• User Newbie

    Patto di non concorrenza validità illegittimità a.. Help me rischio di perdere lavoro

    Quests mio topic l'ho inviato ieri ma penso di averlo pubblicato in una sezione del forum errata.
    Ripropongo dove più corretto e scusate errore.

    buonasera a tutti stimati professionisti
    avrei questa questione da sottoporvi in riferimento ad un patto di concorrenza che vi descrivo.

    ho lavorato per una azienda come tecnico commerciale nel settore chimico, la mia RAL prevista ai tempi dell'assunzione era di 47.000 ? + benefits o strumenti di lavoro ( autovettura, carta di credito per le spese, pc laptop ).
    in parallelo l'azienda al fine dell'assunzione mi ha fatto firmare un patto di non concorrenza retribuito in busta paga con la voce indennità art. 2125 pari a ? 100 lorde.

    la lettera di patto era molto basilare in cui veniva riportato solo:
    l'azienda xxxxx si impegna a retribuire la somma di 100 ? mensili per 13 mensilità al sig nicolagiardi a titolo di patto di non concorrenza, per anni xx, il dipendente si impegna a non prestare opera in aziende concorrenti, in caso contrario dovrà risarcire la somma di ? 100 per ogni mese di anzianità di servizio da versare al sig. xxxx responsabile commerciale.
    dopo cessazione di rapporto di lavoro ho lavorato fuori dal settore per un anno e mezzo dopo di ché sono rientrato per un azienda che è concorrente.

    qui nasce il problema, la vecchia azienda chiama il mio attuale datore di lavoro ( titolare ), per chiedere la mia effettiva presenza che non viene smentita in quanto non era un mistero, il vecchio datore di lavoro riferisce all'attuale MA SAPETE CHE IL SIGNORE HA UN PATTO DI NON CONCORRENZA DI TRE ANNI CON NOI??? , qui scopro che il mio patto era di 3 anni e non di 1 come pensavo e mi ricordavo in quanto la lettera non ricordo di averla ricevuta in copia o se ricevuta smarrita.

    a questo punto rischio anche il mio attuale posto di lavoro, come mi posso comportare?? sottinteso che il comportamento avuto dal vecchio datore di lavoro ha il puro scopo di mettermi in difficoltà e farmi perdere il lavoro....

    il mio patto di non concorrenza come posso ritenerlo? nullo per inadeguatezza congrua della parte riconosciuta? nullo perchè riportava un territorio esteso come tutta italia?
    o non so datemi una mano su come procedere e come mi devo comportare in quanto sono in seria difficoltà, ho già sentito 2 legali ma ognuno mi ha dato spiegazioni differenti...

    i signori possono scrivere ufficialmente sia a me che alla azienda per cui lavoro per obbligarli a recidere il contratto??

    please help me*

    nicolagiard


  • User Attivo

    ciao,

    dal tuo racconto non è chiaro se tu stia ancora ricevendo i 100 euro mensili a titolo di patto di non concorrenza. Controlla bene questo "cavillo" poichè dovrebbe essere questo il punto critico: il vecchio datore deve necessariamente pagarti quella somma (o magari averteli pagati anticipatamente al momento del termine del rapporto di lavoro), altrimenti qualunque patto sottoscritto non ha più validità. Non sono esperto di queste materia tuttavia, per cui informati meglio.

    Capisco che i 100 euro erano inseriti nella busta paga, e questo ti vincolava al fatto che mentre lavoravi per loro non potevi lavorare per un concorrente. Ma dopo il termine del rapporto di lavoro i restanti 100 euro per le mensilità residue?

    Comunque puoi partire da questa questa semplice verifica controllando il tuo conto bancario, o se ti paga in contanti verificando l'esistenza delle ricevute che vi dovreste scambiare al momento del pagamento.
    ... In questo modo anche se non hai il documento sottoscritto potrai dimostrare di essere nel torto o aver ragione, sia al nuovo datore sia al vecchio. Nel caso in cui il tuo vecchio datore sostenga che il patto abbia durata di 3 anni, potrai rispondere che non avendo più ricevuto la somma pattuita hai ritenuto decaduto il patto sottoscritto in precedenza, qualunque fosse la sua durata, ritenendoti libero di lavorare con altre aziende...

    Facci sapere gli sviluppi...

    ciao


  • http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-legale/254643-validita-patto-di-non-concorrenza-help-me-disperato-rischio-di-perdere-lavoro.html

    No, a quanto pare i 100 euro erano mensili DURANTE il vecchio rapporto di lavoro.

    Continuo a ribadire che tutto quello che rischia siano un 18 mesi (un anno e mezzo) di indennità da restituire.

    Questo nella peggiore delle ipotesi, salvo una tua richiesta di danni per il contatto diretto con il tuo attuale datore di lavoro nell'ipotesi che questi si verifichino.

    Insisto nel consigliare di rivolgersi ad un legale esperto in cause di lavoro ... una sua poco costosa diffida potrebbe valere anche una rinuncia a chiedere indietro la quota di indennità.


  • User Newbie

    Buonasera a tutti
    Riassumendo i 100 ? mensili hanno cessato di elargili quando è cessato il rapporto di lavoro quindi non ho più ricevuto nulla
    Come devo considerare la questione ?
    Sono già stato da un avvocato lavorata ma sembrerebbe che non ci sia na legislazione molto chiara
    Anche lei dovrà cercare nella giurisudenza la questione del compenso congruo in quanto non si capisce molto bene questo aspetto.
    Quindi vorrebbe dire che la mia attività di lavoro dovrebbe cessare perché i signori mi hanno compensato per un valore circa di 6000 euro totali
    Mi sembra pazzesco..


  • Cerchiamo di farla corta.

    1. il comportamento dell'ex datore di lavoro è grave e non ammissibile (contattare direttamente il nuovo)
    2. la pretesa di farti lasciare il lavoro attuale è ridicola.
    3. al massimo possono pretendere l'indennità in restituzione (secondo me solo una parte)
      In conclusione ci sono le premesse per una bella diffida (conseguenza dei punti 1) e 2) ) da far redarre da un legale "aggressivo" in cui si minacciano sfracelli e si offre di chiudere il tutto con loro rinuncia a chiedere alcunché ove offrite come segno di buona volontà ... diciamo mille euro.

  • User Attivo

    sono d'accordo con criceto,
    la peggiore delle ipotesi è - come da contratto - quella di dover restituire l'indennità percepita.
    Certamente il vecchio datore non può pretendere che il nuovo receda dal contratto con nicolagiardi.

    In alternativa al rivolgersi ad un legale (costoso), puoi provare a chiedere a qualche CAF, oppure inviare una diffida scritta di tuo pugno via pec.

    ciao


  • Bannato User

    artikel bagus