• User

    Fattura con spese di vitto e alloggio

    In base alla nuova normativa devo inserire in fattura le spese di vitto e alloggio che sono state pagate per me dal committente con documento a lui intestato.
    Perchè la fattura sia corretta devo inserire una voce che potrebbe essere "Spese sostenute dal committente per mio conto" che sottraggo dal netto oppure lasciare il netto comprensivo anche delle spese già pagate dal committente e sarà lui stesso che, all'atto del pagamento, mi versa la differenza fra la mia fattura e quella a lui intestata per spese di vitto e alloggio che mi ha inviato in copia ?

    Caso 1
    Imponibile fattura
    Ritenuta d'acconto 20%


  • User

    @tux0791 said:

    In base alla nuova normativa devo inserire in fattura le spese di vitto e alloggio che sono state pagate per me dal committente con documento a lui intestato.
    Perchè la fattura sia corretta devo inserire una voce che potrebbe essere "Spese sostenute dal committente per mio conto" che sottraggo dal netto oppure lasciare il netto comprensivo anche delle spese già pagate dal committente e sarà lui stesso che, all'atto del pagamento, mi versa la differenza fra la mia fattura e quella a lui intestata per spese di vitto e alloggio che mi ha inviato in copia ?

    Ho inviato inavvertitamente il messaggio prima di completarlo, volevo spiegare meglio il mio dubbio con un esempio:

    Caso 1
    Imponibile fattura 100
    Ritenuta d'acconto 20
    Spese sostenute dal committente per mio conto 20
    Netto da versare 60

    Caso 2
    Imponibile fattura 100
    Ritenuta d'acconto 20
    Netto da versare 80

    Ovviamente il committente mi verserà comunque 60 ma vorrei sapere qual'è la forma corretta.

    Grazie per le vostre risposte.


  • Super User

    Sinceramente ????

    NON lo so.... per me c'è un buco nella normativa che poi non consentirebbe di inserire quel costo nella contabilità del professionista, lasciandovi solo il riaddebito.
    Sin da quando è stata pubblicata la norma non ho mai capito esattamente il giro documentale e contabile (non ho neppure mai avuto il caso su cui testarlo concretamente, a dir il vero).... per fortuna confortato dalle grosse perplessità di autorevoli commentatori di dottrina (es. Rizzardi).

    Mi spiace.

    Paolo

    Paolo


  • User

    Navigando su internet ho letto anche io grosse perplessità su questa normativa.
    Comunque oggi il mio commercialista mi ha consigliato di emettere fattura e di non togliere dal netto il valore dei pasti già pagati dal committente.
    La fattura che ho emesso andrà conservata insieme a quella emessa dal ristoratore per mio conto (ma intestata al committente). L'entità del pagamento del committente sarà pari alla differenza dei due importi.

    Se è lecito chiedertelo, quale sarebbe il buco normativo che mi impedirebbe di inserire quel costo nella mia contabilità ?


  • Super User

    La fattura del costo sarebbe intestata al tuo cliente che l'avrebbe anche pagata..... con che documento dunque inseriresti un costo nella tua contabilità ..... contabilità professionale che peraltro richiederebbe l'uscita monetaria (principio di cassa) che neppure è avvenuta perchè l'ha sopportata il tuo cliente ??????????????

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    La fattura del costo sarebbe intestata al tuo cliente che l'avrebbe anche pagata..... con che documento dunque inseriresti un costo nella tua contabilità ..... contabilità professionale che peraltro richiederebbe l'uscita monetaria (principio di cassa) che neppure è avvenuta perchè l'ha sopportata il tuo cliente ??????????????

    Paolo
    Ti ringrazio per la risposta.

    Riguardo al principio di cassa da te citato allora forse sarebbe corretto che sul mio conto corrente ci fossero due movimenti.
    Il primo sarebbe l'uscita monetaria per le spese di vitto pagate al committente mentre il secondo l'incasso della fattura contenente anche la fatturazione delle medesime spese di vitto.
    In questo modo pensi che il principio di cassa sarebbe rispettato ? O sarebbe indifferente e quindi, per semplicità, sarebbe più comodo richiedere al committente il pagamento della differenza ?


  • Super User

    Ma come potresti avere un movimento bancario per le spese di vitto alloggio se queste sono direttamente pagate dal tuo committente..... è proprio qui che si innesta quella che, per me, una incongruenza che rende "zoppo" il sistema.

    Paolo


  • User

    Certo, io pagherei le spese di vitto e alloggio al committente (non al fornitore del servizio) che le ha anticipate in mia vece a fronte della fattura d'acquisto che il fornitore del servizio intesta al committente e che ricevo in copia.

    Di seguito ne otterrei il rimborso dal committente inserendole come compenso in natura nella fattura da me emessa.

    Sicuramente un giro vizioso... spero che arrivino delucidazioni dall'agenzia delle entrate.
    Nel caso avessi novità a riguardo, ti sarei grato se le inserissi in questa discussione o comunque all'interno del forum.

    Grazie.


  • Super User

    Certo,

    ABERRANTE dire poco..... e poi noi dovremmo essere concorrenziali con i cinesi.... ohhhhh poveri noi!!!!
    [scusate lo sfogo]

    Paolo