• User Newbie

    Seconda attività

    Ciao a tutti,
    intanto complimenti per il forum perchè lo reputo molto interessante per le discussioni che affronta.

    Volevo porvi il seguente dubbio che mi affligge ormai da un paio di settimane:
    sono un agente di commercio ormai da 12 anni ed emetto regolarmente fattura per provviggioni con ritenuta irpef ed enasarco, nel tempo però l'attività che svolgo mi ha dato opportunità di poter effettuare altri tipi di "lavoretti" occasionali ( la mia casa mandante è una casa editrice e allo stesso tempo una software house) tipo assistenza al software che vendo e altro; nel 2005 visto che il "giro" diciamo così si allargava con il mio commercialista abbiamo deciso di affiancare un secondo codice attività al mio prevalente per poter emettere altre fatture oltre alle classiche delle provviggioni, il codice attività è il seguente " 74878 - ALTRE ATTIVITA' SERVIZI ALLE IMPRESE " ed ho già emesso fatture sotto indicazione del mio commercialista con la seguente struttura:

    • competenza per servizi resi
    • iva 20%
    • totale
      con la raccomandazione di non specificare il tipo di servizio.
      Vengo al punto: due settimane fa un mio cliente ( una Spa a cui non ho mai fatturato ) di fronte al mio preventivo mi dice di inviargli la fattura per effettuare il bonifico dicendomi "ovviamente di indicare la ritenuta d'acconto" cosa che il mio commercialista invece mi dice di non mettere perchè l'oggetto della fattura (servizio reso) non implica la ritenuta mentre il mio cliente mi dice che essendo sostituto d'imposta è obbligato a trattenerla e che l'applicazione riguarda il soggetto e non l'oggetto!
      NON SO CHE COSA FARE
      anche perchè tutte le altre fatture le ho emesse senza ritenuta verso soggetti titolari di partita iva e tra l'altro anche verso uno studio di commercialisti!

    :arrabbiato: :mmm: :doppio:


  • Super User

    A parte il fatto che reputo non ottimale il comportamento da te seguito (ad esempio nella fattura è obbligatorio descrivere natura qualità e quantitaà dei servizi resi e non indicazioni generiche) direi semplicemente di spiegare al tuo cliente che tu non hai reso quelle prestazioni quale libero professionista (soggetti a ritenuta ex art .25 DPR 600/73) ma quale impresa individuale, i cui compensi per servizi non sono soggetti a tale ritenuta.

    Paolo


  • User Newbie

    Ti ringrazio per la precisione e la puntualità che hai nelle risposte, volevo precisare solamente che anche a me da fastidio non descrivere la natura, la qualità e la quantità dei miei servizi resi tanto che da quest'anno ho deciso di mia iniziativa di inviare fatture più precise rispetto al passato preannunciate anche, appena terminato il servizio o in corso, da un preventivo dettagliato.
    Quindi essere soggetti a ritenuta dipende dal soggetto che eroga la prestazione e non l'oggetto della prestazione ( da qui nasce la misera descrizione della fattura consigliata dal mio commercialista....!); se ho capito bene essendo io una impresa individuale non sono soggetto mentre un professionista si........mentre quando fatturo le mie provviggioni sono soggette perchè in questo caso dipende dalla natura, giusto?

    Fabio

    :mmm: :caffe11:


  • Super User

    Certo,

    tiu hai inquadrato anche l'attività di servizio come attività d'impresa e dunque non sei soggetto a ritenuta per quei compensi secondo la norma generale.

    La'ttività d'agente invece vuole la ritenuta, ma questa è una eccezione alla regola generale prevista per gli intermediari di commercio (che restano imprese).

    Paolo