• User Newbie

    Vendita casa andata male - venditore non firma il rogito

    Salve a tutti,

    Vi spiego come sono andati i fatti:

    A settembre dell'anno scorso trovo da un agenzia imoimmobili un appartamento che mi piace e decido di comprare, vengo informato che su questo appartamento c'è un fondo patrimoniale intestato ai figli minorenni ( il più piccolo di 11 anni), e che quindi bisogna eliminarlo.

    Inoltre l'usufruttuario è una zia di 85 che ha residenza in un altra città, che però va e viene, e quando è in zona dorme in quell'appatapparta.

    La cosa non mi ha insospettito inizialmente perché all'atto del compromesso la signora ci ha parlato della sua famiglia e di voler ritornare dal marito che abita nella loro casa.

    Comunque nel compromesso viene sottoscritto che rinuncia all'usufrutto e mi venga dato nel momento della firma del compromesso la possibilita di abitare immediatamente l'appartamento (infatti mi vengono consegnate le chiavi, ma che non ho mai potuto fare poche presente la signora) e che il tutto ha validità nel caso in cui la banca mi conceda il mutuo è che il fondo venga risolto ( cancellato o spostato), e do una caparra confermatoria di 30.000? su un prezzo concordato di 160.000, il notaio ci mette come data ultima 31 dicembre come termine*essenziale.

    Il proprietario avendo una seconda casa al piano superiore a quella di vendita decide di spostare il fondo sulla seconda.

    Il mese di Dicembre il notaio ci chiama e ci dice che il giudice ha dato l'ok per la vendita e che è possibile fare il rogito, quindi fissiamo una data per il 19/12.

    Arrivato il giorno il proprietario mi chiama dicendo che la signora non si era sentita bene e che è stata portata nella notte al pronto soccorso, io visto il tempo e i soldi investiti decido di inviargli una diffida tramite avvocato per fargli fissare una data, loro fissano la seconda data il 04/01 alla quale neanche di presentano, con il notaio riusciamo a parlare con la signora la quale chiede altri 15 giorni per svuotare l'appartamento. Intanto invio un ad entrambi un altra lettera di diffida dove*indico la data del 19/01 ultima per la stipula dell'atto.
    Fatto sta che da quella data ne io ne il notaio tanto meno l'agenzia sono riusciti a contattare queste persone, quindi sono andato avanti legalmente e sto aspettando che la legge faccia il suo corso sperando che si risolva presto.
    Dopo un po' di tempo sono riuscito a parlare con il fratello del proprietario il quale mi ha detto che la zia ha deciso di rimanere in quella casa poiché il marito, nella frattempo, era venuto a mancare e che quindi non aveva intenzione di ritornare a casa sua.
    Secondo voi, in quanto tempo si può risolvere?
    Il mio avvocato mi ha detto che è una causa vinta e mi ha consigliato di denunciarli anche per truffa, dopo aver avuto esito favore dalla prima causa.

    Vorrei sapere se posso fare altro o se avete consigli da darmi.

    Grazie


  • "Causa vinta" ... dipende da che cosa si chiede ...
    do una caparra confermatoria di 30.000?
    Secondo me (opinione personale si intende) tutto quello che si può pretendere è la restituzione raddoppiata, ovvero 60.000 euro.


  • User Newbie

    Che è quello che vorrei, ma se la persona non può, o non vuole, restituire i soldi in questo caso i 60.000, sarò costretto ad andare in affitto, potrei far valere l'affitto come danno subito?


  • User Attivo

    Anche secondo me, che non sono avvocato, è una causa già vinta in partenza. Hai fatto tutto secondo le regole, hai le carte a posto, è tutto controbollato dal notaio.
    Cerca di capire se si può arrivare ad un accordo, principalmente per risparmiare tempo e soldi. Altrimenti la denuncia per truffa aggravata dall'ingente danno patrimoniale non gliela leva nessuno. Direi che il primo passo è proprio quello di spedire una diffida da parte del tuo avvocato sottolineando le pesanti conseguenze penali a cui vanno incontro se non vengono immediatamente a più miti consigli. Se questo approccio morbido dovesse fallire, sarà cura del tuo avvocato presentare alla Procura una denuncia dettagliata; visto l'ingente danno che hai subito, non ci sono dubbi che il PM assegnatario procederà a tutelarti.


  • User

    @criceto said:

    do una caparra confermatoria di 30.000€
    ... tutto quello che si può pretendere è la restituzione raddoppiata, ovvero 60.000 euro.

    Sarei curioso di sapere perché, ma proprio a titolo di curiosità.
    40 anni fa mi trovai in una situazione del genere versai un importo come caparra confirmatoria.
    Prima di arrivare al rogito saltarono fuori mille problemi e chiesi di annullare il contratto, ma i soldi se li sono tenuti.
    Il mio legale mi disse che confirmatoria non voleva dire "caparra con la firma" (beata la mia ignoranza), ma che questa era confermata sempre e comunque.
    Quindi... ciccia!


  • User Newbie

    Quindi una persona che possiede una casa può a proprio piacimento fare quello che vuole e rimanere impunito?
    Mi sa che il tuo legale tanto bravo non era.


  • @Arbok said:

    Sarei curioso di sapere perché, ma proprio a titolo di curiosità.
    40 anni fa mi trovai in una situazione del genere versai un importo come caparra confirmatoria.
    Prima di arrivare al rogito saltarono fuori mille problemi e chiesi di annullare il contratto, ma i soldi se li sono tenuti.
    Il mio legale mi disse che confirmatoria non voleva dire "caparra con la firma" (beata la mia ignoranza), ma che questa era confermata sempre e comunque.
    Quindi... ciccia!

    Vedere quì: https://www.studiocataldi.it/guide_legali/contratto/caparra-confirmatoria.asp

    Nel tuo caso é chi ha versato la caparra che non ha dato seguito all'obbligazione, quindi la caparra é perduta.
    Nel caso citato nel post invece é la parte venditirice che si é "tirata indietro" quindi la caparra deve essere restituita doppia.


  • User Attivo

    @Manu8911 said:

    Quindi una persona che possiede una casa può a proprio piacimento fare quello che vuole e rimanere impunito?
    Mi sa che il tuo legale tanto bravo non era.

    No, no, sono casi diversi. Tu fidati con serenità del tuo legale.
    Ti ripeto, ciò che hai scritto configura tranquillamente il reato di truffa aggravata dall'ingente danno economico, fattispecie di reato che è procedibile di ufficio (cioè anche volendo una volta che fai la denuncia non si potrà più tornare indietro, il processo andrà avanti), e la prova contro il reo appare decisamente schiacciante, addirittura con il sigillo del notaio. Scatta la reclusione, eh, se chi ti ha combinato questo giochetto si è già giocato in passato la condizionale finisce dentro. Appunto per questo io come primo tentativo farei presenti le conseguenze penali e vedrei se non mollano il maltolto.