• User Newbie

    come dovrei muovermi fiscalmente per vendere le mie composizioni musicali?

    Salve, scusate il disturbo ma purtroppo da tempo mi sono ingarbugliato su una questione fiscale sia per l'incompetenza in questo campo da parte dei commercialisti della mia zona , almeno per quelli con cui ho parlato e sia forse per la particolarità della mia richiesta.
    Io nella vita sono un operaio a tempo indeterminato con semplice cud o modello unico a fine anno, nella vita fin da piccolo mi diletto nello scrivere canzoni e musiche sia da solo che con una band di amici, il mio sogno e farlo diventare il mio lavoro ed ora che ho forse trovato una strada, per delle incomprensioni fiscali sono bloccato da più di un anno perchè non trovo nessuno che sà consigliarmi.
    Vorrei mettere in vendita negli store online, esempio itunes,spotify ecc... , i miei pezzi , non direttamente ma tramite terzi, esempio distributori online come cdbaby, tunecore ecc.. , che fanno tutto il lavoro al posto mio e come retribuzione, ogni circa due mesi, il distributore online verserebbe il ricavato delle vendite, classificato come royalties, sul mio conto corrente o carta prepagata, mi hanno detto che mi rilascerebbero una fattura a personam.
    Oltre a questo , i distributori online , mettono a disposizione la mia musica per aziende di pubblicita , game , film ecc e se va a buon fine loro tratterebbero direttamente con le aziende e deciso il compenso lo verserebbero a me.
    Ora so che dovrei aprire una partita iva e mi hanno consigliato quella forfettaria date le mie bassissime entrate ma riguardo i contributi previdenziali ?
    Parlando con un consulente fiscale mi ha detto che essendo opere artistiche dovrei rivolgermi all exEnpals e come partita iva dovrei aprire una forfettaria professionale e non commerciale se voglio evitare di pagare somme elevate per i contributi previdenziali , circa 3000 euro, ora io rientro in una partita iva forfettaria professionale?
    Il mio blocco è proprio qui, io già non guadagno grosse somme con il mio lavoro e per di piu in una famiglia si sà come sono le spese da affrontare, per di piu se volessi provare a cambiare la mia situazione provando seriamente a spingere la mia musica è possibile che mi rovini del tutto perchè se anche voi mi dite che anche se guadagno solamente 50 euro di royalties all'anno devo pagarci 3000 euro di contributi previdenziali è ovvio che triste e dolente dovrò davvero mollare
    Spero possiate aiutarmi
    grazie


  • I contributi previdenziali non sarebbero elevati se mantieni lo status di dipendente e l'attività in questione sarà parallela. Secondo me al massimo verseresti una percentuale dei guadagni ma non il fisso.
    Prova a leggere questo: https://www.forexinfo.it/La-tassazione-delle-opere-di
    Prova anche ad andare ad una sede ADE ad esporre la questione e chiedere consiglio.
    Ho il fondato sospetto che non vi siate capiti ... con il consulente fiscale intendo ...


  • User Newbie

    prima di tutto grazie della tua risposta , anche io penso che non mi abbia capito perchè ormai da mesi leggo pezzi qua e la sull'argomento, addirittura ho letto che per guadagni con i diritti d'aurore non avrei bisogno ne di partita iva ne sono obbligato a dare contributi previdenziali all ex enpals (Gli unici soggetti tenuti al versamento dei contributi alla Gestione separata dell’Inps sono tutti quei lavoratori iscritti al Fondo Pensioni dei Lavoratori dello Spettacolo (Fpls)) cosa di cui io non ne faccio parte e mi basterebbe solo un 730 a fine anno , se fosse cosi sarebbe il massimo 🙂
    Ora starei tranquillo sui redditi provenienti dallo streaming di video contententi la mia musica , starei anche tranquillo sui redditi provenienti da un contratto cedendo una licenza musicale di un mio pezzo ad una azienza che lo possa usare per una pubblicita o altro dietro un pagamento pattuito in precedenza , però ho il grosso dubbio di come il fisco potrebbe interpretare la vendita dei mie pezzi nei vari store online, è vero che non li vendo direttamente ma tramite un distributore online che li mette sui vari store per venderli e che lo stesso si prende una parte dei guadagni , ma come ho letto nel loro sito, essi mi versano le royalty , quindi alla fine io riceverei solo diritti d'autore o sbaglio?
    L'italia e il fisco pero sono un arma a doppio taglio e la mia paura è che regolano questa ultima eventualità come se facessi un e-commerce e qui dovrei poi aprire una partita iva nel regime dei minimi o forfettaria se ci rientro.
    Ho letto anche in altri siti riguardo i contributi previdenziali di un e-commerce, con partita iva e lavoro dipendente , questa cosa (Se sei un lavoratoredipendente a tempo indeterminato full time che avvia un’attività d’impresa commerciale, se è possibile qualificare il lavoro in azienda come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali, non è necessaria l’iscrizione alla Gestione commercianti dell’INPS né il versamento di ulteriori contributi.) e io in questa cosa ci starei dentro alla grande dati i guadagni totali sulle mie canzoni davvero ridicoli , all'ordine delle 100 euro
    Ora vedro se dalle mie parti c'è una sede ADE esperiamo siano competenti sull argomento royalty e artisti 🙂


  • *** il distributore online verserebbe il ricavato delle vendite, classificato come royalties***

    Con questa premessa mi pare si tratti di diritto d'autore e non certo di commercio, se mai il commercio lo fa il distributore.

    Consiglierei di munirti di una PEC e di inviarti i brani quando li componi (gli spartiti intendo), tanto per dare agli stessi una data certa, non si sa mai che qualche "furbetto" li registri a proprio nome ...


  • User Newbie

    Appunto è quello che penso anche io , ne sei certo di questa cosa o meglio che sento qualche organo competente?
    grazie del consiglio per la protezione , già faccio uso di questa tecnica dato che per ora non uso siaee o simili, è stata una vera svolta la protezione con una PEC 😉
    ma te perchè dici di proteggere gli spartiti ? so che basta firmare e marcare temporalmente il file audio o sbaglio ? in rete molti siti dicono cosi


  • ne sei certo di questa cosa o meglio che sento qualche organo competente?

    Appunto una "bottega" dell'ADE ...

    ma te perchè dici di proteggere gli spartiti ? so che basta firmare e marcare temporalmente il file audio o sbaglio ? in rete molti siti dicono cosi

    Confrontare file audio é difficile ... richiede strumenti ed abilità professionale ... uno spartito é molto più probante.


  • User Newbie

    oggi chiedere ma leggendo qui penso proprio di avere poche speranze e mi tocca aprirla per il caso dell e-commerce che trovi verso la fine dell articolo, non posso postarlo quindi se lo cerchi su google 😞

    (fiscomania) il-musicista-guida-legale-fiscale-e-previdenziale

    appena sò qualcosa aggiornero qui .... buona giornata e grazie infinite del tuo supporto 🙂


  • User Newbie

    ho


  • User Newbie

    Ho delle novità sulla questione distributore digitale mi hanno dato questa dritta
    ( i proventi derivanti da diritto di autore, se documentabili, ovvero derivanti da un contratto tra le parti, non richiedono l’apertura di una partita Iva. Nel suo caso credo si tratti di diritti di autore con la casa che distribuisce i suoi brani. Se potesse certificarlo con un contratto sarebbe ancora meglio )
    mi rimane di sentire il sito di distribuzione per il contratto che hanno sulle vendite con me, speriamo

    cmq non credevo che per un file audio facevano tutte queste storie dovrò provvedere 🙂


  • User Newbie

    Ciao Liun, risveglio questa discussione per chiederti se alla fine hai trovato una soluzione definitiva al problema, dato che mi trovo esattamente nella tua stessa situazione e al momento non ne sono venuto a capo.
    Grazie in anticipo