• User

    Collaborazione pubblicitaria, vendita spazi link.P.iva anche se non supero5000?annui?

    Ciao a tutti,
    sono un webmaster di 17 anni e pubblico pubblicità di società come pro-advertising.com, tradedoubler, ecc nel mio sito web ma non arrivo mai a guadagnarci oltre 5000? all'anno(diciamo che non supero neanche 500?). Devo comunque farlo dichiarare ai miei genitori nella dichiarazione dei redditi?

    E se ad esempio vendo anche dei miei spazi link/banner ad altri privati per 1/2 mesi ma comunque sia, aggiungendo questi guadagni, non si raggiungono i 5000?/anno, devo dichiararlo? Tra qualche mese compirò 18 anni, cambierà qualcosa? ...mi hanno parlato di ritenute(o ricevute? ho letto nel forum che 1 comprende le tasse da pagare e l'altra no...) d'acconto però è anche vero che le situazioni citate sono tutte collaborazioni che superano i 30 giorni...

    Sperando in una vostra risposta esaudiente visto che a quanto pare c'è molta confusione in giro, non solo nel web e per parlare con un commercialista bisognerebbe spendere come minimo 200?, vi auguro buona continuazione e vi ringrazio


  • Super User

    Ciao Alessandro.... quei 200 euro puoi tranquillamente prelevarli da tuoi guadagni Adsense.

    Qui sul forum trovi il tuo argomento trattato in altre decine di topic identici al tuo.
    Prova a fare ricerca con il termine pubblicità in questa sezione del forum.... vedrai quante info.
    A mio giudizio comunque dovresti aprire una impresa individuale.

    Paolo


  • User

    Peccato che non arrivo neanche a 100€...spenderne il doppio sarebbe assurdo.
    Comunque avevo già fatto una ricerca simile sul forum e ho visto che a tutti dici che bisogna aprire p.iva e a me onestamente sembra di capire che allo stato piaccia vedere più imprese possibili(e quindi più tasse che riceve) PERO' ho chiesto giorni fà ad una società pubblicitaria online un parere sulla semplice situazione:
    -> Sono un privato e pubblico la vostra pubblicità sul mio sito per anni e anni. Non pretendete che abbia p.iva però comunque sia trattenete il 20% dai guadagni che dovreste darmi quindi IO le tasse la pago visto che le state versando voi al posto mio con ritenuta d'acconto <-
    risposta:

    Premesso che la Legge finanziaria per il 2007, ha modificato la
    tassazione Irpef per il nuovo anno, quindi, per ora ti rispondo con i
    limiti previsti per la dichiarazione dei redditi del 2006 in scadenza per il prossimo maggio.
    Bisogna distinguere due problemi diversi:
    1- La normativa delle prestazioni occasionali (legge Biagi) per il superamento del limite di €. 5.000,00.
    2- La tassazione Irpef e i limiti di esonero per la dichiarazione dei redditi.

    Cerco di spiegare sperando di non usare termini troppo tecnici.

    1- Legge Biagi
    La Legge ha regolato le prestazioni occasionali che in precedenza non avevano molti limiti, quindi ha stabilito che la prestazione occasionale per un lavoro che non si prolunga per più di 30gg consecutivi e che non
    supera €. 5.000,00 annui, non sarà colpita da ritenuta previdenziale e
    sarà solo soggetta alla ritenuta di acconto(IRPEF) del 20%.
    Se dovesse essere superata tale soglia di €. 5.000,00 (globale annuo) il prestatore occasionale (affiliato) dovrebbe iscriversi alla gestione separata INPS.
    Dovrà poi comunicare all'azienda che da quel momento i compensi percepiti devono essere anche soggetti alla ritenuta previdenziale 18,20% per il 2006 (23,5% per il 2007) di cui a carico dell'affiliato
    1/3 e carico dell'azienda 2/3. Come puoi immaginare si cerca di non superare tale somma, in modo da non dover innescare questo meccanismo.
    Se il web master è così bravo da raggiungere e superare tale limite potrà prendere in considerazione l'apertura della partita iva, in quanto ci sono regimi agevolati che possono essere comunque convenienti ( spese per il commercialista a parte!).

    2- Tassazione Irpef
    Nelle ricevute per prestazioni occasionali è detratta la ritenuta in acconto del 20%, e come dice la parola si tratta di un acconto sulla tassazione definitiva dei compensi.
    Quindi se il web master non ha altri redditi oltre questi è obbligato a redigere una dichiarazione dei redditi se supera la soglia di €. 3000,00 annui (per il 2006) altrimenti può essere esonerato. Comunque se è sotto la soglia di €.
    3000,00 facendo il modello Unico può recuperare l'intera ritenuta di acconto subita in quanto con la precedente normativa Irpef i redditi fino a questa cifra erano completamente esenti (no tax area), si potrà chiedere quindi il rimborso dell'irpef subita, che sarà rimborsata in circa due anni.
    Se invece supera tale limite è obbligato a fare la dichiarazione dei redditi perchè deve integrare l'Irpef in quanto la prima aliquota irpef è al 23% e si dovrà pagare la differenza tra 20% e il 23%.

    Se il web master ha anche altri redditi ( es. è un dipendente) è obbligato a redigere il modello Unico o 730 per effettuare il cumulo dei redditi ed a fare il conguaglio delle imposte.
    Per il 2007 i parametri per essere esenti da dichiarazione sono variati, e dovremmo vedere i futuri sviluppi.

    Per tutti comunque è bene ricordare che in presenza di aziende che erogano questi compensi, queste devono comunicare all'Amministrazione finanziaria tutti i soggetti che percepiscono tali redditi, quindi sono comunque rintracciabili per controlli futuri.


  • Super User

    Si ma chi ha detto che le prestazioni pubblicitarie continuative non sono attività d'impresa ?????

    Nel tuo scambio di corrispondenza avete tralasciato il fatto che i servizi pubblicitàri sono ricompresi tra le attività imprenditoriali (art. 2195 Codice civile) e che se gfatte in modo continuativo devono dare origine ad una impresa conseguentemente.

    Se ti chiedo di che colore è una mela...... posso tranquillamente risponderti che è blu a pois rosa.... ma penso di non aver risolto il problema.

    Consiglio non fidarti della "consulenza fiscale" che ti danno clienti o fornitori.

    Poalo


  • User

    Che tipo d'impresa dovrei aprire? Quanto sarebbero i costi?
    Ora sono un semplice studente ma se subito dopo aver aperto p.iva faccio qualche lavoretto(tipo "cassiere" o robe del genere...comunque dipendente), ci sono problemi?

    Intanto grazie e scusami per l'insistenza 🙂

    Quindi alla fine tutte le concessionarie pubblicitarie online che ti danno l'opzione "Privato" e "Impresa" stanno dando una possibilità di scelta inesistente legalmente... nel senso che solo le seconde possono iscriversi.


  • Super User

    Lo svolgimento di una attività continuativa di prestazione di servizi pubblicitari a mio giudizio non è effettuabile da chi non sia almeno impresa con partita iva.

    Nelle decine di topic dove ne abbiamo già parlato trovi tutte le info di cui necessiti.

    Paolo


  • User

    Basta come libero professionista, no?

    Se è vero che per aprire partita iva come libero professionista(e spero che basti) ci voglioniono poche centinaia di euro... la apro subito.


  • Super User

    Il libero professionista è un prestatore d'opera, solitamente intellettuale, e non è una figura giuridica utile ai tuoi fini, perchè l'attività pubblicitaria continuativa è attività d'impresa (art. 2195 CC), come ho già detto qui varie volte ed in altre decine di topic alla cui lettura ti rimando.

    Paolo


  • User

    Non ti ho risposto subito perchè ho aspettato che mi contattasse telefonicamente una società pubblicitaria per sentire il loro punto di vista e mi hanno detto che in ogni ritenuta d'acconto dichiarano 1 giorno perchè è un'attività che non si può controllare sull'aspetto riguardante i giorni di collaborazione retribuiti(bhà...!! c'è tanto di dettagli giornalieri!) e che quindi... alla fine dei conti... non rispetterebbero solo l'aspetto riguardante i giorni che di legge non devono essere superiori ai 30 circa...
    bhà... poi mi hanno parlato di una legge che è uscità da questo gennaio che praticamente incentiva questo tipo di attività quindi si potrà aprire partita iva ma non si paga alcuna imposta fino ai 5000euro guadagnati.

    Quindi gira che ti rigira hai ragione tu anche se è una vergogna...!!


  • Super User

    Mi spiace..... un consiglio..... mai fidarsi della consulenza fiscale che puoi ricevere dal tuo cliente o fornitore.

    Paolo


  • User

    Scusami se insisto sulla questione 🙂 ma volevo chiederti:

    Ok non posso mettere pubblicità nel sito se non ho p.iva e non pago quindi irap e iva. Tutte le ritenute d'acconto che ho ricevuto finora che testimoniano che ho versato il 20% dei corrispettivi allo stato, sono state inutili?

    Visto che è necessaria p.iva, non posso ovviare facendo fatturare ad un mio amico? Quindi i guadagni li ricevo io ma viene fatturato a nome del mio amico che ha p.iva e poi me la vedo io con lui per dargli quanto ha pagato di tasse per i corrispettivi...
    Questo amico collabora, anche se indirettamente, con me nella gestione del sito..


  • User

    P.S. Quindi anche Giorgio, non avendo p.iva, sta pubblicando pubblicità illegalmente!

    Vendendo spazi link del proprio sito tramite la sezione http://www.giorgiotave.it/forum/link...a-ed-acquisto/ del forum, bisognerebbe fare ritenuta d'acconto, giusto? Però lì si parla di pubblicazioni di durata superiore ai 30 giorni quindi non c'è occasionalità... pertanto in quella sezione possono postare solo imprese anche se non viene precisato nel regolamento specifico, giusto? 🙂


  • Super User

    Guarda che la Piva ce l'ha Giorgio.

    Inoltre nella sezione annunci mica è lui a vendere spazi.

    Se non vuoi aprire una società, potresti accordarti con una già esistente, cedendo la gestione della raccolta pubblicitaria a loro e stabilendo una tua percentuale.


  • User

    @Karapoto said:

    Guarda che la Piva ce l'ha Giorgio.
    Ah, ok...non lo sapevo :oops:

    @Karapoto said:

    Inoltre nella sezione annunci mica è lui a vendere spazi.
    Si si, non ho detto questo. Chi vende spazi pubblicitari in quella sezione, in realtà non potrebbe farlo se non ha p.iva, giusto? Nel regolamento specifico si parla di periodi che partono dai 30gg in poi...magari 30 vanno ancora bene però devono fare ritenuta d'acconto.

    @Karapoto said:

    Se non vuoi aprire una società, potresti accordarti con una già esistente, cedendo la gestione della raccolta pubblicitaria a loro e stabilendo una tua percentuale.
    Ah, perfetto!


  • Super User

    L'"inquadramento a ritenuta d'acconto" la reputo errata (personalmente) e dunque non proseguibile. Logicamente quanto sin qui fatto dovrebbe comunque trovare riscontro nelle dichiarazioni dei redditi.

    Eviterei intestazioni fittizie dell'attività, che vedendo il whois del sito, il beneficiario degli incassi ecc. possono essere individuate facilmente e altrettanto sanzionabili.

    Paolo