• User

    Quando pagare l'avvocato?

    Salve, qualche anno fa insieme ad altri 40 colleghi, tutti con lo stesso avvocato, abbiamo intentato causa contro la nostra azienda per mancati pagamenti degli stipendi. La causa (a detta sempre dell'avvocato) risulta vinta e la sentenza condanna l'azienda a pagarci. Però non abbiamo ancora ricevuto nessun accredito e già l'avvocato ci ha chiesto la percentuale in caso di vincita, che è il 10% delle nostre somme (abbiamo concordato precedentemente la percentuale da versare all'avvocato).
    E' normale questo atteggiamento del nostro avvocato?

    Io penso che dovrebbe essere pagato una volta che noi lavoratori avremmo avuto effettivamente incassato i soldi dovuti.

    Cosa ne pensate?


  • Lo so che sembra brutto ... ma penso che il legale abbia ragione.
    Lui la prestazione la ha fornita con successo e il suo compito finisce con la sentenza.
    Se poi il soccombente non scuce la grana allora sarà necessaria una nuova pratica legale, ovvero una nuova prestazione e dei nuovi costi.


  • User

    Ed è proprio questo il problema, il recupero dei crediti. Però come faccio a fornirgli fisicamente la sua parcella se non ho a disposizione quella somma?
    Inoltre penso, modestamente visto che non sono certo esperto, che prima di chiedere la sua parcella dovrebbe quantomeno mettere in esecuzione la sentenza. Se lo pago non lo faccio certo per essere lasciato a metà strada. Inoltre l'azienda potrebbe fare ricorso e magari vincere, a quel punto lui avrebbe il 10% già intascato, quando gli spetterebbe la metà (sempre da accordi presi precedentemente)...
    Insomma la situazione è davvero ingarbugliata, e prima di pagare l'avvocato vorrei avere i fatti tra le mani (cioè soldi), non solo parole.


  • Super User

    Ciao Bridge.
    Le parcelle dell'avvocato si pagano a fasi. Non alla fine dell'esecuzione.
    L'esecuzione è altra e diversa cosa.
    Io mi stupisco sempre quando leggo queste cose... quasi il legale debba accollarsi il rischio sul debitore.
    Quando andate dal medico pagate dopo la guarigione? Dall'ingegnere dopo che è finita la casa?
    No... dal medico quando vi fa la diagnosi e vi propone la cura... addirittura a visita; l'ingegnere quando vi fornice il progetto.
    L'avvocato è un professionista come tutti gli altri. La sua è un'obbligazione di mezzi e non di risultato.
    Chi lavora va pagato e quindi anche il legale che si è fatto tutta la causa va saldato.

    Personalmente io dai clienti faccio dare un cospicuo acconto e accordo scritto sul saldo. Se non vogliono accettare indico la porta.

    Siete già stati fortunati che il collega non vi ha chiesto nulla in acconto accollandosi le spese vive... Non pagando andate incontro all'esecuzione su voi stessi.


  • User

    Ciao giurista, non potevi che rispondermi così, giustamente devi tutelare gli interessi della casta...

    Scusa, una domanda banale: ma se io non ho i soldi, come pago questo avvocato?

    Inoltre il medico mi segue passo passo finché sono guarito, l'ingegnare finché la casa è terminata, l'avvocato? si ferma a metà strada? Vinciamo la causa e poi? I soldi a lui ed io resto col foglio della causa in mano senza i soldi?

    E no, i patti erano che quando avremmo avuto i soldi l'avvocato avrebbe chiesto la sua parte, so di avvocati che si comportano così, quelli con la A maiuscola.


  • " i patti erano che quando avremmo avuto i soldi l'avvocato avrebbe chiesto la sua parte"

    Patti nero su bianco o patti con segnali labiali?


  • Super User

    Bridge, ti sbagli. io non tutelo gli interessi di nessuna "casta" ma dichiaro quella che è la normalità nell'ordine delle cose...Chi lavora va retribuito.
    Il medico si paga anche solo per la visita... e, sfortunatamente, non tutti guariscono.
    Gli ingegneri si fan pagare un acconto e quando consegnano il progetto della casa. Se seguono i lavori prendono acconti e saldo.
    Gli avvocati sono esattamente come tutti gli altri.. inoltre, da quello che ho capito, questo collega non ha avuto nessun acconto, difendendo ben 40 persone, e sostenendo egli stesso le spese vive.

    Secondo il tuo ragionamento chi perde una causa non dovrebbe pagare l'avvocato?

    La fase esecutiva è una fase ulteriore. Si tratta della fase di giudizio che va pagata e fase esecutiva che va pagata. 2 fasi.

    Comunque, se hai un accordo scritto che al collega nulla è dovuto sino al recupero effettivo della somma, allora non devi pagare in questa fase. Ma io non ci credo. Anche perchè se così fose (accordo scritto) il collega avrebbe fatto un'azione indebita con conseguente violazione del codice deontologico e conseguente sanzione disciplinare.

    In ogni caso gli studi di avvocati con la A maiuscola, come dici tu, sono studi di professori... dove anche solo guardare in faccia al luminare cosa qualche migliaio di euro.

    Se, viceversa, alludevi a ipotetici studi che fanno beneficenza...io non ne ho mai sentito parlare. Purtroppo anche gli avvocati devono sopravvivere e al supermercato non basta presentare la tessera dell'Ordine per andarsene a credito.
    Di fatto oramai è cosa nota che i clienti tendono a non pagare... è per questo motivo che sento tanti e tanti colleghi che si devono risolvere a rinunciare al mandato in corso di causa e restituire i documenti al cliente.

    Io ovvio a questa cosa (non mi piace discutere) facendomi dare un acconto e un accordo scritto oltre che avallato.


  • User

    Penso che quello che scrive Giurista sia più che giusto.
    Se tutti i clienti pagassero alla fine delle cause, visto che le cause in Italia durano anche 10 anni, con cosa dovrebbe vivere un avvocato?
    Poi non vedo il problema, se l'acordo era la metà (5%) intanto pagate quello e la restante metà quando la ditta vi avrà pagato gli stipendi.
    Non potete pretendere che il vostro legale vi segua gratis per anni.

    @giurista said:

    Bridge, ti sbagli. io non tutelo gli interessi di nessuna "casta" ma dichiaro quella che è la normalità nell'ordine delle cose...Chi lavora va retribuito.
    Il medico si paga anche solo per la visita... e, sfortunatamente, non tutti guariscono.
    Gli ingegneri si fan pagare un acconto e quando consegnano il progetto della casa. Se seguono i lavori prendono acconti e saldo.
    Gli avvocati sono esattamente come tutti gli altri.. inoltre, da quello che ho capito, questo collega non ha avuto nessun acconto, difendendo ben 40 persone, e sostenendo egli stesso le spese vive.

    Secondo il tuo ragionamento chi perde una causa non dovrebbe pagare l'avvocato?

    La fase esecutiva è una fase ulteriore. Si tratta della fase di giudizio che va pagata e fase esecutiva che va pagata. 2 fasi.

    Comunque, se hai un accordo scritto che al collega nulla è dovuto sino al recupero effettivo della somma, allora non devi pagare in questa fase. Ma io non ci credo. Anche perchè se così fose (accordo scritto) il collega avrebbe fatto un'azione indebita con conseguente violazione del codice deontologico e conseguente sanzione disciplinare.

    In ogni caso gli studi di avvocati con la A maiuscola, come dici tu, sono studi di professori... dove anche solo guardare in faccia al luminare cosa qualche migliaio di euro.

    Se, viceversa, alludevi a ipotetici studi che fanno beneficenza...io non ne ho mai sentito parlare. Purtroppo anche gli avvocati devono sopravvivere e al supermercato non basta presentare la tessera dell'Ordine per andarsene a credito.
    Di fatto oramai è cosa nota che i clienti tendono a non pagare... è per questo motivo che sento tanti e tanti colleghi che si devono risolvere a rinunciare al mandato in corso di causa e restituire i documenti al cliente.

    Io ovvio a questa cosa (non mi piace discutere) facendomi dare un acconto e un accordo scritto oltre che avallato.


  • User Attivo

    Penso che TUTTI dovrebbero avere la cortesia di pazientare un po', specialmente in questo momento critico e delicato della storia.

    Se un debitore non paga, è perchè non può. punto. Penso che siano sempre più rari i "furbi che non pagano" (ovvero coloro che potrebbero pagare ma non vogliono) a scapito di quelli che proprio per carenza di liquidità non possono pagare.

    Penso che sia inutile mettersi a "gridare" cassa...questa nervosa corsa al recupero dell'insoluto...che altro non può portare che al genocidio della nostra economia.

    Proponiamo dei piani di rientro piuttosto. Lunghi, flessibili...ma con qualche probabilità in più di saldo.

    Ipotizziamo un impresa, con qualche debito, che "lavoricchia". Se io, creditore, arrivo con il mio bel decreto ingiuntivo cosa accade? Che quell'impresa non vedrà più un euro di fido da parte dei fornitori e delle banche, e nella migliore delle ipotesi fallirà. Quel poco di lavoro che avrebbe potuto permettere di sollevarsi, andrà perso perchè non si potrà più fare (se nessuno fornisce...cosa si produce?)
    Se mi va bene, recupererò qualche euro dalla vendita delle suppellettili (dato che tutta la struttura è in leasing) che non mi ripaga nemmeno le spese dell'azione legale.
    Risultato? Ho perso tempo e salute, ho fatto fallire un azienda, ho fatto perdere posti di lavoro, ho perso un cliente e ho qualche spicciolo in mano...ma molti meno di quelli che mi spettavano...ed in più ho pagato le spese legali. Sono un grande.