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    Obbligato o no ad essere iscritto ad Inarcassa?

    Buongiorno,
    sono nuovo di queste parti, e sono arrivato qui perchè ho visto trattare con competenza anche situazioni "particolari". E quindi innanzitutto complimenti!
    La mia situazione è "particolare" quantomeno perchè ognuno a riguardo dice la sua e mi assicura di aver ragione...
    ma è meglio che inizi subito chiarendo il mio problema, sperando che qualcuno possa trovare una via d'uscita!

    Nel 2005 ho aperto partita iva con codice 747878 "Altre attività di servizi alle imprese N.C.A."
    non ero ancora ingegnere informatico e anche se le attività riguardavano la materia ho lavorato come collaboratore di alcune società, svolgendo attività certamente non professionale (praticamente un cococo +o- mascherato)

    A fine 2006 sono diventato ingengere (iscritto all'ordine degli ing di roma), ma ho continuato a svolgere la stessa attività fino alla fine del 2007, senza mutazioni di mansioni nè di compensi.

    Dall'inizio del 2008 sono stato assunto da una società come dipendente

    Il punto è questo: dal 2005 ho aperta una posizione INPS ed ho regolarmente pagato i contributi (emettendo ogni mese fattura con la dicitura relativa all'INPS)

    Inarcassa mi ha scritto a seguito dell'iscrizione all'Albo chiedendomi di regolare la mia posizione accettando o rifiutando l'iscriziona a tale cassa, considerando che (secondo loro) avendo aperta una partita iva, ed essendo iscritti all'ordine, sono obbligato ad aprire una posizione all'Inarcassa.

    Ho chiesto cosa fare allo sportello dell'Ordine degli Ingegneri di Roma e allo sportello al pubblico dell'Inarcassa e mi è stato consigliato di rifiutare l'iscrizione, adducendo come motivazione principale il codice di attività, che non è di Ingegneria.
    Di fatto non ho avuto nessuna risposta da Inarcassa, se non la comunicazione con cui il CDA aveva deliberato la mia iscrizione, chiedendomi inoltre di inviargli la mia dichiarazione dei redditi per pagare i contributi dal 2006 a tutto il 2008 e di saldare le quote minimali per tale perido!
    Ho ancora pochi giorni per fare ricorso, che in linea di massima ho già preparato.
    Per scrupolo mi sono ripresentato allo sportello dell'ordine per sapere se mi stavo muovendo bene. Lì mi hanno consigliato prima semplicemente di ignorare le lettere di Inarcassa, che continuano ad inviare sempre e comunque (pare), poi facendogli notare che x loro io ero definitivamente iscritto, mi hanno detto che ho sbagliato la prima volta a scrivergli (in questo modo gli ho dato filo, un po' come come quelli che per strada ti chiedono di firmare petizioni, una volta che gli dai spago non te ne puoi + andare senza aver firmato) e comunque a questo punto di ribadire il fatto che la mia attività precedente l'assunzione del 2008 (da quel momento infatti devo obbligatoriamente essere iscritto all'INPS e non ad Inarcassa) non era di tipo professionale, e per cui non hanno nessun diritto di decretare la mia iscrizione.

    Non so se sono stato sufficientemente chiaro, ma questa grossomodo è la situazione: per me al massimo è discutibile il periodo che va da dicembre 2006 a dicembre 2007 (quello in cui avevo contemporaneamente partita iva ed iscrizione all'albo), e non 3 anni di contributi come richiede inarcassa. Ma almeno ne vorrei "discutere": a me sta benissimo versare contributi, ma non doppi! e poi vorrei evitare di versarli ad una cassa con la quale non dovrei comunque più avere a che fare.

    Ho chiesto a commercialisti e consulenti del lavoro, ma questa sembra non essere la materia di nessuno, e ognuno come dicevo dice la sua.

    Qualcuno ha qualche considerazione, un'aiuto su come muovermi, o qualcosa di concreto a cui appellarmi? Insomma qualsiasi suggerimento sarebbe decisamente gradito

    Vi ringrazio in anticipo, per ogni parere ed opinione, ed anche per eventuali vostre esperienze simili

    saluti