• User Newbie

    prestanome

    Buonasera a tutti. Vorrei chiedere un consiglio riguardo la mia situazione. Nel 2008, mio padre 55enne, a seguito della perdita del lavoro, mi ha chiesto di aiutarlo ad aprire una ditta autonoma a nome mio perché in passato aveva avuto problemi con una ditta che fallì. Mi assicurò che sarebbe stato sempre ligio nel versamento delle tasse proprio perché era tutto intestato a me. Io avevo 24 anni e studiavo e lavoravo in una città diversa. Accettai perché mi sembrava l'unico modo per aiutarlo. Periodicamente chiedevo come andava l'attività e mi rispondeva che era tutto a posto e le tasse erano pagate correttamente, a volte mi diceva che il lavoro calava ma tutto rientrava poi nei parametri ristabilendosi. Gli chiedevo ogni settimana se era tutto a posto e mi tranquillizzava dicendomi di si. Stupidamente io non ho mai controllato perché mi fidavo di mio padre. Mai avrei potuto immaginare quanto stava avvenendo. Dopo 8 anni arriva al mio datore di lavoro una lettera dove equitalia avverte che mi avrebbero pignorato parte di stipendio per risanare i debiti. Scoprì così, affidandomi ad un commercialista, che non aveva mai pagato in 8 anni una sola rata di inps Inail e irpef per un totale di 56.000 euro. Lo interpellai e sembrò cadere dalle nuvole, dicendo che era il commercialista che faceva tutto e gli aveva sempre detto di non pagare perche' gia' il mio datore di lavoro versava le tasse. Il commercialista mi h risposto solo ad un paio di e-mail, poi si e' sempre fatto negare al telefono e alle altre e-mail. Inoltre in banca - dato che aveva la delega- aveva sottoscritto fidi per 20.000 euro a nome mio ed erano ancora in essere. Nel giro di una settimana chiusi la ditta.( Lui ne aprì subito un'altra a nome suo questa volta, con un nuovo conto dove i creditori potevano fare i pagamenti). Tramite il mio commercialista gli feci firmare un documento dove dichiarava quanto sopra e si impegnava a versare mensilmente una quota per sanare il debito. Mio padre ha versato una sola volta del denaro dopo mesi di insistenza e poi è sparito nel nulla, dicendomi che non aveva soldi. Invece fattura e lavora a quanto so. Inoltre non e' stata fatta la denuncia dei redditi inerente all'anno 2016 - ditta chiusa a novembre 2016- perche' il commercialista mi ha detto che mio padre non gli ha dato fatture e mio padre ha cambiato telefono e non risponde alle e'mail. Ovviamente moralmente sono a terra perché mio padre si è approfittato di me truffandomi. A me rimane questo enorme debito da pagare e mi chiedevo se potevo fare qualcosa legalmente. Grazie per l'attenzione e a chi mi potrà rispondere.


  • User Attivo

    Purtroppo l'unica strada sarebbe un'azione legale contro Suo padre , ammesso che abbia un patrimonio sul quale soddisfarsi


  • User Newbie

    Buonasera,la ringrazio per la risposta. Purtroppo lui non ha patrimoni, di questo ne sono abbastanza certa. Sicuramente ha aperto un'altra ditta che fattura, pero' credo proprio che il capannone dove lavora sia in affitto, come la casa dove vive. Il problema è che equitalia giustamente, vuole da me questi soldi, ma io prendo 600 euro al mese perche' sono una stagista ...e non ho nemmeno una macchina o altro da poter vendere per pagare qualche rata e non essere perseguitata costantemente. Speravo solo che facendo causa e dimostrando che ero estranea alla quasi totalità dei fatti, dato che non mi hanno mai fatto firmare una dichiarazione dei redditi e non o mai visto una fattura emessa e ricevuta, il debito potesse essere disposto a nome suo. Però mi sembra di capire che non ci sono vie di uscita. Ringrazio comunque tutti per l'attenzione.