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    Esistono i requisiti per truffa ed approvazione indebita?

    Buonasera a tutti, premetto che alla luce della situazione attuale so di essere stato un cogl... quindi per iniziare mi affibio subito questo aggettivo.
    La mia situazione è la seguente:
    Ho comprato una casa da ristrutturare per la cui ristrutturazione ho scelto un'impresa presentatami da una persona fidata (almeno credevo...).
    Ho chiesto sin da subito se, nel caso non mi fossero piaciuti dei materiali che mi avrebbe proposto da capitolato, potevo sceglierli io liberamente fuori dai fornitori della ditta e, comunque, passare attraverso la ditta per l'acquisto per poter usufruire delle detrazioni fiscali (quindi la ditta li comprava per poi rifatturarli a me) e mi fu risposto di si, che non c'era alcun problema.
    Come immaginavo, alcune cose non erano di mio gradimento e sono andato in giro in cerca di pavimenti, rivestimenti, piastrelle cucina, termosifoni, sanitari ecc ecc trovando tutto tra tre fornitori.
    Al momento della comunicazione alla ditta circa i materiali da acquistare e dove acquistarli, il titolare mi ha detto che andava bene ma che tuttavia quei fornitori avrebbero voluto i soldi subito e non un pagamento differito a 90 gg come i suoi fornitori.
    Mi ha quindi fatto i conti sulle differenze in eccedenza di quanto sarebbero costati da lui e il loro costo nei negozi da me scelti (perchè comunque il pavimento e tutte le altre cose erano presenti nel contratto) e mi ha chiesto i soldi pari a questa differenza.
    Inizialmente ho dato una prima parte che sarebbe dovuta essere necessaria per effettuare gli ordini versando gli anticipi.
    Dopo averlo tampinato parecchio per sapere se avesse effettuato gli ordini mi ha chiamato dicendomi che quei soldi gli erano serviti per salvare altre situazioni personali e mi ha chiesto se potevo versargli anche i restanti (quindi il totale dei materiali).
    Io avevo le mani legate perchè pensavo che se non glieli avessi versati lui non avrebbe proceduto con gli ordini ed allora accettai versandogli anche la differenza.
    Dopo averlo tampinato ancora vedevo che inventava sempre scuse e mi rimandava non di giorno in giorno ma di settimana in settimana fino a quando sono venuto a sapere che anche gli altri soldi sono andati a finire altrove e non dove dovevano andare.
    Sul contratto di appalto non era previsto che avessi dovuto versare dei soldi per materiali non presi da lui come non era specificato alcun versamento di queste cifre nello stato avanzamento lavori quindi, tali importi, esulano totalmente dal contratto di appalto.
    Mi sono talmente arrabbiato che, fortuna mia, ho preparato un documento dove stabilivo delle penali sui ritardi nella consegna dell'appartamento e, tra l'altro, anche che avevo versato questi soldi per i materiali e lui li ha usati per tutt'altro.
    Lui ha accettato e firmato questo documento senza batter ciglio dicendo che avevo ragione, ammettendo quindi il suo comportamento scorretto e, indirettamente, il fatto di avermi dapprima truffato chiedendomi soldi per uno scopo ben preciso, e poi essersene indebitamente appropriato disponendone a suo piacimento.
    In aggiunta a ciò c'è anche una registrazione di 40 minuti che ho effettuato in un incontro avuto con lui e con la presenza di altri due testimoni (l'architetto che me lo ha presentato e una persona di mia fiducia) nella quale riunione, oltre ad ammettere quanto sopra mi comunicava che si trovava in una situazione finanziaria critica e che ha dovuto usare i miei soldi (e chissà di quanti altri clienti penso io) per salvare alcuni beni immobili (il capannone dove mi trovavo in quel momento e dove aveva gli uffici e dove, tra l'altro, ha fatto un appartamento per la figlia) dalla banca con cui aveva il mutuo la sua società e che aveva un ultimatum prima dello sfratto esecutivo.
    Fatto sta che i lavori sono iniziati l'8 febbraio e dovevano terminare l'8 maggio ma, ad oggi, è riuscito a ritirare soltanto 30 mq di pavimento su uno dei 3 ordini mentre, per altri due ordini, neanche sono partiti mai gli acconti!
    E pensare che, vista la sua riluttanza all'inizio quando lo esortavo a recarsi presso questi negozi, sono andato io stesso ad effettuare i preventivi intestandoli poi alla ditta stessa e, per leroy merlin, ho addirittura fermato l'ordine versando 1 euro (l'unico che permetteva di fare ciò).
    In due mesi ha versato alla ceramica dove ho scelto il pavimento soltanto 500 euro e, considerando quanto ancora manca per finire la casa, credo che non me la ultimerà mai e nel frattempo io sto pagando mutuo e affitto!
    Visti i suoi continui rimandi, le promesse fatte di volta in volta e poi mai mantenute (l'ultima era che al ritorno dalle ferie che è stato il 3 agosto avrei trovato pavimento, battiscopa e bagno fatti cosa che, ovviamente, non è avvenuta trovando montato soltanto 30 mq di pavimento in quanto non aveva i soldi neanche per ritirarlo tutto.
    La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando mi ha detto che per il 16-17-18 agosto aveva allertato il posatore per continuare la posa del pavimento dato che era sicuro di ritirare il resto.
    Alla luce di questi fatti chiedo se, innanzitutto, sussistono i requisiti per una denuncia per truffa ed appropriazione indebita dato che, ormai dovrò, anche fargli causa per quanto non fatto a livello contrattuale ed i soldi da me versati, per il cui recupero la vedo alquanto problematica.
    Vorrei fargli quanto più male possibile con qualcosa che andrebbe sul penale a livello personale dato che i contatti con quella ditta li ho sempre avuti con questa persona.
    Chiedo inoltre, in caso ci siano i requisiti, quali siano le condanne possibili presupponendo che in galera non ci va nessuno di questi farabutti, almeno se a condanna avvenuta sarà costretto a non esercitare più impresa ne lui ne suoi affini fino a qualche grado di parentela, lo vorrei ROVINARE QUESTO BASTARDO.
    Come ripeto ho il documento da lui firmato, due testimoni e una registrazione.
    Ora dovrò cambiare ditta, affrontare spese per le quali ho già dato soldi a questa impresa e ad affrontare una causa contro una srl che equivale a dire contro un muro, dato che non otterrò nulla.
    Grazie.


  • User Attivo

    Sì, contatta un Avvocato e procedi alla messa in mora ed eventualmente se l'avvocato lo ritiene opportuno procedete con una denuncia penale.