• User

    lanciare un autosurf

    Salve a tutti, sono nuovo del forum.

    Ho trovato questa sezione e ho notato che ci sono molte info interessanti e volevo proporvi un quesito un pò più specifico.

    Sto aprendo un sito su server estero (per motivi di risparmio e perchè mi trovo bene con quest'azienda) e sto per lanciare un autosurf a percentuale (in giro se ne vedono molti, tipo 12dailypro.com) dove uso gli investimenti degli utenti per reinvestire in altre strutture simili e poi redistribuire i guadagni tra gli investitori, gestendo il tutto tramite una moneta elettronica (tipo e-gold, paypal).

    Volevo sapere come comportarmi per essere in regola per quanto riguarda le tasse, se devo aprire una partita iva o c'è altro da fare. Se devo comunicare l'inizio dell'attività. Se posso partire e regolarizzare successivamente la mia posizione.

    Non ho altri tipi di entrate in quanto sono uno studente universitario e sono a carico di mio padre.

    Grazie a chiunque sappia darmi qualche consiglio :ciauz:


  • User

    Sto vedendo di inserire anche qualche giochino dove gli utenti possono vincere qualcosa.. ho bisogno di autorizzazione o altro per questo?! Qualcuno può aiutarmi con le domande poste sopra?


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    non è cattiva volontà, ma la tua posizione è moooooolto complessa.

    Devo pensarci su e capire se riesco ad inquadrare l'attività qui sul forum.

    Paolo.


  • User

    Grazie per il benvenuto, immaginavo che non fosse cosa semplice inquadare questa situazione..
    Un amico mi ha "consigliato" di lanciare il sito e di non preoccuparmi di nulla perchè il sito risiederà su un server all'estero e sarà in lingua inglese (rivolto a tutti gli utenti del web) e quindi secondo lui già così nessuno potrà sapere chi c'è dietro. Oltretutto dice che dal momento che uso una moneta elettronica, se prelevo con una carta di credito lasciando perdere i bonifici bancari è tranquillo è fattibile..

    Ora il fatto è che, il conto "elettronico" sarà comunque intestato a me e per certificarlo dovrò lasciare tutti i miei dati (fanno diversi tipi di controlli). E poi vorrei fare una cosa un pò diversa per evitare come molti siti del genere di sparire dopo 10 giorni. Vorrei organizzare una cosa un pò più duratura, dove gli utenti non guadagnano cifre esorbitanti ma almeno stanno tranquilli sulla solidità della struttura e per questo vorrei mettere in regola tutto, così magari gli utenti italiani potranno essere pagati in qualche altro modo se lo preferiscono

    Sulla maggior parte dei siti del genere ho letto che gli investimenti vengono classificati come "membership fee" anzichè come investimenti e nel "contratto" che si accetta registrandosi è specificato che c'è il rischio di non guadagnare nulla e "perdere" l'investimento.. questo significa che in caso di fallimento loro non devono nulla agli utenti che hanno accettato quel contratto, giusto?
    Riguardo alle tasse c'è una parte nel contratto che dice più o meno che ognuno nel suo paese deve informarsi sulle tasse che deve pagare e pagarsele da solo.

    Ma posso iniziare a sistemare e pubblicizzare il sito nel frattempo che cerco di capire come inquadare quest'attività o conviene aspettare onde evitare di cadere nell'illecito? :mmm:

    Ripeto che sono uno studente universitario e che non ho un grande budget iniziale, quindi spero che se ci saranno soldi da cacciare dovrò farlo dopo aver guadagnato (se ho guadagnato) qualcosa e non prima :bho:


  • Super User

    Aspetta aspetta.... io non conosco quel genere di cose, si tratta di operazioni stile catene di S.Antonio o Multilivello con giro di soldi?

    Paolo


  • User

    No, in pratica tu versi un tot. e guadagni una percentuale giornaliera per tot. giorni sul tuo "investimento" navigando ogni giorno un tot. di siti tramite uno script di autosurf che cambia sito ogni tot. secondi

    Niente catene di s.antonio e niente multilivello, tutti gli utenti vengono pagati se la società è seria, se non lo è, paga i primi utenti con i soldi dei secondi utenti, mette un pò da parte e poi sparisce..

    Quello che mi chiedo io è, dal momento che faccio tutto tramite moneta elettronica, non potrei direttamente dichiarare solo quello che incasso dalla moneta elettronica? Cioè fino a che i soldi stanno su questo conto "virtuale" non sono comunque guadagni virtuali? Nel momento in cui gli incasso e diventano reali li dichiaro.. io la butto lì ma essendo ignorante in materia è anche molto probabile che stia dicendo una stupidaggine :bho:


  • User

    In un altro forum ho trovato questo:

    Il nuovo comma 4, art. 27, D.P.R. n. 600/1973, stabilisce che sugli utili corrisposti da soggetti non residenti a soggetti italiani si deve applicare, da parte dei soggetti intermediari nella riscossione (banche), una ritenuta pari al 12,5%. La ritenuta del 12,5% deve essere applicata al valore del dividendo realmente percepito, al netto delle ritenute già applicate nello stato estero di residenza della società che provvede all'erogazione.

    Qui invece http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Documentazione/Le+guide+dell'Agenzia/2005/Annuario2005/capitolo_19 ho trovato questo:

    Sugli utili di fonte estera, ossia sugli utili corrisposti da soggetti non residenti, il sostituto d?imposta residente che interviene nella loro riscossione deve operare una ritenuta a titolo d?acconto nella misura del 12,50 per cento qualora gli utili siano corrisposti a persone fisiche residenti e si riferiscano a partecipazioni non qualificate e non relative ad una impresa commerciale. La ritenuta a titolo d'imposta si applica al netto delle eventuali ritenute applicate dallo Stato estero.
    Sugli utili relativi a partecipazioni qualificate la ritenuta nella misura del 12,50 per cento è a titolo d'acconto ed è applicata sul 40 per cento del loro ammontare. Pertanto, tali utili vanno indicati in dichiarazione e per essi spetta il credito d'imposta per le imposte pagate all'estero in misura proporzionale alla parte del reddito imponibile in Italia.
    Gli utili relativi a partecipazioni qualificate in società residenti in paesi o territori a regime fiscale privilegiato concorrono, invece, alla formazione del reddito imponibile per il loro intero ammontare.

    Queste info hanno qualcosa a che vedere con ciò di cui stiamo parlando? 🙂


  • User

    UP :ciauz:


  • User

    UP :bho: