• User

    Mediazione assistita con tutti i punti ma senza sottoscrizione finale dal notaio

    *Tratto da un sito fondazione italiana notariato:

    """**Quello che allora inevitabilmente accade nella realtà è che il mediatore e gli avvocati, raggiunto in prospettiva un accordo di massima, ne sospendano la formalizzazione e si limitino a verbalizzare un rinvio della procedura ad un successivo incontro finale. L?incontro finale sarà fissato in tempo utile per consentire al notaio la sua istruttoria.****All?incontro finale, che potrà svolgersi presso l?organismo di mediazione, ma anche con l?accordo delle parti nello studio del notaio, parteciperanno in qualità di comparenti tutti i soggetti della mediazione (mediatore, parti e avvocati) in quanto la procedura è ancora in corso. In tale sede, il notaio riceverà o autenticherà l?atto unico (verbale e accordo).**Le controindicazioni del ricorso a questa prassi sono da ritrovarsi essenzialmente nel rischio che le parti, nel tempo che trascorre tra l?incontro in cui hanno raggiunto ma non formalizzato l?accordo e l?appuntamento successivo con il notaio, cambino idea e, in tutto o in parte, revochino o modifichino il loro consenso. **Tanto più che l?accordo rinviato, non formalizzato e non sottoscritto, non ha alcun carattere di giuridica obbligatorietà e non è certamente coercibile.****Il rischio è purtroppo molto concreto. L?accordo di mediazione emerge infatti da una lunga controversia e in un clima molto difficile, e basta poco per perdere i buoni risultati raggiunti. È per tali ragioni che nella mia esperienza non solo di notaio, ma soprattutto di mediatore, ho maturato una notevole diffidenza per ogni tipo di rinvio della procedura di mediazione, in quanto spesso portatore di ripensamenti, nuove obiezioni e regressi nelle trattative. Credo che ciò valga anche per il rinvio *in limine *dell?accordo, in attesa dell?intervento notarile."""
    *

    Se va tutto bene tra una settimana devo formalizzare dal notaio due verbali di una mediazione per servitù di passaggio, che sono stati firmati da avvocati, tecnici, mediatore e dalle parti. Quello che mi chiedo è: se i miei avversari cambiano idea, questi verbali dove oramai l'accordo è stato raggiunto, ma non sottoscritto e formalizzato dal notaio, avrebbero una qualche utilità per essere fatti valere dal giudice, se non come titolo esecutivo, almeno come fossero una scrittura privata con normale processo?

    Sono molto in anzia per questo.

    Grazie


  • User Attivo

    Servirebbero maggiori dettagli, qual è l'oggetto della controversia che verte sulla servitù di passaggio (di cosa?)?


  • User

    Grazie BH

    Diritti reali tra due fondi e servitù passive, con divisione di fatto di due proprietà confinanti, connesse tra loro per lo sfruttamento di tali servitù
    :
    i vicini mi devono pagare dei soldi per i diritti reali (molto maggiori dei loro), che il mio fondo va a perdere sul loro (vanno annullati con questo atto notarile), ed entrambe le parti spostano nelle rispettive proprietà varie servitù passive come acqua luce e gas. E' stato anche già verbalizzato come ripartire le spese, quanti soldi e quando me li dovranno dare, ed anche accettato il preventivo del notaio da ambo le parti, del quale si attende solo l'ok definitivo per sottoscrivere e formalizzare.

    Il tutto è scritto molto chiaramente nei tre verbali, che contengono le firme di tutti (avvocati, parti, mediatore, tecnici), ma c'è scritto che la sottoscrizione è rimandata a data da fissare con il notaio con una data di massima indicata, che però può variare per indisponibilità del notaio.

    Abbiamo già ambo le parti, sostenuto dei costi per questioni catastali e di frazionamento da ricalcolare, per far eseguire questa formalizzazione.

    Il problema per me, ed anche il fatto positivo, è che la parte istante (che ha fatto un grande passo falso, con dichiarazioni assurde, per questo ha accettato la nostra proposta di pagarci), se venissero eseguite alcune opere, modificando lo stato di fatto, potrebbe anche non avere più interesse a formalizzare, pensando che gli basti modificare lo stato di fatto, per raggiungere il loro scopo, senza formalizzare e sottoscrivere, continuando loro ad entrare nella mia proprietà, ma perdendo io la possibilità materiale di entrare nella loro, pur avendo ancora diritti scritti a rogito.

    Sono molto imprudenti, ed in passato hanno già commesso ben due volte errori madornali di questo tipo (ma mai avendo firmato degli accordi come stavolta), lasciando di botto le trattative, e facendo poi come gli pareva.

    Una volta hanno abbandonato con tencici (geometri), e fatto un passo falso che gli è costato una multa per abuso edilizio, ed un'altra hanno abbandonato una trattativa con avvocati, citandoci appunto in giudizio, ma commettendo il passo falso di cui parlavo nelle loro dichiarazioni mendaci, dato che volevano rendere insussistente la nostra servitù di passaggio, per impossibilità di uso, cosa da me, dimostrata essere falsa, prima ancora che iniziasse il processo civile: credevano con delle minacce di spaventarmi, e di farci subire passivamente il processo, senza io usare e provare l'uso della mia servitù.

    Posso appunto farmi valere almeno con un normale processo, se riprovano a rifare lo stesso gioco anche stavolta?