• User Newbie

    Remissione di querela dopo 5 anni

    Buongiorno, ho una semplice domanda. Sono stato querelato sia io che mio fratello 5 anni fa per una presunta truffa 640cp ai danni di una persona che aveva pagato 80 euro sulla postepay intestata a mio fratello per un acquisto su Kijiji. Io ero indagato solo per un numero di cellulare con cui la persona offesa avrebbe interloquito tramite WhatsApp quindi mai sentito a voce. Il numero era a me intestato ma non sapevo della sua esistenza. La postepay di mio fratello era in cassaforte, non utilizzata, e a quanto si apprese nel tempo con le indagini la carta fu clonata.
    Ora il 18 ottobre 2018 è prevista una terza udienza e in tutti questi anni tra interrogatori e avvocato sia io che mio fratello abbiamo speso molti soldi. Il giudice aveva richiesto l'interrogatorio al teste nella prima udienza che, in data 13 luglio, ha rimesso la querela, probabilmente stava iniziando a spendere ben oltre gli 80 euro e dopo 5 anni si sarà fatto due conti.
    Io ho accettato ieri, insieme al mio avvocato, la remissione di querela aggiungendo che ero completamente estraneo ai fatti. Mio fratello ci deve passare prossima settimana ma questa storia non gli va bene. Tra spese avvocato, io e lui, sono state spese oltre 3000 euro a fronte di una truffa di 80 euro. La persona offesa avrà speso probabilmente 300 euro tra viaggio andata e ritorno nelle due udienze precedenti (ipotizzo) perché nella seconda udienza il giudice e il mio avvocato non erano disponibili per problemi di salute.
    Siccome sappiamo di essere innocenti in questa storia e la persona ci ha querelati per solo 80 euro, possibile che non di può chiedere il danno morale? Diffamatorio? Niente? Lui se non accetta la remissione di querela in qualche modo obblighiamo la persona che l'ha querelato a farlo continuare nel processo e quindi ad obbligarlo a presentarsi per l'interrogatorio? Ormai è diventata, per mio fratello, una questione di principio e vuole andare fino in fondo. Grazie mille.


  • User Attivo

    Avendo accettato la remissione di querela, lei è fuori dal processo penale e non può più rientrarvi. Accettando la remissione, lei ha accettato che un giudice non decidesse se è innocente o colpevole nel merito, ma che la dichiarasse non punibile a prescindere. Il reato a suo carico è estinto per intervenuta rituale accettazione della remissione di querela e non ha più nulla da chiedere, anzi se non è specificato diversamente le spese del procedimento (poche decine di euro) sono ancora a suo carico.
    Si può chiedere la rifusione delle spese legali solo se si viene assolti con sentenza definitiva sul merito, e il danno morale solo se il giudice ravvisa "colpa grave" nel querelante.

    Ma mi permetta di dirle che ciononostante lei ha fatto la scelta migliore. Inutile continuare ad avvelenarsi la vita per avere una rivalsa... 1.500 euro (immagino abbiate fatto a metà con suo fratello) sono un piccolo patrimonio ma secondo me non valgono altri anni di odissea giudiziaria che non si sa mai come possa finire, eccetera, altre spese, altre carte, altri interrogatori, eccetera, con la prescrizione che incombe (avreste dovuto rifiutare pure quella) e i giudici chiaramente intenzionati a non fare questo processo.

    Ad ogni modo per lei la storia è finita, si dimentichi di questa disavventura, ci metta una pietra sopra e vada avanti serenamente con la sua vita.
    PS: Non sono un legale, se ha domande si rivolga al suo avvocato che l'ha seguita finora.