• User

    "Dubbio" verbale di conciliazione

    Un dipendente di una srl attiva, tutt'ora impiegato presso la stessa, riceve dal datore un documento intestato come "Verbale di conciliazione" dove gli si propone un piano di rientro (deve vedersi pagate ancora 6 mensilità).

    Il documento verrebbe compilato con il credito esigibile e con l'indicazione delle "tranche" da pagare e delle scadenze in cui pagarle.

    Il tutto come documento prodotto da una sola parte (il datore) e da sottoscrivere in presenza solo di datore-lavotatore, senza coinvolgimento di terze parti.
    E' configurabile come conciliazione ex. art. 410-411 c.p.c.? Io non credo.

    Nei termini del verbale viene richiesta anche la rinuncia ai trattamenti d'anzianità (non ricordo le parole testuali, se necessario le riporto).
    In caso di sottoscrizione questo implica la rinuncia alla corresponsione del TFR, 13ma/14ma mensilità, ferie non fruite e tutti i trattamenti previsti dal CCNL applicato (Commercio)?

    Inoltre viene richiesta la riservatezza riguardante i contenuti del documento? Cosa s'intende? Ha un valore legare apporre tale condizione?

    Qualora venisse sottoscritto il "verbale" è impugnabile?


  • User Newbie

    Gentile utente,
    prima di sottoscrivere sottoponi il documento integrale all'attenzione di un legale, potrà consigliarti meglio.
    A presto
    Se la s.r.l. naviga in buone acque (non rischi quindi di vedertela fallire) non firmare di certo: puoi ottenere quanto ti spetta anche con una semplice comunicazione da parte di un avvocato.


  • User

    @avv.saro said:

    Gentile utente,
    prima di sottoscrivere sottoponi il documento integrale all'attenzione di un legale, potrà consigliarti meglio.
    A presto
    Se la s.r.l. naviga in buone acque (non rischi quindi di vedertela fallire) non firmare di certo: puoi ottenere quanto ti spetta anche con una semplice comunicazione da parte di un avvocato.

    Non sono il diretto interessato da quanto descritto ma una persona che conosco.
    Questa persona attualmente sta seguendo la questione con la propria rappresentanza sindacale, come il resto dei dipendenti.

    Escludo che ricorra ad un avvocato per il recupero del credito per una questione di onorario da pagare e di non garanzia del recupero della somma intera.
    Diciamo che la filosofia dei dipendenti è quella che l'iscrizione al sindacato fornisca consulenza legale e supporto in vertenze tale da non metterli nella condizione di pagare di più della quota associativa annuale.

    Si è giunti a fissare un incontro tra la proprietà, il legale della stessa e le rappresentanze sindacali per fissare un piano di rientro.
    Il documento citato non verrà più sottoscritto dalle parti.

    Le notizie che si hanno sono vaghe. La proprietà ha lasciato intendere che sta valutando o la liquidazione o una riduzione dell'organico.
    La srl naviga in cattive acque a livello di liquidità, sta negoziando con le banche con le quali è esposta e sta cercando di liquidare alcuni asset immobiliari che ha per reperire denaro.
    La mia impressione è che stiano eludendo i creditori per liquidare senza vertenze o altro e metterli di fronte al fatto compiuto.

    Personalmente io agirei in direzione provinciale del lavoro con una denuncia e richiesta di conciliazione monocratica oppure con un legale per depositare in cancelleria una richiesta di emissione di un decreto ingiuntivo (pur consapevole della facoltà d'opposizione) senza alcuno spiraglio di soluzioni stragiudiziali (visti i comportamenti dell'azienda pregressi).

    Personalmente, se fossi la proprietà liquiderei e lascerei i crediti a "scannarsi" preoccupandomi solo di saldare i debiti con lo Stato e le banche consapevole che non viene intaccato il mio patrimonio personale per sanare i debiti e che, al massimo, verrebbe presentata istanza di fallimento (la proprietà è over 70 per capirci).


  • User Newbie

    Comprendo pienamente. Purtroppo il ricorso alle s.r.l. è in alcuni casi abusato, con gravi perdite sia per i lavoratori che per i creditori. Quantomeno l'inps, ricorrendo alcune condizioni, può provvedere all'accredito dei contributi non versati dall'imprenditore.
    In bocca al lupo per i tuoi amici!