• User Newbie

    Studi di settore 2008

    Ciao,
    seguo il forum da un po' ma è la prima volta che posto.
    Vengo subito al dunque: 🙂

    Lavoro da alcuni anni come consulente informatico con P.IVA (Ditta individuale, cod. 62.02.00, ex 72.22.0) e ho sempre presentato il modello studi SK27U, che da quest'anno è stato aggiornato al TK27U.

    Quest'anno per la prima volta i miei ricavi non risultano "congrui", nonostante il mio fatturato sia variato di poco rispetto allo scorso anno. E anche gli altri parametri sono più o meno in linea con gli anni scorsi. Ho però scoperto una cosa, riguardante le settimane lavorate nell'anno e le ore per settimana, ma prima vi spiego:

    La mia attività consiste in prevalenza (circa il 90% del fatturato) in supporto e assistenza specialistica on-site, nell'ambito di contratti per un servizio 24/7 che fornisco con altri professionisti. Questo tipo di attività mi porta a lavorare spesso, soprattutto per scelta personale, nei giorni festivi e anche per 16 ore in una giornata. Anche per il resto dell'attività (sviluppo e personalizzazione software), che svolgo prevalentemente a casa, i miei ritmi di lavoro sono questi. I miei due clienti principali sono di quelli che si svegliano all'improvviso e hanno bisogno di qualcosa per "ieri", quindi mi capita di non lavorare anche per una settimana e poi ho due giorni per sviluppare qualcosa e magari il weekend full in assistenza.
    Fino all'anno scorso per determinare i parametri facevo così:
    Settimane lavorate nell'anno = Numero di settimane in cui avessi lavorato almeno 1 giorno
    Ore lavorate per settimana = Ore totali dell'anno / settimane lavorate

    Fino all'anno scorso ero "congruo".
    Quest'anno il calcolo fatto come sopra mi portava a questo risultato:
    settimane: 50; ore a settimana: 44

    Ho provato a fare in un altro modo, ovvero a dividere per 7 i giorni effettivamente lavorati. Risultato:
    settimane: 32; ore a settimana: 69

    Il totale ore lavorate è lo stesso, e in effetti anche il rendimento orario calcolato dagli studi è identico (ed è effettivamente appena un po' meno della mia tariffa oraria, non ho molte spese :1:

    Ma nel primo caso risulto 'NON CONGRUO', di quasi il 10%.
    Nel secondo caso, 'CONGRUO'.

    Come diavolo sono fatti questi studi di settore? Sembrerebbe che chi lavora più di otto ore al giorno debba essere pagato di meno in proporzione. Ma io ho una tariffa oraria (per la consulenza on-site, per gli sviluppi in casa ovviamente propongo un prezzo per il prodotto). Che senso ha?

    E mi chiedo, se inserisco i valori che mi portano a essere 'CONGRUO' rischio un accertamento del tipo 'Ma è possibile che lei lavori solo 224 giorni in un anno per 10 ore al giorno in media?'
    Cosa dovrei rispondere: "Certo, se avessi voluto lavorare lunedì-venerdì dalle 9 alle 17 con un mese di ferie all'anno non avrei fatto il professionista" ?

    La mia domanda in sintesi è questa: "Conoscete casi di controlli anche in caso di congruità ma con parametri effettivamente fuori scala?" (il tempo medio indicato dallo studio è 40 ore per 45 settimane. Io ne lavoro effettivamente di più, ma più concentrate :2:

    Grazie. Saluti a tutti.


  • Super User

    Ciao,
    conosco bene il problema ma non ho mai visto un controllo in tal senso.
    Tuttavia quando uno ha una sola attività si presume che lavori tutto l'anno salvo oggettivi impedimenti dimostrabili (ricovero ospedaliero o malattia per esempio)
    In caso di controllo non te la caverai dicendo semplicemente quei mesi non ho lavorato.
    Prova a indicare le classiche 40 ore a settimana per 48 settimane se sei congruo lascia così e nessuno verrà a chiederti nulla.

    fabrizio