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    Preliminare nuda proprieta' e morte del venditore prima del rogito

    A dicembre 2018 ho Fatto un preliminare per la nuda proprietà di un'appartamento con le figlie della proprietaria (che hanno la procura a vendere) ma la venditrice è venuta a mancare a febbraio di quest'anno, prima di concludere il rogito. Nel preliminare abbiamo anche inserito la clausola che se la morte della venditrice fosse avvenuta prima del rogito (cosa che è avvenuta), il bene sarebbe stato lo stesso trasferito al sottoscritto agli stessi termini del preliminare. A questo punto le eredi affermano che è venuto meno l'oggetto del contratto, quindi è nullo, basandosi anche sulle sentenze di cassazione n, 14807 del 7 giugno 2018, che richiama un'altra (15906/2016) ma leggendo io le sentenze mi sembra un caso diverso, cioè in cui le eredi non erano state coinvolte nella vendita. In sostanza dicono che non è più possibile la vendita perché è cambiato l'oggetto. Secondo un altro parere inoltre, quella clausola non è possibile farla valere in quanto il bene si trasferisce solo per successione. Cosa ne pensate di questo curioso caso?


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    Ho trovato le altre due massime che vanno in senso contrario
    Con riguardo ad un contratto preliminare di vendita, che abbia ad oggetto la nuda proprietà di un immobile, con riserva dell'usufrutto al promittente venditore, la morte di detto contraente intervenuta dopo la pronuncia, in primo grado, di sentenza costitutiva a norma dell'art. 2932 c.c. non comporta ostacolo alla conferma della sentenza medesima nel giudizio di gravame e nei confronti degli eredi del promittente venditore, in quanto non configura una situazione di sopravvenuta impossibilità di adempimento del detto preliminare, ma comporta soltanto l'automatica variante del trasferimento della piena proprietà del bene.

    Cassazione civile, sez. II, 10/12/1993, n. 12155
    Severino c. Cosco
    Riv. giur. edilizia 1994, I, 493
    Giust. civ. 1994, I,2931 (nota VENDITTI)
    Giur. it. 1994, I, 1,1502 (nota PICARDI)
    Giust. civ. Mass. 1993, fasc. 12

    Vita not. 1994, 1327

    Con riguardo ad un contratto preliminare di vendita, che abbia ad oggetto la nuda proprietà di un immobile, con riserva dell'usufrutto al promittente venditore, la morte di detto contraente intervenuta prima della stipulazione del contratto definitivo, non preclude al promittente compratore tale stipulazione con gli eredi del promittente venditore e, in mancanza della prestazione del consenso da parte di questi ultimi di ottenere la pronuncia della sentenza costitutiva a norma dell'art. 2932 c.c., non derivandone al riguardo alcuna impossibilità con riferimento alle pattuizioni del preliminare, salva l'automatica variante del trasferimento della piena proprietà all'acquirente.

    Cassazione civile, sez. II, 09/06/1990, n. 5616
    Giusto c. Scrofani