• User Newbie

    Lavoretti (siti web) in regola

    Salve,

    sono una studentessa di informatica e mi diletto nella creazione di siti internet che mi aiutano a pagarmi qualche spesuccia che non voglio far gravare ai miei genitori.

    Vedo che ora, oltre ai soliti amici degli amici, anche persone che non conosco mi richiedo la creazione del loro sito web. Sono al massimo 5/6 lavori all'anno ma non tutti gli anni. Ad esempio alle volte mi è capitato di realizzare solamente 3 lavori. Mi hanno parlato della partita iva ma un mio amico mi diceva che nel mio caso sarebbe stato meglio utilizzare la Ritenuta di Acconto.

    Quali sono i passi da fare per essere in regola con la legge ed il fisco nel mio caso?

    Ho letto che non posso fare due volte un sito alla stessa persona. Posso scrivere in una ricevuta semplicemente "Consulenza" e nell'altra "Realizzazione sito web"?

    Grazie
    Penelope


  • User Attivo

    Avevo fatto la stessa domanda tempo fà da un'altra parte.. mi avevano risposto a spanne, dicendomi che se è per prestazioni occasionali si può evitare di aprire la p.iva.. ma non sò quante possano essere le "prestazioni occasionali".. cmq sono sicuro che qualcuno ti spiegherà meglio di me..

    Bello il nick!
    [/OT]


  • Super User

    Ciao e benvenuta,

    avrai la pazienza di visitare il forum.... in questa sezione trovi tanti post di webmaster occasionali come te dove abbiamo sviscerato bene i problemi.

    In ogni caso direi di utilizzare la "collaborazione meramente occasionale", mi sembra che ve ne siano i presupposti.

    Inizia pure leggendo qui:
    http://www.giorgiotave.it/forum/web-fisco-e-leggi/750-le-collaborazioni-occasionali-sintesi.html#post6378

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie per le vostre risposte.
    Leggerò gli articoli domani mattina .... speriamo bene.

    A presto
    Penelope


  • User Newbie

    Ieri ho chiamato l'ufficio delle Entrate dello Stato per altri motivi, parlando parlando ho chiesto alla signora se potevo considerare le mie prestazioni come collaborazioni meramente occasionali.

    Mi ha risposto che se effettuo più di una ricevuta nell'arco della mia VITA è già da considerare un'attività continuativa e di conseguenza dovrei aprire una Partita Iva. Come è possibile? La signora si sta sbagliando?

    Vorrei fare tutto per bene senza cadere nell'illegalità.

    Grazie


  • User Newbie

    Ciao Penelope,
    io non ti posso aiutare ma sono nella tua situazione e qualche domanda da fare.

    Spero non sia come dicono all' ufficio delle entrate.

    Io invece ho questi dubbi, in breve:
    Io lavoro già come dipendente ed eseguo però altri lavori occasionali in cui ora mi viene chiesta la ritenuta d'acconto.

    1- Il massimo ("la franchigia" per il lavoro occasionale oltre la quale poi si 'paga') è 5.000 euro lordi all'anno, ma:
    A) è il max totale dei lavori occasionali,
    B) max per ogni committente?
    con un max di 30 gg. lavorativi.

    Ho capito che è la (A), ma se qualcuno può confermare..

    2 - Se emetto dunque ritenute d'acconto, che non superano i 5000 euro lordi all'anno non ci sono obblighi contributivi Inps. E i compensi vanno a sommarsi al reddito complessivo.
    A) Al reddito si somma tutto il lavoro occasionale meno la la franchigia di 5000 euro.
    B) Tutti i guadagni per lavoro occasionale vanno ad innalzare il redito.

    Anche qui penso sia la (A)...

    3-
    A)In ogni caso consegno le ricevute di rit.d'acc. al commercialista (con marca da bollo se l'importo supera i 70 e qsa euro etc etc.)
    B) O solo se supero i 5ooo euro lordi?

    Anche qui penso sia la (A)

    4- Il fatto che io lavori come dipendente non influenza il tetto dei 5000 euro? (dubbio nato da una discussione...)

    5- Se supero la soglia di esenzione di 5ooo devo pagare l'inps,in che percentuale? circa 18%?

    Spero di aver capito correttamente a grandi linee e che qualcuno mi 'illumini'..

    grazie

    ciao
    laura


  • Super User

    @penelope said:

    Ieri ho chiamato l'ufficio delle Entrate dello Stato per altri motivi, parlando parlando ho chiesto alla signora se potevo considerare le mie prestazioni come collaborazioni meramente occasionali.

    Mi ha risposto che se effettuo più di una ricevuta nell'arco della mia VITA è già da considerare un'attività continuativa e di conseguenza dovrei aprire una Partita Iva. Come è possibile? La signora si sta sbagliando?

    Vorrei fare tutto per bene senza cadere nell'illegalità.

    Grazie

    Ritengo assolutamente esagerata l'interpretazione e non basata su fondamenti normativi.
    P.


  • Super User

    1- Il massimo ("la franchigia" per il lavoro occasionale oltre la quale poi si 'paga') è 5.000 euro lordi all'anno, ma:
    A) è il max totale dei lavori occasionali,
    B) max per ogni committente?
    con un max di 30 gg. lavorativi.

    La ritenuta è sempre prelevata, quindi si paga sempre e poi si riliquida il tutto in dichiarazione dei redditi. Lo abbiamo già spiegato in altri topic.

    2 - Se emetto dunque ritenute d'acconto, che non superano i 5000 euro lordi all'anno non ci sono obblighi contributivi Inps. E i compensi vanno a sommarsi al reddito complessivo.
    A) Al reddito si somma tutto il lavoro occasionale meno la la franchigia di 5000 euro.
    B) Tutti i guadagni per lavoro occasionale vanno ad innalzare il redito.

    B)
    5000 euro limite di reddito esente delle collaborazioni occasionali oltre il quale l'eccedenza diviene soggetta ad INPS. Spiegato in altri cento topic.

    3-
    A)In ogni caso consegno le ricevute di rit.d'acc. al commercialista (con marca da bollo se l'importo supera i 70 e qsa euro etc etc.)
    B) O solo se supero i 5ooo euro lordi?

    In ogni caso. 77,47 euro. vedi Topic Top sulle collab. occasionali

    4- Il fatto che io lavori come dipendente non influenza il tetto dei 5000 euro? (dubbio nato da una discussione...)

    No

    5- Se supero la soglia di esenzione di 5ooo devo pagare l'inps,in che percentuale? circa 18%?

    Circa il 19, la finanziaria in discussione approverà un aumento ad oltre il 20%. A tuo carico 1/3

    P.


  • User Newbie

    La confusione rimane.
    Esiste un articolo che specifica numericamente le volte in cui si può effettuare una prestazione in un determinato arco di tempo?
    Se tutto è così lasciato all'interpretazione suppongo il seguente caso molto arduo:
    se realizzassi un portale web di grandi dimensioni che supera la cifra di 5000 euro e non avessi altre prestazioni durante tutto l'anno come sarebbe considerato? La legge è un pò contorta e non capisco se è meglio avere un avvocato o non iniziare affatto!!!


  • Super User

    @penelope said:

    La confusione rimane.
    Esiste un articolo che specifica numericamente le volte in cui si può effettuare una prestazione in un determinato arco di tempo?
    Se tutto è così lasciato all'interpretazione suppongo il seguente caso molto arduo:
    se realizzassi un portale web di grandi dimensioni che supera la cifra di 5000 euro e non avessi altre prestazioni durante tutto l'anno come sarebbe considerato? La legge è un pò contorta e non capisco se è meglio avere un avvocato o non iniziare affatto!!!

    Cara Penelope avremo scritto almeno 20-30 volte che non esiste un limite definito per legge. E' una questione di decenza.... a mio giudizio 3-6 collaborazioni occasionali di piccoli importi son il massimo in un anno.

    Una grossa collaborazione che duri più di un mese, per un grosso importo la giudico, personalmente, passibile di critica da parte di un verificatore fiscale..... come ho scritto nel topic top il privato che costruisce una palazzina e ne rivende gli appartamenti.... lo fa una sola volta, ma per la mole del business diviene impresa.

    Paolo