• User Newbie

    Recupero credito

    Ho stipulato lo scorso anno un contratto di consulenza della durata di 1 anno (scadenza marzo 2013.
    A partire da settembre non mi sono più state pagate le fatture emesse.
    A seguito di questa situazione a gennaio ho smesso di svolgere l'attività.
    Volevo capire che possibilità ho di recuperare i crediti relativi alle fatture emesse e se,visto che esisteva
    un contratto,ho diritti per richiedere quanto non mi è statoi riconosciuto.
    Visto che parliamo di un credito di circa 12000 ? volevo sapere qual'è la strada meno onerosa da percorrere

    Grazie


  • Prima di consigliare è opportuno valutare la motivazione del mancato pagamento e la "solvibilità" della ditta in questione.
    Nel senso che "se non è presente trippa per i gatti" è inutile spendere per non ottenere nulla.


  • User Attivo

    Quoto Criceto!

    Se la ditta fosse economicamente "aggredibile" la via "più breve" potrebbe essere ridurre la propria richiesta a 10.000€ e procedere presso il Giudice di Pace!


  • Super User

    Ciao criket.
    In genere si chiede un decreto ingiuntivo e poi si fa il precetto (se il decreto non è stato opposto).


  • User

    Se esiste il contratto ed in esso è specificata la modalità di determinazione del compenso puoi tranquillamente procedere con decreto ingiuntivo.

    Per le cause di valore fino a 5000 euro è competente il giudice di pace. Al di sopra il Tribunale. Dunque se intendi procedere per il recupero dell'intero devi rivolgerti al Tribunale.

    Se hai bisogno di altri chiarimenti chiedi pure


  • User Attivo

    @emiliocurci
    Hanno elevato i limiti a 10.000€


  • Rimarchevole il fatto che i legali del forum (non me ne abbiano ...) non tengano in nessuna considerazione un esame preliminare della solvibilità del debitore ... tanto non saranno loro a dover pagare le parcelle ... anzi ...


  • User

    @glm2006ITALY said:

    @emiliocurci
    Hanno elevato i limiti a 10.000?

    Guarda che ad oggi i limiti sono rimasti invariati


  • User

    Sicuramente va verificata la solvibilità del debitore, ma è altrettanto utile procurarsi un titolo esecutivo come un decreto ingiuntivo che si ottiene con spese modeste e poi valutare come proseguire nel recupero.


  • Quanto sarebbe la "spesa modesta"? potrebbe interessarmi.


  • User

    @criceto said:

    Quanto sarebbe la "spesa modesta"? potrebbe interessarmi.

    Dipende dal valore richiesto nel decreto ingiuntivo. Il cosidetto contributo unificato per le spese di giustizia si paga infatti in base al valore, ma per i decreti ingiuntivi è ridotto alla metà.

    considera ad esempio che per lo scaglione compreso tra 5200 e 26000 euro le spese ammontano a 111 euro. A queste devi aggiungere circa altre 40 euro per estrazione copie e notifica del decreto ingiuntivo.

    queste sono le spese vive da pagare allo Stato. Naturalmente ci sono anche le legali, che però anche in tal caso non sono elevate e vanno comunque concordate con l'avvocato.

    Per quanto mi riguarda il nostro studio legale applica per i decreti ingiuntivi delle tariffe flat che consentono al cliente di conoscere con anticipo l'importo dovuto in modalità tutto compreso


  • Super User

    Le spese legali del decreto ingiuntivo sono liquidate dal giudice nel d.i. stesso secondo lo scaglione che ha limiti minimi e massimi. Per es. lo scaglione fino a 5000 Euro prevede un minimo di 50 ad un massimo di 700 Euro.
    Sempre a titolo di esempio su una somma di Euro 1000 sono liquidate, a titolo di spese legali, circa 450 Euro.
    Naturalmente le spese legali liquidate dal giudice sono l'importo che si può chiedere in ristoro ala controparte; nulla vieta che il professionista al proprio cliente possa chiedere una somma superiore...ma non è consigliabile.

    Per rispondere a Criceto, il professionista chiede sempre al cliente se il debitore possiede dei beni e di quale genere. Il cliente, in genere, vuole sapere se riuscirà a recuperare il credito: il professionista espone i possibili esiti. Sarà poi il cliente a decidere se proseguire.
    In alcuni casi ci si avvale di agenzie investigative; i costi per la conoscenza della solvibilità non sono alti. Ma è sempre il cliente a decidere se accollarseli.
    Infine, Criceto, è opportuno si sappia che il legale non ha poteri investigativi e si affida sempre alle conoscenze che il cliente ha della solvibilità del debitore; per esempio: il legale non può ottenere alcuna informazione su dove siano i conti correnti dei debitori.
    Ne segue che la tua affermazione circa il fatto che il legale debba conoscere aprioristicamente le condizioni economiche del debitore non ha molto senso in quanto, a parte le classiche visure immobiliari, il legale, senza l'ausilio delle predette agenzie, non ha mezzi per "verificare" quanto da te affermato.