• User

    Adempimenti cessione quote per professionista

    Buonasera a tutti!
    Volevo sapere, se nella cessione quote in una srl, era obbligatorio che il cedente e il cessionario delle quote, debbano avere obbligatoriamente la smart card per firmare il contratto di cessione che redige loro il commercialista, oppure se fosse possibile firmarli in altro modo e, in tal caso come.
    Inoltre, se il consenso alla cessione previsto dallo statuto, debba essere inserito nel contratto o se vada indicato in un altro atto separato.
    Grazie per eventuali risposte.


  • User Attivo

    Buongiorno, se la cessione quote viene portata avanti da un dottore commercialista tutte le parti devono possedere firma digitale propria per identificazione del soggetto.
    Riguardo la seconda domanda bisognerebbe verificare statuto e documenti, ma andrebbe indicato nell'atto (più che contratto) di cessione


  • User

    Grazie della risposta!
    Cosa intendi per atto di cessione? Dato che nello statuto è indicato il gradimento per la cessione quote inter vivos degli altri soci, vorrei sapere dove indicarlo, dato che l'unico documento in cui potrei indicarlo è il contratto fra le parti da firmare digitalmente.
    Volevo sapere, inoltre, se serve anche la presenza fisica del cedente e del cessionario al momento dell'atto, o se sono sufficienti solo le loro smart card... Al commercialista incaricato della cessione serve una procura speciale o può fare senza?
    Grazie ancora.


  • User Attivo

    Non saprei, bisogna vedere l'atto di cessione (io lo chiamo atto, non è detto che sia un contratto, ma si tratta di semplice dicitura).
    Direi che è necessaria la presenza perchè si devono esperire i seguenti controlli

    • verifica dell’identità e della capacità di agire delle parti nonché, nel caso di soggetti diversi dalle persone fisiche, dei relativi poteri di rappresentanza;

    • verifica della legittimazione a disporre delle partecipazioni oggetto del trasferimento, avendo anche riguardo all’eventuale esistenza di regimi di comunione dei beni; · verifica della non contrarietà dell’atto al buon costume e all’ordine pubblico;

    • esame dello statuto sociale e verifica dell’esistenza di

    • clausole che contengano previsioni di esclusione della trasferibilità delle quote,

    • clausole che subordinano il trasferimento al gradimento di organi sociali, di soci o di terzi,

    • clausole che pongono condizioni o limiti ai trasferimenti a causa di morte,

    • clausole di prelazione normalmente previste allo scopo di attribuire ai soci il diritto di essere preferiti ad eventuali terzi, a parità di condizioni;

    • verifica che il capitale sociale corrispondente alla partecipazione da trasferire sia stato o meno interamente liberato;

    • richiesta dell’eventuale esistenza di patti parasociali.