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    ex convivente con uso a termine di casa di mia proprietà non vuole più andarsene

    Salve a tutti.Nel 2008 ho acquistato al 50% col mio compagno di allora un appartamento. Senza entrare nel dettaglio, questa persona ha ben presto smesso di pagare la sua quota di mutuo e di spese, e si è anche permessa di sottrarmi parecchi soldi dal mio conto personale. Nel 2013 gli ho comunicato la decisione di rompere definitivamente, ma questa persona si è dimostrata pericolosa e violenta sia verbalmente che fisicamente, tanto che ad andarmene dalla casa sono stata io (continuando a pagare il mutuo).

    Ho intrapreso le vie legali per rientrare in possesso della casa, ma sono nel Novembre 2017, a fronte di una interminabile mediazione in tribunale, l?ex convivente ha firmato un atto notarile per il quale mi cedeva la ?sua? metà in cambio della mia rinuncia su qualsiasi pretesa per tutti i soldi (tra prestiti, furti e tutti gli anni in cui s?è goduto la casa senza pagare un centesimo) che mi doveva e previo ritiro di tutte le denunce che nel frattempo si erano accumulate. Per farlo firmare, abbiamo dovuto includere una clausola che gli permetteva di rimanere nella casa entro e non oltre il 30 Aprile 2018.

    Ora è emerso che la persona in questione NON ha intenzione di lasciare la casa, nonostante gli accordi (una mediazione del tribunale e un atto notarile). Anzi, da una parte ritiene che il non aver ancora trovato un altro alloggio di suo gradimento sia sufficiente per auto-concedersi una proroga, dall?altra pretende che io accetti una sua proposta di subentrare come affittuario (che ovviamente non ho la minima intenzione di accettare). Mi sono presentata con un potenziale affittuario, e alla richiesta di questo di una conferma che l?appartamento sarebbe stato libero nei termini concordati, l?ex ha risposto ?io non garantisco nulla, parli col mio avvocato?.

    Sono al sesto mese di gravidanza (nel frattempo, mi sono rifatta una vita con una persona decisamente migliore) e vorrei finalmente poter trasformare quella casa in una fonte di reddito anziché un salasso a vuoto (dal 2008 ad oggi ho sempre regolarmente pagato il mutuo di quella casa E un affitto per garantire anche a me stessa un tetto sulla testa).

    Se capisco bene, se il 2 Maggio effettuassi le volture delle utenze e le chiudessi, o se cambiassi la serratura della casa, passerei addirittura dalla parte del torto. Il mio avvocato ha contattato il suo minacciando che, venendo meno l?impegno di lasciare la casa entro il 30 Aprile salterebbe l?impegno alla rinuncia dei crediti da parte mia? ma questo vorrebbe dire inficiare la validità dell?atto notarile? (ci son voluti ANNI e non pochi soldi per ottenerlo!)

    E? possibile che io non sia tutelata in nulla?