• User Newbie

    Vendere licenze di software autoprodotto...

    Innanzitutto tantissimi complimenti per questo forum, davvero utilissimo, pieno di persone in gamba. Bravi! 🙂

    Veniamo ora ai miei dubbi.
    Mettiamo caso che un programmatore abbia creato un software X.
    Lo vuole proporre ed eventualmente vendere online (ovviamente non venderebbe il software in sé, ma una sua licenza d'uso).
    Cosa dovrebbe fare per adempiere agli obblighi fiscali?

    Ho visto che, nell'elenco dei codici d'attività dal sito dell'agenzia delle entrate, c'è una voce apposita:
    72.21.0 Edizione di software

    • elaborazione, produzione, noleggio, concessione di licenze d'uso, fornitura e documentazione di software non personalizzato.

    Questa sottovoce fa parte della categoria più generale:
    72.2 REALIZZAZIONE DI SOFTWARE E CONSULENZA INFORMATICA

    Bisogna aprire una partita iva come libero professionista? L'attività di consulenza informatica, sviluppo siti web e vendita di licenze software comporta l'iscrizione alla camera di commercio?

    Altra cosa: ho sentito parlare di questa ritenuta d'acconto che dovrebbe essere considerata in ogni fattura emessa da liberi professionisti verso clienti dotati di P.IVA (se non vado errato... Correggetemi se sbaglio!). Ma se un programmatore crea un software e poi ne vende la licenza d'uso mediante fattura, in questo caso deve sempre considerare la ritenuta d'acconto in fattura?

    Ringrazio tutti anticipatamente.


  • User Attivo

    Ciao Dubby e Benvenuto nel Forum GT

    Vendere software non personalizzato è attività di impresa,
    non libero professionista, ma iscrizione alla camera di commercio.
    Il resto della tua domanda, quindi, non può avere seguito.

    Fausand


  • User Newbie

    Ti ringrazio tantissimo per la risposta. Ma ora mi fai venire un altro dubbio: e se uno volesse fare consulente informatico, sviluppando quindi software 'ad hoc', realizzando siti web, e altri tipi di consulenze, ma volesse anche vendere licenze per alcuni software che ha creato, che dovrebbe fare?


  • User Attivo

    se uno volesse fare consulente informatico, sviluppando quindi software 'ad hoc', realizzando siti web, e altri tipi di consulenze

    Questo è possibile farlo, ma stando attenti a non sconfinare con l'attività d'impresa, es. fornire l'hardware dove far girare il software, fornire spazi per i siti realizzati, ecc.

    ma volesse anche vendere licenze per alcuni software che ha creato
    Qui il discorso è più complesso, perchè negli studi di settore del professionista, è previsto il 72.21 edizioni software e quindi di sviluppo software da vendere in scala, ma è riferito ad un professionista che lavora per conto di una software house.

    La mia personalissima opinione è che l'inquadramento nei codici 72. .. ..,
    sia più produttiva come attività d'impresa, poichè la fame vien mangiando.

    Fausand


  • User Newbie

    Però mi suona un po' strano, perché qui non si parla di rivendere software prodotto da terzi, né di far parte di una software house, né di essere una software house vera e propria (cioé una azienda che pone la vendita di licenze software come attività primaria).
    Hai detto che negli studi di settore del professionista è previsto il codice 72.21. Posto che non so manco cosa siano gli studi di settore del professionista, questo significa che in teoria il consulente informatico che, fra le altre cose, rivende ogni tanto licenze di qualche suo software, potrebbe operare come libero professionista?


  • User Attivo

    Ti ripeto il discorso è complesso,
    secondo me, dipende dalla modalità di vendita.


  • User Newbie

    La modalità di vendita sarebbe la più semplice e immediata: quella online. Non parlo certo di software inscatolato, confezionato e messo sugli scaffali di qualche grossa catena di distribuzione. Semplice download. 😉


  • User Attivo

    @Dubby said:

    La modalità di vendita sarebbe la più semplice e immediata: quella online. Non parlo certo di software inscatolato, confezionato e messo sugli scaffali di qualche grossa catena di distribuzione. Semplice download. 😉

    Io faccio questa attivita' ed il mio commercialista mi ha consigliato di aprire una ditta individuale: iscrizione alla camera di commercio oltre alla partita IVA quindi... Ovviamente puo' non essere la tua attivita' esclusiva, puoi vendere anche dei servizi come ad esempio fare sviluppo software per terzi in questo caso. Spero di esserti stato d'aiuto.
    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    @simon78_soft said:

    Io faccio questa attivita' ed il mio commercialista mi ha consigliato di aprire una ditta individuale: iscrizione alla camera di commercio oltre alla partita IVA quindi... Ovviamente puo' non essere la tua attivita' esclusiva, puoi vendere anche dei servizi come ad esempio fare sviluppo software per terzi in questo caso. Spero di esserti stato d'aiuto.
    Ciao :ciauz:Ti ringrazio per il tuo prezioso contributo. Comunque, sono sempre più dubbioso: ho parlato di persona con un commercialista e mi ha detto che posso tranquillamente operare come libero professionista, essendo che non farei un'attività di compravendita di licenze, in quanto il software me lo creo io stesso. In effetti ci vedo una logica in questo discorso, dal momento in cui l'attività 72.21.0 è citata anche nel documento degli studi di settore per professionisti:

    http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/sk_professionisti_2006.htm

    Sarebbe attività d'impresa se facessi parte di una software house, con dei dipendenti che scrivono il software ed un reparto marketing che si occupa della sua vendita. O ancora, sarebbe attività d'impresa se comprassi le licenze da terzi e le rivendessi a mia volta. In questo caso sarebbe come un negozio che vende prodotti d'informatica.
    Nel mio caso, invece, non venderei né prodotti hardware, né licenze di terzi, ma soltanto licenze per software da me creati, perciò credo che la cosa sia compatibile con la libera professione.

    Se avete notizie aggiuntive, riferimenti a norme, ecc., insomma, qualunque cosa che possa chiarirmi una volta per tutte i miei dubbi, fatemi sapere. 🙂


  • User Attivo

    @Dubby said:

    La modalità di vendita sarebbe la più semplice e immediata: quella online. Non parlo certo di software inscatolato, confezionato e messo sugli scaffali di qualche grossa catena di distribuzione. Semplice download. 😉

    A mio parere anche in questo modo la cosa è complessa e ti spiego perchè, anche se forse una soluzione potrebbe esserci per questa modalità di vendita:

    Una direttiva comunitaria stabilisce che, nel commercio elettronico, quando la compravendita ha per oggetto un bene o un servizio che è messo a disposizione del destinatario in forma digitale, si configura sempre e solo come una prestazione di servizi e non come una cessione di beni.

    Nel campo delle prestazioni di servizi è difficile avere una distinzione netta tra prestazione professionale e prestazione d'impresa, poichè esistono delle attività che potrebbero essere considerate appartenenti all'una o all'altra, in rapporto al prevalere o meno di determinate caratteristiche.

    Nella produzione di software e la successiva vendita possono esserci gli elementi che caratterizzano la prestazione professionale: "utilizzazione economica, da parte dell'autore..".
    ma che non ci sia esercizio d'impresa: "....se non sono conseguiti nell'esercizio di imprese commerciali".. (in corsivo cito l'art.49 del D.P.R. 917/86 che definisce i redditi di lavoro autonomo)

    Il download di un software, quindi, è una prestazione di servizi, ma se è fatto dietro pagamento è commercio elettronico diretto,
    Dunque, qui c'è l'elemento che caratterizza l'attività d'impresa.

    La soluzione, sempre secondo me, potrebbe essere, download del software gratuito con funzionalità a tempo, in modo da non sconfinare con l'esercizio d'impresa,
    successiva vendita della concessione di licenza d'uso e quindi di sblocco del software, gestita con email,
    perchè un'altra direttiva comunitaria chiarisce che quando una impresa si limita a utilizzare la posta elettronica come strumento di comunicazione con i propri clienti (ad esempio, per gestire gli ordini) il servizio fornito non è elettronico....

    forse così .....?

    Fausand


  • User Newbie

    Ma se il sito sui software sviluppati fosse solo informativo, quindi niente prezzi, niente carrello o altre procedure automatizzate tipicamente presenti nei siti di e-commerce, ed al più ci fosse una sezione dove poter scaricare una demo a tempo, demandando ogni ulteriore chiarimento, preventivi, ordini, ecc., a contatti diretti, comunicazioni telefoniche o tramite email, questo sarebbe ancora configurabile come commercio elettronico?


  • User Attivo

    No, perchè non ci sono operazioni commerciali che vengono concluse on-line.


  • User Newbie

    Ok, grazie di tutto. 😉