• User Attivo

    Adsense, contribuenti minimi e ritenuta d'acconto

    Buongiorno a tutto il forum,
    parlando con il commercialista ho ricevuto il categorico consiglio di non continuare a fatturare senza la ritenuta d'acconto del 20% e senza la rivalsa dell'INPS del 4%...
    Come rispettare tale indicazione con le fatture per adsense?

    Fino allo scorso anno per 100 di incasso adsense fatturavo banalmente:

    A. imponibile 100
    B. iva (20% di A) 20
    C. Totale (A+B) 120

    aspettando fiducioso il versamento dell'IVA...

    Quest'anno ho aderito al regime dei contribuenti minimi e l'unica cosa che mi viene in mente, da ignorante del settore, è quella di fatturare, per 100 di incasso, in questo modo:

    A. Imponibile 120,19
    B. Recupero parziale contributo INPS (4% di A) 4,81
    C. Totale fattura (A+B) 125,00
    D. Ritenuta di acconto IRPEF (20% di C) 25,00
    E. Totale (A+B-D) 100,00

    che praticamente renderebbe i 100 guadagnati già tassati, con mio sommo piacere. 😄
    Ovviamente a gg resterebbe l'onere di versare la ritenuta d'acconto...

    Qualcuno di sa darmi dei validi pareri/indicazioni?

    Grazie


  • User

    @ceccus said:

    Buongiorno a tutto il forum,
    ...ho ricevuto il categorico consiglio di non continuare a fatturare senza la ritenuta d'acconto del 20% e senza la rivalsa dell'INPS del 4%...

    Credo di aver letto più volte che inserire in fattura la rivalsa dell'Inps del 4% non è obbligatorio: non capisco!


  • User

    A proposito, Ceccus, una cosa che non c'entra nulla con il tuo problema: complimenti per aver scelto come avatar l'immagine di Marty Feldman. E' morto molti anni fa, piuttosto giovane, era un grandissimo comico. Penso che sia un bel modo per ricordarlo, sono sicuro che gli farebbe piacere.
    Ciao. :gtsad: 🙂


  • User Attivo

    Up! Non ho ancora risolto il dilemma...
    :bho:


  • User Attivo

    La pazienza è la virtù dei forti...
    Up!
    :fumato:


  • Super User

    Allora:

    mi sembrano stane le questioni riportate per i seguenti motivi.

    • Adsense è tipicamente un servizio pubblicitario

    • i servizi pubblicitari resi con scopo di lucro ed abitualmente sono attività d'impresa

    • per poter dunque fare servizi pubblicitari (come sopra descritti) bisogna dunque essere almeno "impresa individuale"

    • le imprese individuali non hanno nè ritenuta nè inps gestione separata

    • ritenuta e gestione separata sono tipiche di alcuni professionisti (che sono lavoratori autonomi e non imprese)

    • i lavoratori autonomi non possono compiere attività d'impresa rimanendo semplici lavoratori autonomi.

    Da tutto ciò discende la mia considerazione che tu sia mal inquadrato per svolgere servizi pubblicitari.... che ora tu dunque non li possa svolgere in maniera legittima... che tu ti debba trasformare in impresa... od aprirne una parallela.... che forse il tuo commercialista non ha ben valutato queste cose.

    Oppure mi sfugge qualcosa.

    Paolo


  • User Attivo

    Ciao Paolo,
    grazie della risposta.

    Il mio commercialista mi inquadrò nel 2001 come libero professionista sotto la voce (scusa la terminologia rozza :D) "altri servizi informatici". Lo scopo della partita iva è quello di realizzare siti internet per conto terzi, che risulta pertanto la mia attività principale.

    Stando a quanto mi è stato spiegato, occasionalmente posso fatturare anche cose di altra natura, anche l'acquisto e la rivendita di bottiglie di vino, per utilizzare l'esempio che mi fu fatto, basta che sia occasionale e costituisca una fonte di reddito secondaria. Ovviamente non mi vennero volutamente quantificati i termini occasionale e secondario...

    Detto ciò, di recente il commercialista mi ha dato una tirata d'orecchio perché non mettevo né la ritenuta d'acconto del 20% né la rivalsa dell'INPS del 4%. Nel consigliarmi di passare al regime dei contribuenti minimi, mi ha caldamente consigliato di emettere le fatture come nel post di apertura... ed ovviamente il consiglio vale per tutte le fatture (anche se non me lo ha detto espressamente).

    Tu cosa mi consiglieresti? Sto sbagliando? Se le indicazioni che mi sono state date sono giuste, come quantificheresti i termini occasionale e secondario? E per Adsense?

    Grazie e ciao
    :ciauz:


  • Super User

    Non esiste putroppo alcun modo di quantificare secondario od occasionale.

    Ma il problema è che io non condivido l'impostazione di fondo.

    Per capirci: tu sei un professionista (lavoratore autonomo), come tale, con la tua "partita iva" puoi si, certo, fare attività secondarie rispetto ai servizi informatici... ma in modo che restino servizi professionali (di lavoro autonomo) e che non travalichino dunque verso l'impresa (che è una categoria giuridica a parte sotto tutti i profili).

    Ad esempio occasionalmente potresti dare una consulenza grafica od una consulenza per una causa in tribunale sui metatag.
    Ma occasionalmente non puoi certo compravendere alcunchè con la tua partita iva... è solo concesso rivendere i propri beni strumentali una volta usati, come professionista.

    Le ipotesi son due a questo punto (penso):

    • se consideri come non occasionale adsense (per me è forte, ma è l'unico inquadramento possibile) devi aprire una parallela posizione da impresa per gestirla... eventualmente valutando di farvi confluire gli altri servizi informatici chiudendo la posizione da professionista.

    • se consideri adsense occasionale (reputo non corretto) lo dichiari in dichiarazione dei redditi come "reddito da attività commerciale non abituale" (redditi diversi), e non lo fai rientrare tra i compensi e l'attività da professionista (quella con p.iva) e quindi neppure lo fatturi.

    La seconda soluzione, personalmente non la condivido, ma la prima è effettivamente molto "pesante" seppur al riparo da problemi.

    Quando apro posizioni come la tua tendo ad andare da subito verso l'impresa inb quanto molto più flessibile, come questo caso dimostra.

    Paolo


  • User Attivo

    Grazie Paolo,
    quantomeno adesso ho chiaro il problema.

    Nell'ipotesi in cui forzassi la mano e fatturassi, commetterei un illecito?
    Specie in considerazione del fatto che tra "altri servizi informatici" e Adsense la strada non è poi così lunga...
    Potrebbe essere una soluzione intermedia fra le tue due proposte o è un errore evidente?

    Di nuovo grazie!


  • Super User

    Illecito è un parolone... direi che non sarebbe corretto.

    Già Google Usa inc paga l'Iva.... probabilmente (per motivazioni giuridiche diverse) non verserebbe nessuna ritenuta, e neppure mai te la certificherebbe. Senza certificazione mai potresti portarla tra le ritenute subite in unico..... un problema insomma.

    Inoltre la rivalsa del 4% inps è facoltativa quindi puoi evitare di complicare il discorso ulteriormente.

    Paolo


  • User Attivo

    Ok, grazie di nuovo!


  • User Newbie

    Ciao, scusa posso sapere alla fine come hai deciso di risolvere perchè sono nella stessa situazione tranne per il fatto di essere nei minimi?


  • User Attivo

    Forzo un po' la mano e fatturo con la P.IVA da libero professionista.

    Quando, e se, dovesse crescere il fatturato Adsense, riprenderò in considerazione l'ipotesi della ditta individuale, perché aprirla ora sarebbe veramente un bagno di sangue...

    :ciauz:


  • User Attivo

    Ceccus se possibile approfitto anche io della disponibilità che hai dimostrato.
    Nell'ultimo post dici di fatturare a Google, ma come fai con il problema esposto da i2m4y:
    @i2m4y said:

    Già Google Usa inc paga l'Iva.... probabilmente (per motivazioni giuridiche diverse) non verserebbe nessuna ritenuta, e neppure mai te la certificherebbe. Senza certificazione mai potresti portarla tra le ritenute subite in unico..... un problema insomma.
    Hai riscontrato i problemi da lui esposti?

    Anche io mi trovo nella tua stessa situazione, con partita IVA, regime dei contribuenti minimi e attività identificata come "altri servizi informatici", realizzo siti web e non mi dispiacerebbe vendere "occasionalmente" pubblicità sui miei siti..


  • User Attivo

    Semplice...
    google mi da in tutto 10? Ed io fatturo 10, nudo e crudo...

    Adsense dicembre ...................... 10 euro
    Tot .................................................. 10 euro

    :bho:

    Così è l'Italia... 8475982475824785 leggi (come direbbe il buon Giorgio), ed altrettanti pareri... dubito che qualcuno mi verrà mai a contestare qualcosa!
    :ciauz:


  • User Attivo

    Ti ringrazio per la tua spiegazione.
    Ora sta a me decidere come procedere, visto che continuo a sentire pareri discordanti, a chiunque io faccia le domande.

    Credo che anche io farò come dici. Se l'importo è superiore ai 77,47 euro applico una bella marca da bollo e via, fattura spedita verso Google!


  • User

    Scusate non capisco una cosa, perchè dite che aprire una ditta individuale piuttosto che una libera professione è un bagno di sangue? Quali sono i costi in più? 100 Euro di Camera di Commercio?
    Oltretutto mi pare si paghi pure meno di INPS...


  • User Attivo

    Dovresti chiedere al tuo commercialista, io non me ne intendo molto! Così mi disse il mio... mi pare che l'INPS per i liberi professionisti sia solo una percentuale sul reddito, mentre le ditte individuali avevano una minimo fisso di INPS (che tanto basso non era), anche se però non ricordo i dettagli e non sono affidabile in merito.
    Ciao


  • User

    Il minimo per le ditte è di 2800 euro circa fino a 14.000 Euro (esattamente il 20%) ed oltre quella cifra si continua a pagare il 20% fino a 44.000 Euro mi pare. I liberi professionisti invece pagano il 25% di INPS. Questo significa che se si guadagna poco (meno di 10.000 Euro annui) la ditta è sicuramente più costosa della libera professione, ma superata quella cifra la ditta mi sembra molto più vantaggiosa in termini fiscali! Sbaglio?


  • User Attivo

    ...25% di INPS? Sei sicuro? A me pare decisamente di meno, forse un 5%... altrimenti così, fra IRPEF e INPS già sfori il 50% anche per redditi medio bassi...