• User Newbie

    Mamma che si fa raggirare

    Buongiorno a tutti, e grazie in anticipo per il tempo che dedicherete nelle risposte.

    Mia madre è facilmente "manipolabile", nel senso che essendo molto buona si fa mettere di mezzo facilmente sentendosi a volte in colpa o in debito con persone a cui in realtà non dovrebbe niente.

    E' da oltre un anno che un parente, che chiamerò M., la pressa tramite messaggi.

    In breve M. ha fatto svariati lavori in una casa di mia madre dove lei non va molto spesso.
    Per lavori intendo, taglio erba, pianta fiori, risistemazione porte della casa.
    Ogni volta che M. finiva un lavoro poi trovava qualcos'altro da fare (perchè si annoiava).
    Quindi scriveva a mia madre cosa c'era da fare e lei sentendosi in colpa se le diceva di NO gli ha sempre permesso di fare tutto.

    Al termine dei lavori, mia madre invece di pagare chi aveva effettuato realmente il lavoro, dava i soldi in mano a M. che poi pagava il diretto interessato.
    Lei infatti non ha ricevuto, per la maggior parte delle volte, fatture.
    Si limitava a pagare sulla fiducia M. che ha dimostrato più volte la "voglia" di occuparsi di tutto.

    Quando sono venuta a sapere di ciò ho cercato di frenare il tutto e credevo di esserci riuscita poichè mia madre disse a M. che da quel momento in poi me ne sarei occupata io della casa.

    M. ha provato a contattarmi e a propormi di dare a lui i soldi per saldare i conti con Tizio che fece i lavori per (?) non si sa che cosa. Come faceva con mia madre. Io ho risposto chiedendo per cosa avrei dovuto pagare. E da li non mi rispose più.

    Passano mesi...

    Adesso sono venuta a sapere da mio padre che mia madre si sente in debito con M. e continua ad aiutare la famiglia di lui prestando soldi (non pochi), e soprattutto effettuando pagamenti e anzichè farsi fare la fattura a suo nome (nome di mia madre) si fa fatturare tutto a nome di tale parente (così ci detrae le tasse :bigsmile:).

    Io credo che lei si senta in debito con lui e in dovere di dare a M. soldi poichè lui la pressa psicologicamente tramite messaggi o chiamate come successo già in passato (più sotto spiego meglio)
    Se si prova a contraddire M. è molto permaloso, e mette sensi di colpa ("Ma come, non vi fidate di me? allora arrangiatevi!").

    Mia madre è fragile e ha anche dei problemi di "testa" nel senso che è stata in cura diverse volte dallo psichiatra perchè vede una realtà che non è oggettiva e si inventa cose quindi è facilmente manipolabile.

    M. è lo zio di mia madre e i messaggi che mandava a lei erano richieste di bonifici, di soldi ma in modo molto pressante. Leggendo la conversazione che ha avuto con M. non avrei mai pensato che M. potesse scrivere queste cose poichè era una richiesta continua di soldi e inoltre continuamente trpovava da fare lavori che nessuno per anni aveva mai fatto, ma inoltre lavori non strettamente necessari.
    Ovviamente M. ha insistito per farli perchè gli tornava comodo o per passare il suo tempo visto che non sapeva che fare.

    L'errore è stato di mia madre ma mia madre purtroppo come accennavo è raggirabile e ho paura che M. se ne approfitti.
    M. ha anche altri nipoti, non solo mia mamma che se ne lavano le mani: non hanno soldi o non si fanno trovare.

    Adesso la mia paura è che mia madre sborsi decine di migliaia di euro per M. In questo caso credo che non sia poi così tanto giusto visto che M. ha due figli, di cui uno potrebbe aiutarlo ma è "sparito" e inoltre avrebbe anche altri nipoti ma che sembra se ne lavino le mani.
    Io credo fondamentalmente che M. se ne approfitti della fragilità di mia madre.
    In questo caso cosa potrei fare?

    • Mia madre ancora sa fare 2+2 e non volevo interdirla... Anche perchè credo non ci siano gli estremi. -

    Consigili?

    Grazie


    E 1 Risposta
  • User Attivo

    Se ci sono problemi mentali, per evitare un salasso ad opera del parente, la strada migliore sarebbe l'interdizione invece.
    Lo psichiatra cosa dice? C'è una reale situazione di pericolo per la mamma? Se si, non riuscendo ad arginare la cosa in via bonaria, non vedo altra soluzione.
    Questo però lo puoi valutare solo tu e lo psichiatra.

    Il mio consiglio, se la mamma è d'accordo, è quello di interrompere qualsiasi rapporto con M.
    Parlale e cercate insieme di capire se M. si stia approfittando di lei, quindi spiegagli che forse è meglio se smettano di sentirsi.
    Ad M. nulla è dovuto, questo la mamma deve capirlo. Specialmente se chiede soldi per lavori su proprietà altrui che nessuno gli ha commissionato.
    Se c'è una violenza psicologica, chiamasi estorsione, da parte di M. ti consiglio di documentarla per fare in modo che sia allontanato dalle autorità nel caso in cui denaro continui ad uscire.
    Poi se la mamma ha piacere di vedere e sentire M. nonché a pagare i suoi lavori c'è poco da fare. Ma da quanto hai scritto non mi sembra che sia questo il caso.


  • User Newbie

    @epik8 puoi valutare di sentire un legale, ma che sia una persona fidata, e valutare di farti scrivere una semplice lettera indirizzata a questa persona, anche generica, in cui il legale ad esempio fa presente che M. non deve continuare in comportamenti che possano turbare la vostra quiete familiare oltre che la diretta interessata cioè tua madre, con l'avvertimento che se i comportamenti per voi molesti non cessano si valuteranno le vie legali.
    Se eccessivo, potresti consultare un legale e riferirgli solo a voce la situazione o (un po' a "presa in giro") parlargli degli istituti (di interdizione/inabilitazione) che purtroppo, vostro malgrado, state valutando con un legale per la situazione di tua madre - per esempio a prescindere da lui - avvisando che presto verranno adoperati e pertanto di fare riferimento solo a te per non incorrere entrambi in problemi legali che si creerebbero altrimenti, se lei compisse, al di fuori delle regole, atti di disposizione patrimoniali, pagamenti etc. come se lo stessi semplicemente informando per sua cautela dell'esito della consulenza del legale. Le lettere comunque non sono denunce/citazioni in giudizio, quindi farti scrivere una lettera (ed economicamente costerebbe "poco") non avrebbe alcuna implicazione per te, è come se gli scrivessi tu ma lo fai fare da un legale in tua vece, è un "avvertimento" ma magari può essere da sola sufficiente a redarguirlo più seriamente e far cessare i suoi comportamenti, certo magari i rapporti interpersonali tra voi si incrinerebbero con una azione "stile lettera" diretta contro di lui, rispetto a fargli generico riferimento all'interdizione prossima (ma questo lo potrai valutare tu meglio dell'avvocato perché conosci le persone interessate). Trattandosi di relazioni strette tra parenti sicuramente bisogna fare attenzione (rispetto a inviare una lettera per ragioni commerciali ad es.), valutare vie più pacifiche, come ad esempio farti consigliare dalla psichiatra e vedere se ci sono possibilità che tua madre ascolti te e salvaguardi le finanze della famiglia o se non ci sono speranze. Immagino che lo stress per tutta la famiglia sia grande, già solo per il fatto di arrecarvi questo, il comportamento petulante di M. non è giustificabile (allo stesso tempo lui si giova del fatto che la persona oggetto direttamente dei suoi messaggi e richieste insistenti sia tua madre, la quale non se ne lamenta, non va dall'avvocato in prima persona etc.). In ogni caso per completezza l'interdizione è il provvedimento più severo, ma esistono anche inabilitazione e amministrazione di sostegno che sono provvedimenti meno importanti e concepiti come temporanei (possono ad esempio riguardare anche un solo ambito specifico della vita di quella persona, la persona non viene sostituita ma può essere affiancata nella conclusione degli o di alcuni atti di gestione del patrimonio, cioè non potendoli svolgere da sola, senza supervisione etc.).
    Insomma le possibilità sono un ventaglio di scelte e azioni da provare.. dalle più soft alle più serie e in realtà i suoi atti, a dirla tutta, oltre a turbare semplicemente la vostra serenità, astrattamente possono rientrare nella circonvenzione di persone incapaci (illecito penale, non semplicemente civile), quindi non sono cosa da niente, un avvocato potrebbe farglielo legittimamente presente: una persona anziana infatti, come un bambino o ragazzino, è già considerabile persona incapace senza bisogno che sia interdetta, soprattutto nel tuo caso dove ci sono anche pareri psichiatrici a supporto della fragilità psicologica di sua madre con volontà facilmente coercibile, facile cedimento a pressioni/manipolazioni, inoltre non è richiesto che venga ordita una "truffa" a regola d'arte, ma basta un danno alla persona (quale è sicuramente ottenere di svolgere, contro corrispettivo, manutenzioni e lavori del tutto non necessari, ottenere esborsi immotivati etc.).

    Io non sono un avvocato ma ancora una studentessa di giurisprudenza, però spero di esserle, intanto, stata comunque utile. Buona fortuna, nella speranza che riusciate, lei e la sua famiglia, a neutralizzare questo M.