il tuo committente unendo la parte trattenuta a te ad una parte a suo completo carico.
    Quindi metteresti nei guai il tuo committente.
    Una soluzione potrebbe essere la seguente: fornire i soldi al tuo committente perchè effettui "ora per allora" il versamento e poi dichiararsi pronto a tenerlo indenne dalla possibili sanzioni per ritardato versamento.
    Non è detto che accetti e, probabilmente, se accetterà, dovrai fornigli le risorse monetarie non solo per la parte di contributo che effettivamente doveva essere a tuo carico (1/3) ma anche la parte che era a suo carico (2/3) di cui, con il pasticcio, non vorrà farsi carico.

    Diciamo una situazione complicata e che andrebbe valutato bene se sanare o no nell'attesa di eventuali sanzioni successive.

    Poalo


  • User Newbie

    Se queste cose non le sanno neanche all'Inps......
    non ci posso credere!!!

    Insomma forse mi conviene aspettare, sperando che non se ne accorga nessuno!

    Per quanto riguarda la mia posizione previdenziale, meno di 300 euro di contributo versati forse non mi cambierebbero proprio la vita! giusto?

    grazie grazie grazie


  • Super User

    Perchè no?!?!?..... tra 50 anni ricevere quei 0,000003 euro in più al mese potrebbe essere utile.

    Poalo


  • User Newbie

    Salve,
    approfitto della discussione per chiedere un ulteriore chiarimento.
    Sono un dipendente ed ho svolto alcune collaborazioni occasionali nel 2003 (3 in tutto) sommando le quali ho superato di 500? circa la soglia dei 5000.
    Tali collaborazioni sono state correttamente riportate nel mio 730 anno 2004, ma non ho versato il contributo alla Gestione Separata Inps.
    Potreste dirmi se in quell'anno era già in vigore il limite di 5000? per le prestazioni occasionali ?


  • User Newbie

    Cia Bandino!

    la Circolare numero 103 del 6-7-2004 dell'INPS recita così:

    "L?art. 44 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2004 i soggetti esercenti attività di lavoro autonomo occasionale...... sono iscritti alla Gestione separata istituita presso l?INPS solo qualora il reddito annuo derivante da dette attività sia superiore ad euro 5000"

    e aggiunge:
    "Sebbene la norma in esame esplichi la sua efficacia a decorrere dal primo gennaio 2004, e, quindi, sugli emolumenti corrisposti da tale data sono dovuti i contributi secondo il principio di cassa che presiede la Gestione separata, deve ritenersi che gli emolumenti percepiti nell?anno 2004, per prestazioni effettuate entro il 31 dicembre 2003 dai lavoratori autonomi occasionali non sono da prendere in considerazione ai fini dell? instaurazione del rapporto assicurativo-contributivo, in analogia a quanto previsto, all?atto dell?istituzione della Gestione stessa, dal D.M. 2 maggio 1996, n. 281."

    Quindi penso che le tue prestazioni del 2003 fossero totalmente esenti, ma lascio l'ultima parola all'esperto

    ciao, ciao


  • Super User

    Sarei andato a memoria nel dirti dal 01/01/04, ma Rick, che ringrazio, è stato utilissimo nel postare lo stralcio di circolare che è chiarissima.

    Paolo


  • User Newbie

    per tornare al problema di mancato versamento dei contributi di Rick, su un sito internet che si occupa di previdanza ho trovato queste precisazioni:

    Per il mancato o ritardato pagamento di contributi o premi dovuti alla Gestione separata Inps e rilevabile dalle denunce e/o registrazioni obbligatorie è dovuto il pagamento di una sanzione, in ragione d'anno, pari al Tasso ufficiale di riferimento (Tur) maggiorato di 5,5 punti. La sanzione non può essere superiore al 40% dell'importo dei contributi o premi non corrisposti.
    Per evasioni contributive connesse a registrazioni o denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero è dovuto il pagamento alla Gestione separata Inps di una sanzione civile, in ragione d'anno, pari al 30%; la sanzione civile non può essere superiore al 60% dell'importo dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge.

    Se non ho capito male il secondo punto riguarda proprio un caso del genere, ma io non ho capito come e a chi vengono applicate queste sanzioni.
    *e che significa "in ragione d'anno"? *
    e poi qual è il riferimento normativo??


  • Super User

    Purtroppo non mi occupo così approfonditamente di previdenza (non sono consulente del lavoro).

    P.


  • User Newbie

    buongiorno a tutti, sono felice di aver trovato questo forum!! ho una questione che ne in Agenzia delle Entrate ne al Caf sanno sciogliere... eppure non mi sembra straordinaria

    sono titolare di Partita IVA e lavoro anche con prestazioni occasionali (ritenuta d'acconto), sono da considerare (ai fini della no tax area) autonomo o dipendente?
    poi una cosa... se percepisco un reddito pari a 4999 euro non devo versare contributi Inps..giusto?... se percepisco 5001 euro devo passare a versare il 18% di tale somma all'Inps?

    scusate, magari scrivo idiozie ma sono giovane e faccio davvero fatica a muovermi tra le mille nozioni e normative

    grazie e a presto


  • Super User

    Ciao e benvenuto,
    i caf normalmente assistono i dipendenti e non gli autonomi (con p.iva).

    Cmq i redditi occasionali sono redditi diversi, mentre i redditi da lavoro autonomo sono ben appunto redditi di lavoro autonomo.... si sommano in dichiarazione dei redditi e poi impattano con il calcolo della no tax area.

    Guarda il topic top sulle collaborazioni occasionali per l'altra questione.

    Poalo


  • User Newbie

    scusate sto vivendo una situazione che ha dell'incredibile
    il consulente del lavoro di mia fiducia 8fino a qualche settimana fa) mi ha sempre riferito di non essere tenuta all'iscrizione alla gestione separata inps anche se produco redditi di partecipazione in studio medico associato (da circa 8 anni).

    Pertanto fino ad ora io non sono stata iscritta all'INPS.
    Ora mi sono informata adeguatamente e mi sono resa conto invece che l'iscrizione è obbligatoria anche per me...

    il consulente non ne è convinto..ancora direi

    come mi devo comportare secondo voi?
    Io non voglio fare guerra a nessuno, ma nello stesso tempo non voglio assolutamente pagare le conseguenze di una mancanza che alla stato attuale non è la mia.
    Mi hanno consigliato di chiudere lo studio associato e di riaprirlo sotto un'altra forma iscrivendomi all'INPS

    Ma in questo modomi renderei complice di questa inadempienza

    sto vivendo momenti di panico.
    Un consiglio da parte vostra che siete più ferrati di me in materia lo gradirei veramente
    grazie in anticipo


  • Bannato User Attivo

    Buongiorno.

    Partecipazione a studio medico.

    Presumo Lei paghi la contribuzione prevista dal suo ente (ENPAM)

    Se così è non ci sono problemi Gestione Separata se non esercita altre attività


  • User Newbie

    no...
    effettivamente non sono stata chiara.. ma mi creda è campo davvero ostico per me
    mio marito (nonchè mio socio) è medico e paga l'Enpam
    io sono Pedagogista clinico e non ho cassa previdenziale..
    da qui la questione
    Mi scuso ancora se non riesco ad essere molto precisa nell'esposizione della questione


  • Bannato User Attivo

    Purtroppo c'è poco da fare. L'obbligo di iscrizione esiste.

    Il chiudere e riaprire lo studio associato non credo sia la soluzione migliore.

    Personalmente Le suggerirei di iscriversi con decorrenza, se possibile retrodatata al 1 gennaio 2008, alla GS ed aspettare per gli anni pregressi l'eventuale accertamento.