• User Newbie

    Prestazione occasionale o partita iva?

    Buongiorno,
    sono un pedagogista che lavora presso una cooperativa come educatore scolastico.
    Lavoro tutti i giorni in una scuola dalle 8.00 alle 14.00, nei mesi estivi non percepisco nulla se non ferie e banca ore residua (part time ciclico verticale) e non posso chiedere disoccupazione in quanto assunto con un contratto a tempo indeterminato. Come lordo annuo non supero i 20.000?. Ovviamente sto cercando di capire come far fruttare anni di studio e corsi di perfezionamento rimanendo sempre nella legalità.
    Mi chiedevo: se al pomeriggio seguissi qualche bambino, facessi qualche consulenza a genitori (non tutti i pomeriggi e non tutti i mesi dell'anno) e nei mesi estivi mi venisse chiesto di lavorare presso alcuni centri estivi (non tramite la mia cooperativa dove sono assunto ma da terzi) dovrei per forza aprire partita iva oppure sarebbero considerate prestazioni occasionali in retenuta d'acconto? L'ammontare di tutte queste prestazioni pomeridiane ed estive non arriverebbero a 5000? annui.

    Un'alternativa potrebbe essere quella di abbandonare il lavoro dipendente e farmi assumere dalla cooperativa dove lavoro ora come collaboratore con partita iva, però essendo ignorante in materia mi chiedo se questa mossa sia conveniente o meno per me.

    Grazie!


  • User Attivo

    Buongiorno,
    mi sembrano classici casi di prestazioni occasionali.
    Fiscalmente soggetti a ritenuta ed esenti da contributi fino a 5.000 euro.

    A parità o quasi di reddito conviene mantenere cautelativamente il contratto di lavoro a tempo indeterminato.
    Per valutare eventualmente la convenienza va considerata la flat fax al 15% per partite iva sulla base della propria situazione fiscale complessiva.