• User Newbie

    richiesta chiarimenti parcella avvocato

    Buongiorno.
    Espongo il mio caso.
    Sono un elettricista con sede ad Ancona. Sono stato chiamato in causa come terzo chiamato in un contenzioso civile per danni ad una villetta sita a Verona. Il lavoro mi è stato subappaltato dalla ditta che ha avuto l'incarico dal committente. E' stata costituito un ATP in cui il CTU nella sua relazione ha categoricamente escluso ogni mio coinvolgimento e qualsiasi colpa o dolo da parte mia indicando l'appaltatore come unico responsabile. Al momento non è stato fatto alcun tentativo di conciliazione.
    Allo stato quindi sono nell'attesa che tale ditta paghi le mie spese legali in via bonaria prima di procedere alle vie legali.
    La causa ha un valore fino a 52000 euro. Per farmi rappresentare ho dovuto rivolgermi ad un avvocato della mia città (Ancona ) che poi a sua volta si è appoggiato ( per le udienze ) ad un avvocato di Verona.
    Ora, sebbene io abbia convenuto un cifra solo con l'avvocato di Ancona sulla base del valore della causa e in funzione delle varie fasi del processo ( circa 1000 euro ), l'avvocato di Verona ha inviato una mail ( per tramite del mio avvocato ) di corresponsione di una parcella di poco più di 1000 euro con le stesse voci (fase di studio,fase introduttiva e fase istruttoria ).
    Mi sembra pazzesco che debba pagare due volte per la stessa prestazione. E' così ovvio che l'avvocato di Verona non abbia preso parte,per esempio, alla fase di studio ( svolta col mio avvocato di Ancona ) . E' ovvio ed è giusto che venga riconosciuto anche a lui il lavoro prodotto. Ma mi sembra di venire rapinato.
    Volevo sapere se tale comportamento è corretto e se le istanze sono legittime e se vanno calcolate entrambi sulle stesse voci. Anche perchè,tanto per fare un esempio, entrambi gli avvocati hanno disposto in parcella un rimborso forfettario del 15% .In pratica un terzo della cifra totale sarebbero spese.
    Chiedo quindi come mi dovrei comportare,tenuto conto del fatto che tutti i contatti con l'avvocato di Verona sono stati gestiti esclusivamente da quello di Ancona.
    Ringrazio per un eventuale risposta


  • Super User

    1 Licenzia l'avvocato della tua città, è inutile e non si presenterà in processo.

    2 essendo una citazione potresti rappresentarti da solo.

    3 per queste cose il lavoratore non dovrebbe rispondere (contratto permettendo!!!) nemmeno ad eventuali danni. La ditta ha tale responsabilità, sarebbe stato conveniente mandare lettera al giudice e non presentarsi.


  • User Newbie

    Grazie per la risposta ma:1 licenziarlo è ormai inutile...comunque dovrei pagarlo2 non è una semplice citazione:Sono stato chiamato come convenuto-terzo chiamato nel procedimento accertamento tecnico preventivo ; è una causa civile da 40000 euro con un ricorrente e tre resistenti .Mi sono state affibbiate responsabilità ben precise e in cui ogni attore presenta il suo avvocato. 3 non sono un dipendente. Sono il titolare di un impresa individuale di progettazione e installazione di impianti elettrici. Il lavoro è stato ottenuto in sub appalto dalla ditta appaltatrice ( la ditta edile ).4 sono stato escluso da ogni responsabilità nell'ATP 5 entrambi gli avvocati hanno inviato parcella ciascuno di 1000 ? circa mettendomi nella situazione di dover pagare due volte sulla stessa materia e sulle stesse voci ( fase di studio, introduttiva,istruttoria)Vorrei capire se il loro atteggiamento è corretto. E se devo pagare entrambi per gli interi importi Saluti


  • Moderatore

    Il fatto che il tuo avvocato per comodità abbia un domiciliatario a Verona non implica che le parti contrattuali siano 3: il contratto di incarico professionale è stato stipulato fra te e il tuo avvocato, chi si presenta fisicamente all'udienza non ha gran rilevanza, motivo per cui la parcella non varia e rimane quella stabilita nell'incarico professionale conferito al tuo avvocato. Per questioni di questo tipo hai anche la possibilità di rivolgerti al Consiglio dell'Ordine.


  • Super User

    Solitamente dipende da quello che si firma nel mandato, ammesso che esista.


  • User Newbie

    Ad occhio, credo che tu debba pagare solo il tuo avvocato. Bisognerebbe però comprendere se questa cifra di 1.000 euro sia stata pattuita preventivamente tra te e il legale e sia stata cristallizzata in un "patto quota lite". In questo caso, potrai pagare solo il tuo avvocato. E' un suo problema se per comodità si è appoggiato (domiciliato) presso un altro legale. Dovresti però vedere anche il mandato conferito, ed essere sicuro di aver rilasciato la procura soltanto al tuo avvocato e non congiuntamente anche all'altro legale. In caso contrario, allora sei obbligato a pagare entrambi per l'attività svolta.
    Comunque, in genere, non è mai consigliabile stuzzicare la tranquillità mentale del proprio legale. Soprattutto se alla base non esiste alcun patto relativo ai suoi onorari. Il legale infatti potrò agevolmente emettere una parcella di gran lunga superiore ai 1.000 euro richiesti (che ricordo sono comprensivi di spese, iva e cassa forense). In caso di mancato pagamento della salata fattura, e previo un mero giudizio di congruità dell'ordine, l'avvocato potrà facilmente ottenere un decreto ingiuntivo in vostro danno, con aggravio di spese, e procedere, in caso di mancato pagamento, ad esecuzione forzata...pignorando quanto necessario, con ulteriore e notevole aggravio di spese per la fase esecutiva. In pratica da una fattura ad esempio di circa 1.500,00 euro richiesta inizialmente dal legale alla fine della giostra si arriverà a corrispondergli non meno di 5.000,00 euro!!!
    Pertanto, come consiglio sempre, meglio prima parlare con il proprio avvocato, con toni pacati e mai saccenti o arroganti...ed è meglio trovare sempre una soluzione!