• User Newbie

    Aggressione a persona anziana

    Salve a tutti! Avrei bisogno di un vostro parere perchè sono molto preoccupata per mia madre: ha quasi 90 anni ed è stata aggredita fisicamente dalla vicina *quarantenne * che abita nell'appartamento del piano sottostante (sono anni che la tizia si lamenta per questioni condominiali futili e spesso inesistenti). In passato ho cercato di parlarle con calma ma impossibile, odia mia madre e non ha il minimo senso della tolleranza.
    Circa un mese fa ha passato il segno, attirando mia madre al suo piano e aggredendola (schiaffi, calci, pugni), stando bene attenta a non lasciare troppi segni, infatti mia madre ha riportato solo un'escoriazione al polso e un livido alla schiena (tutto refertato al P.S. con prognosi di 5 giorni) oltrechè naturalmente essere rimasta terrorizzata e agitata per giorni.
    Purtroppo non c'erano testimoni apparentemente, però qualcuno ha chiamato la polizia quindi è possibile che qualcosa abbia visto.
    La "tizia" ha avuto il coraggio di avvertire l'amministratore dicendo che è lei ad essere stata aggredita da mia madre.
    Io dopo averci pensato parecchio, ho ingaggiato un legale per presentare querela per aggressione, temo che la vicina ci riprovi, visto che ogni tanto continua a indirizzare urla contro mia madre mettendola in uno stato d'agitazione continua.
    Ora il mio dubbio è: ho fatto bene? Una querela può servire a tutelare una persona anziana, considerando che la vicina non è esattamente una persona equilibrata? Sono molto preoccupata...


  • User Attivo

    Certamente, ha fatto benissimo. Lei ha già un legale, che sta pagando immagino per tutelare il caso di sua madre, per questo eventuali domande su ulteriori azioni da intraprendere a difesa di sua madre vanno poste a lui: l'avvocato conosce la situazione molto meglio di chiunque altro, soprattutto di chi sta su Internet, e sa se è il caso di proporre nuovi elementi agli inquirenti. Da ciò che scrive, oltre all'aggressione si potrebbe configurare anche un caso di stalking (atti persecutori). La particolare vulnerabilità che consegue dall'età di sua madre è una aggravante a carico della signora del piano di sotto. Chieda all'avvocato se è il caso, e come, di cominciare a registrare le urla di questa signora, prove ovviamente inoppugnabili della persecuzione.

    In bocca al lupo e mi raccomando si affidi all'avvocato, nulla di ciò che legge o sente altrove può sostituirne l'azione.


  • User Newbie

    Grazie mille per la cortese risposta! In effetti l'avvocato mi aveva anche accennato alla possibilità di aggiungere anche l'accusa di stalking ma dice che per ora sarebbe meglio non farlo per evitare possibili ripercussioni negative a carico di mia madre da parte della vicina, data l'imprevedibilità caratteriale di quest'ultima.
    L'avvocato mi dice anche che non si sa quanto avanti possano andare querele di questo tipo, non essendo sicuri di poter contare su testimoni... Io non vorrei sottoporre mia madre, oltretutto, a coinvolgimenti emotivi lunghi ed estenuanti per lei...


  • User Attivo

    Purtroppo i procedimenti penali, in Italia, possono durare anche molti anni. Procure e tribunali sono sepolti da fascicoli arretrati e quelli nuovi che si aggiungono vengono smaltiti a ritmi frustranti per il cittadino. Perfino casi apparentemente "semplici" vengono affrontati con una lentezza disarmante, con gli atti d'indagine prima e le udienze poi svolti su intervalli di molti mesi l'uno dall'altro.

    Comprendo benissimo l'esigenza di proteggere la sua anziana madre dallo shock di una indagine o di un processo o, peggio, dalla reazione dell'indagata quando scoprisse a suo carico un'accusa gravissima come lo stalking (che può portarla alla reclusione se non intervengono circostanze attenuanti o sconti di rito); vede come l'avvocato, con la sua sensibilità umana oltre che preparazione professionale, è il più adatto a gestire questa situazione. Si rivolga a lui con fiducia. Se però le intemperanze della signora dovessero diventare intollerabili, allora è il caso di intervenire con forza per assicurarsi che la signora sia neutralizzata nella sua capacità di infliggere ansia e sofferenza a sua madre novantenne, tramite una denuncia più grave. Tutto ciò, però, dev'essere gestito necessariamente dal legale, come le dicevo.