• User

    dimenticanze del commercialista

    vorrei porvi un quesito soprattutto per sapere come mi devo comportare.

    Nel settembre dello scorso anno ho aperto la partita IVA e mi sono rivolto ad un commercialista per seguire ovviamente tutta la parte burocratica e per fargli gestire tutti gli aspetti amministrativi.

    E da quì iniziano le cose spiacevoli.

    Dopo due settimane ricevo una chiamata da una gentilissima signora che ha ritrovato per strada dei miei documenti (su cui c'era il mio recapito telefonico) l'ho fatto presente al commercialista e mi ha detto che purtroppo una segretaria li aveva smarriti.

    A gennaio entro nel regime dei minimi.

    A luglio per la denuncia dei redditi mi chiama e mi comunica l'importo che dovrò pagare; fortunatamente è basso e con grande felicità parto per le ferie.
    Al mio ritorno verifico che ci sia l'accredito del pagamento delle tasse sul mio conto e mi accorgo che non compare niente; chiamo il commercialista e a metà settembre mi ricontatta dicendo che aveva fatto male i conti e che praticamente le tasse da pagare erano il quadruplo della cifra che mi aveva comunicato inizialmente.
    Ovviamente, non aveva rispettato le scadenze e quindi ci sarebbero state anche delle more da pagare (che gentilmente ha detto che si sarebbe accollato lui).

    Decidiamo di rateizzare il totale i tre rate in modo da saldare tutto entro la fine dell'anno.

    La prima scadenza era il 31 ottobre e guardando l'estratto conto ho notato che nemmeno questo pagamento era stato fatto.

    Lo chiamo e mi dice che gli è sfuggita la scadenza; che non c'è nessun problema e che avrebbe provveduto in giornata (oggi) al pagamento.

    In fine; visto che non mi ha ancora fatto avere il resoconto del suo compenso da settembre 2007 ad oggi gli ho chiesto di farmelo avere al più presto per evitare che si accumuli troppo.

    Tutto questo è molto spiacevole anche perché questo è uno studio che pratica da molti anni ed è ritenuto un professionista serio.
    Mi viene da pensare che non avendo un giro di denaro elevato ed essendo in un regime fiscale "minore" (se si può definire così) il suo impegno sia sicuramente più scarso rispetto ad un altro tipo di attività.

    La mia domanda è.
    Dopo tutto questo è giusto che io paghi la sua prestazione visto che il suo servizio è stato al quanto inutile?

    Grazie a tutti


  • User Attivo

    Mai pensato di rivolgerti ad un avvocato???


  • User

    sinceramente mi sembra un po' esagerato rivolgersi ad un avvocato, anche perché per ora non ho ancora avuto nessun danno a parte la scocciatura di dover monitorare le sue mancanze.

    La mia domanda nasce semplicemente dal fatto che se nel mio lavoro sbaglio sono abituato, soprattutto per una questione di professionalità e di personale deontologia, a pagare i miei errori e quindi volevo sapere se, in una situazione di questo tipo poteva valere la stessa questione e limitare il suo compenso principalmente alle spese vive che lui ha avuto ad esempio per le pratiche di apertura di attività o cose del genere.


  • User Attivo

    Guarda, nella mia attività professionale ne ho visti tanti di commercialisti. Con quello che hai detto tu (dimenticanze e casini vari) nessuno di loro si sarebbe sognato di avvicinarsi alla ditta, dove ho lavorato, per bussare a quattrini...

    Ma stiamo a scherzare? io fossi in te mi tutelerei nelle opportune sedi.... altro che pensare a pagarlo!

    🙂


  • User

    direi che il tuo è un consiglio di esperienza... 😉

    vedrò di organizzarmi al meglio


  • Consiglio Direttivo

    Ciao wmiro
    Se non hai gli strumenti per "spuntare" una controversia con lui, ti consiglio di saldargli il suo onorario e, ovviamente, cambiare commercialista.

    Ciao :ciauz:


  • User

    penso sia la soluzione migliore... grazie