• User

    Priorità per debiti personali e commerciali

    Buongiorno, volevo sapere se in presenza sia di debiti personali che commerciali quali hanno la priorità e se nel caso di pignoramento i creditori dei primi possono rivalersi sui beni legati all'attività.
    Qual'è la scala delle priorità nei diversi conteggi dei costi?

    Lo chiedo perché non faccio in tempo a trovare un accordo per un debito (per altro di importo non eccessivo) che mi esce una ingiunzione per un altro.
    Alla fine sono più i costi legali e giudiziari che i debiti stessi.

    Gli accordi li posso fare con i creditori, non so quali altri margini di manovra posso avere per tutto il resto.


  • Se la ditta é individuale non mi pare ci siano differenze.


  • User

    Grazie della risposta.
    Cerco di essere più esplicito.

    Chi vanta un debito personale mi sta forzando la mano pregiudicando così gli accordi presi con i "creditori aziendali".
    Se chiudo, quindi con fallimento personale, proprio perché la ditta è individuale si servono tutti allo stesso modo o c'è qualcuno privilegiato?
    Non ci sono dipendenti, quindi **qual'è la scala delle priorità nel pagare i creditori?

    **Vorrei far capire a questa persona che è anche nel suo interesse trovare un accordo.
    Sto cercando un accordo con tutti, ma allo stesso modo. Forzare la mano mi costringerebbe a decisioni drastiche che non accontenterà nessuno.
    Non ci sono beni immobili, depositi o valori. Quindi oltre alla poca merce in negozio, l'auto di 11 anni, la TV e poco altro vorrei proprio vedere che vanno a pignorare,
    Se parte il primo pignoramento, allora tanto vale coinvolgere anche gli altri creditori visto che comunque non potrei più riprendere a lavorare.

    Grazie.


  • User

    Oggi c'è una ulteriore novità.
    Il tizio in questione ha fatto bloccare il c/c con tanto di diffida alla banca.

    Non ho mai messo in discussione la leggittimità del credito, né intendo farlo ora, Nè obbligo la persona ad accettare un accordo, ma è legittimo questo suo modo di operare?
    Di fatto adesso ho le mani legate fino all'udienza (Marzo) non potendo ad esempio usare il POS. MI chiedo poi cosa succede per gli assegni ancora da incassare.
    Oltre tutto inutilmente visto che io ho un fido e sono perciò sotto zero, quindi non può mettere le mani su denaro che non c'è e da quel che ho capito eventuali incassi vanno prima a ripianare il debito bancario.

    Vorrei chiarire inoltre che la situazione si è venuta a deteriorare nell'ultimo anno per dei costi extra non previsti e soprattutto dopo l'intervento di Equitalia.
    Si trattava di concordare un piano di rientro come sto proponendo ad altri.

    Quindi riformulo la richiesta:

    • Le pur legittime aspirazione del creditore possono giungere ad iniziative che bloccano o limitano l'attività commerciale?
    • In caso di una disposizione del giudice a saldare tutti i fornitori (Stato, Banche, Creditori Commerciali, Creditori Personali, ecc.) qual'è la gerarchia delle priorità?

    Grazie ancora.


  • User

    Per favore, vi prego di una risposta.
    La banca mi ha respinto assegni nonostante li avessi emessi con la loro copertura e non so più cosa fare.
    Il creditore può bloccare l'attività come di fatto sta avvenendo?