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    Diritto di recesso tra provati

    Salve a tutti,
    recentemente ho postato un annuncio su un famoso sito apposito(Subito.it) di un televisore un po' datatato ma funzionante per un valore di 100 euro e prezzo trattabile.
    Vengo dopo non molto tempo contattato da un acquirente che senza chiedere informazioni particolari dice che sarebbe venuto a prenderlo. Ci incontriamo e acquista il televisore ricevendo uno sconto da parte mia di 20euro senza nemmeno provarlo.
    Il giorno seguente alla vendita vengo contattato nuovamente da quest'ultimo che afferma un malfunzionamento nel telecomando; rispondo che lo avevo provato prima di venderlo e che risultava funzionante e che in ogni caso ero dispiaciuto essendo io in buona fede e il tutto finisce lì. Fino al giorno ancora seguente quando vengo nuovamente contattato perchè a suo dire il televisore non riceveva i canali, cosa assolutamente falsa, e cercando di capire il problema, essendo tra l'altro mio ambito di studi, chiedo di sapere quanti canali riceve ma non ho risposta. Allora l'acquirente afferma di voler esercitare il diritto di recesso che a suo dire esiste da "normativa italiana" e permette all'acquirente di restituire il prodotto entro 7 giorni. Non avendo voglia di avere problemi particolari dico al venditore che accetto la restituzione previo però controllo che effettivamente non ci sia un funzionamento, ovvero lo prendo indietro se effettivcamente non funziona se no te lo tieni.
    A questo punto ricevo il messaggio che mi ha spinto a scrivere qui e che cito: "comunque noi lo riportiamo non perchè è rotto ma perchè abbiamo cambiato idea e vogliamo recedere dal contratto di vendita come secondo me è previsto dalla normativa poichè il televisore non è adatto al tipo di installazione che volevamo effettuare". Io adesso mi sento preso in giro poichè sono stato accusato di aver venduto un prodotto difettoso ed inoltre continua a citare questa fantomatica normativa.
    Chiedendo scusa per essere stato prolisso vi domando: esiste veramente una normativa/legge che impone al venditore privato di accettare il resto della merce visionata e per giunta funzionante?? E se questo personaggio volesse agire legalmente (cosa che eviterei accettando il televisore per evitare problemi) a cosa potrei ipoteticamente andare in contro??
    Vi ringrazio anticipatamente sperando che risolviate questo mio dubbio e che è divenuta più che altro una questione di principio che di denaro.


  • Moderatore

    Ciao EdoB,
    Il codice del consumo, che non si applica al vostro caso perché difetta dei requisiti soggettivi, prevede il diritto di recesso entro 14 giorni dall'acquisto. Se hai venduto come privato, come desumibile da quanto sopra scritto, puoi pure lasciargli il suo televisore, non potendo lui vantare alcun diritto di recesso.