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    Integrare negozio ad abitazione, cosa tenere conto?

    Ho la residenza in affitto, al primo piano, e sotto di me è sfitto da tempo un negozio di proprietà del proprietario di casa mia.
    A grandi linee c'è la sua disponibilità ad affittarlo per alcuni mesi.

    L'idea è di non provvedere agli allacciamenti; per acqua e gas non ne ho bisogno, mentre per la luce potrei prelevarla dal mio contatore.
    Non c'è un condominio o pertinenze in comuni ad altri, né ci sono altre abitazioni sopra di me. Solo io ed il negozio.

    Svolgerei lì la mia attività professionale informatica che oggi esercito in casa.
    Considerato che il negozio ha un secondo ingresso che coincide con il mio numero civico non vedevo neppure la necessità di segnalare dei cambiamenti.
    Comunque se dovrò ricevere delle persone lo farò dall'ingresso del negozio.

    Lo faccio per avere più spazio a mia disposizione in attesa di decisioni da prendere entro il 2019 senza affrontare costi che potrebbero poi risultare inutili.
    Entro la fine dell'anno infatti potrei decidere di confermare l'affitto con uno di più lunga durata o trasferirmi altrove.

    Mi chiedevo se ci sono comunque obblighi di dichiarazioni o altro.
    Vado incontro a quali grane?